di GIORGIO BENVENUTO presidente della fondazione Bruno Buozzi
I ventisette Paesi dell’Unione Europea hanno rinviato al prossimo anno la definizione del budget 2013-2020. Pesano in questo, come in altri temi, le divisioni tra i Paesi ricchi, ognuno impegnato a difendere i propri sconti e i propri benefici. Ci si domanda: perché non sfruttare la massa critica dell’Europa per vincere la sfida della globalizzazione con la Cina, il Brasile, l’India? «Perché i soldi si spendono molto meglio a livello nazionale più che europeo», risponde sicuro un diplomatico scandinavo. Il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy si è limitato a rilasciare una dichiarazione di circostanza: «I...
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