Il nostro sito usa i cookie per poterti offrire una migliore esperienza di navigazione. I cookie che usiamo ci permettono di conteggiare le visite in modo anonimo e non ci permettono in alcun modo di identificarti direttamente. Clicca su OK per chiudere questa informativa, oppure approfondisci cliccando su "Cookie policy completa".

Articoli

Prezzi in euro di auto elettriche

Renault Twizy quadriciclo 6.990, Citroen C-zero 30.390, Mitsubishi i-Miev 36.804, Nissan Leaf 37.990, Opel Ampera 45.500, Peugeot iOn Access 28.318, Peugeot iOn Active 30.387, Renault Fluence 28.200, Renault Kangoo 20.000, Renault Zoe (fine 2012) 21.650, Smart Electric 24.079, Tazzari Zero 20.500

 

Normative sulle emissioni sempre più stringenti e aumento del prezzo dei carburanti tradizionali rappresenterebbero, mai come in questo momento, le condizioni ideali per la diffusione delle auto elettriche nel territorio nazionale. Tuttavia l'auto a impatto zero stenta a decollare. Secondo quanto emerso dal convegno su «Una scossa alla città», incentrato...

Tags: Ottobre 2012

Leggi tutto: L’AUTO ELETTRICA NON E' PIU' UNA SPERANZA: DAL SOGNO PASSA ALLA REALTA'

Nonostante la proliferazione di accordi internazionali relativi alla repressione del terrorismo, non esiste uno strumento internazionale che si rivolga in modo particolare ai diritti umani delle vittime di attacchi terroristici

Nel suo primo rapporto annuale al Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti umani, presentato a Ginevra il 20 giugno scorso, il nuovo relatore speciale per la promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo, Ben Emmerson, dedica una particolare attenzione ai diritti umani delle vittime degli atti terroristici, spesso dimenticate o prese in scarsa considerazione, e ai corrispondenti obblighi degli Stati di garantire tali diritti. Dopo un’attenta e approfondita analisi dei diritti umani giuridicamente vincolanti e riconosciuti a livello internazionale, il relatore avanza alcune significative proposte che meritano di essere segnalate.
La prima...

Tags: Ottobre 2012 sicurezza terrorismo Antonio Marini

Leggi tutto: TERRORISMO - Come garantire i diritti umani delle vittime del terrorismo

La vecchia abitudine riemerge dai comportamenti che contrastano con la consapevolezza della grave situazione che il Paese sta attraversando e delle conseguenze negative del circuito perverso che si può innestare

Momenti difficili per il Paese, quelli che stiamo vivendo. Il presidente del Consiglio Mario Monti prefigura un «duro percorso di guerra», il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi parla di «guerra contro l’Italia». Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che l’Italia è considerata un Paese ricco ma debole, e quindi i Paesi più forti possono trarre, dalle pressioni finanziarie alle quali sono sottoposti i nostri titoli di Stato, vantaggi lucrosi e in sostanza senza rischio. La ricchezza del...

Tags: Ottobre 2012 banca banche finanziamenti Lucio Ghia fisco fallimento

Leggi tutto: DIRITTO FALLIMENTARE - ISTITUZIONI E POTERI FORTI CONTRO L'INTERESSE GENERALE PER MANTENERE I LORO...

IL CETO MEDIO DEVE UNIRSI POLITICAMENTE CONTRO I POTERI FORTI

L’elettorato moderato non è più rappresentato politicamente; pone domande su prospettive di vita e di lavoro ma non riceve alcuna risposta dalla politica, distratta da impellenti esigenze di autoconservazione fortemente messe in crisi dai più recenti eventi: occorre creare una nuova classe dirigente

LE PROFESSIONI PER L'ITALIA
movimento politico per il rinnovamento morale

Il ceto medio è, letteralmente, il ceto che sta in mezzo, fra le classi basse e le classi alte. Questo nel significato più ristretto del termine. Nell’accezione più lata, può indicare genericamente quegli strati sociali che occupano una posizione intermedia nella distribuzione della ricchezza, del potere e del prestigio in una società. Se nell’Ottocento la borghesia era una classe intermedia, ma numericamente non...

Tags: Ottobre 2012

Leggi tutto: IL CETO MEDIO DEVE UNIRSI POLITICAMENTE CONTRO I POTERI FORTI

OUA - PERCHÉ È INCOSTITUZIONALE LA LEGGE SULLA REVISIONE DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA

Sono numerose le illegittimità costituzionali insite nel procedimento legislativo con il quale il Governo ha disposto la revisione della geografia giudiziaria; l’OUA ha chiesto un parere al prof. Giuseppe Verde. La Costituzione esclude che il Governo possa conferire a se stesso l’esercizio delegato della funzione legislativa, ed è inammissibile che la conversione del decreto-legge avvenga con atto normativo proveniente dallo stesso organo costituzionale che l’ha emanato

La normativa sulla revisione della geografia giudiziaria, che prevede una delega al Governo, è contenuta nella legge 14 settembre 2011 n. 148 che ha convertito in legge, modificandolo, il decreto-legge 13 agosto 2011 n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. L’OUA ha interpellato il prof. avv. Giuseppe Verde che ha predisposto un parere che segnala numerose illegittimità costituzionali della legge.
Anzitutto va premesso che la disciplina...

Tags: Ottobre 2012 Maurizio de Tilla avvocatura

Leggi tutto: OUA - PERCHÉ È INCOSTITUZIONALE LA LEGGE SULLA REVISIONE DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA

CASO FIAT - QUANTI SONO 7 MILA POSTI DI LAVORO?

Ogni ritardo aggrava la situazione. Potremmo un giorno non molto lontano trovarci senza Fiat e senza imprese manifatturiere. L’emergenza del nostro Paese è la ripresa dello sviluppo. La politica per l’industria è fondamentale. Occorre prevedere forme di coinvolgimento e di partecipazione del sindacato e dei lavoratori. Occorre riequilibrare il carico fiscale. Occorre troncare lo spreco della spesa pubblica. Occorrono le riforme. Occorre la politica.

Marchionne-Monti, Fiat-Italia, nulla di fatto nell’incontro del 22 settembre scorso. Il piano Fabbrica Italia è bloccato. Gli investimenti in Italia saranno effettuati nel «momento idoneo». L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne e il presidente della stessa John Elkan «hanno manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale della Fiat in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva dalle attività extraeuropee» (la Chrysler). Ed ancora: «La Fiat è...

Tags: Ottobre 2012 lavoro made in italy Giorgio Benvenuto gas infrastrutture credito ricerca di lavoro lavoratori fisco Fiat

Leggi tutto: CASO FIAT - QUANTI SONO 7 MILA POSTI DI LAVORO?

© 2017 Ciuffa Editore - Via Rasella 139, 00187 - Roma. Direttore responsabile: Romina Ciuffa