L’edizione 2025 di PrimAnteprima si apre con immagini evocative che rimandano all’antica coesistenza con la vite, a cominciare dalle imbarcazioni dei commercianti che sull’Eufrate trasportano il vino destinato ai re, mentre al popolo è destinata la birra, fino alle divinità religiose che per gli Etruschi era Fufluns (rimanendo in Toscana, se così si può dire) ma dobbiamo aspettare il Risorgimento per una svolta nel vino italiano, con la marchesa Falletti di Barolo che chiamò Louis Oudart per il proprio Nebbiolo e con il toscano Bettino Ricasoli, così strettamente ora legato al Chianti Classico, che pose i requisiti del vino di qualità: igiene e catena di comando (passando per Giuseppe...
Leggi tutto: VIGNETO TOSCANO FORTE ALL’ESTERO MA PREOCCUPANO DAZI E CAMBIAMENTO CLIMATICO