Il debito pubblico non nasce da una serie di sfortunate circostanze e di errori di pianificazione, ma da una precisa e per lungo tempo condivisa strategia, orientata, almeno nelle intenzioni, a contenere il conflitto sociale e a rafforzare la posizione di rendita di un apparato bancario e finanziario dall’appetito insaziabile. Sono parole di Francesco Gesualdo nel libro «Le catene del debito», secondo il quale sono state proprio le lobby finanziarie ed economiche ad imporre il ricorso a misure di austerità destinate a impoverire ulteriormente larghi strati della popolazione.
Si vive in un clima di completo assoggettamento ai mercati. Un rimedio possibile sarebbe costituito dall’Eurozona...
Tags: Dicembre 2013
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