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AGUSTAWESTLAND. GIUSEPPE ORSI: SOLO DA UNO SCALO MODERNO DECOLLA L'ITALIA DEL DOMANI

Nel processo di ammodernamento e potenziamento di uno scalo chiave al servizio della città di Roma, della Regione Lazio e dell’intero Paese, si conferma l’aspirazione dell’Aeroporto di Roma Urbe a divenire il punto di riferimento sia per il traffico di aviazione generale, sia per quello elicotteristico, per fini istituzionali ma anche di «business aviation» e trasporto passeggeri. Su questa scia esso inaugura un nuovo terminal, realizzato con fondi dell’Enac per un intervento di circa 800 mila euro, e dà seguito a un dato: nonostante la crisi, il settore aeronautico cresce in modo rapido e significativo e ciò, unito a una forte domanda di mobilità e di spazi aerei e infrastrutturali, rimanda a quella keynesiana mano invisibile che regola le leggi di mercato: alla domanda deve corrispondere un’adeguata offerta di trasporto aereo.
Nel quadro degli interventi dell’Aeroporto di Roma Urbe delineati nel piano elaborato dall’Enac, si inseriscono anche la realizzazione del nuovo fabbricato polifunzionale, la rotazione della pista di volo per consentire di disporre di una nuova nel rispetto degli studi di compatibilità ambientale, la riqualificazione delle infrastrutture esistenti e la realizzazione di un eliporto aperto 24 ore su 24, tale da consentire attività istituzionali, di soccorso e di protezione civile. Proprio rispetto a quest’ultimo passaggio, la sperimentazione della rotta di volo strumentale IFR a bassa quota Torino-Venezia, dedicata esclusivamente agli elicotteri e resa possibile dalle sinergie tra l’Enac, l’Enav e AgustaWestland con il supporto dell’Aeronautica Militare, ha reso evidente la maturità tecnologica di un mezzo in grado oggi di porsi alla portata di un’utenza diffusa a costi comparabili con quelli di altri mezzi di trasporto, ma con minori impatti ambientali.
Lo ricorda l’amministratore delegato di AgustaWestland, Giuseppe Orsi, dinanzi ad Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Vito Riggio e Alessio Quaranta, presidente il primo, direttore generale il secondo dell’Enac, e per l’Enav Guido Pugliesi, amministratore delegato, oltre al sindaco di Roma Gianni Alemanno, all’assessore alla Mobilità della Regione Lazio Franco Dalia, al presidente della Società Acqua Pia Antica Marcia Francesco B. Caltagirone, al presidente dell’Associazione Costruttori Edili di Roma Eugenio Batelli e alle altre personalità presenti.
Specifica Orsi: oggi l’elicottero, domani il convertiplano. «L’inaugurazione è il primo importante tassello di un domino virtuoso che auspichiamo possa presto portare a un sistema di eliporti e di vertiporti distribuiti organicamente nel territorio. È per noi motivo di grande soddisfazione constatare l’elevata sensibilità e attenzione dei rappresentanti del Governo, delle Amministrazioni e dell’imprenditoria». Ciò per AgustaWestland significa che, nonostante la difficile congiuntura economica, la voglia di modernizzazione in Italia è alta, «significa che vi è grande interesse a valutare e a cogliere le occasioni di progresso; che la classe dirigente è pronta a usare lo strumento dell’innovazione a favore dell’aumento della competitività del Paese».
L’auspicata evoluzione avrà benefiche ricadute sull’economia italiana, come conferma uno studio di The European House Ambrosetti nel sottolineare i costi di un’insufficiente mobilità accanto alle reali opportunità di miglioramento: quasi 5 miliardi di ore, altrimenti attive, perse ogni anno a livello nazionale; 250 ore all’anno sprecate da ogni automobilista nell’area romana o milanese secondo l’Aci; l’opportunità di recuperare annualmente da 3 a 9 miliardi di euro di PIL in uno sviluppo integrato della mobilità.
La componente di trasporto a decollo verticale ha un potenziale ancora intatto, particolarmente significativo per le aree e per le attività trainanti lo sviluppo economico. Il costruttore AgustaWestland ha «l’orgoglio di aver portato l’Italia in posizione di leadership mondiale nel settore degli elicotteri», ed ora intende farlo anche nella fase dell’impiego di questi mezzi: «Riusciremmo così a realizzare in Italia quel binomio in cui l’eccellenza del prodotto si affianca a quella del servizio che il prodotto può generare».
Il progresso tecnologico e lo sviluppo delle infrastrutture consentono ai velivoli ad ala rotante di volare in ogni condizione meteorologica, di operare da vertiporti urbani o di utilizzare scali aeroportuali simultaneamente agli aerei ad ala fissa ma su rotte dedicate, permettendo all'ala rotante di esprimere nel modo migliore le peculiarità della propria flessibilità operativa. «Con l’inaugurazione del nuovo terminal sono state poste le prime solide basi per la messa a punto di concrete possibilità di realizzazione di nuove ed avanzate strutture vertiportuali–sottolinea Orsi–. Anche Milano avrà presto una base vertiportuale nell’aeroporto di Bresso. Queste realizzazioni costituiranno i cardini operativi e logistici di reti regionali e transregionali di mobilità aerea capillare e collegata con gli altri vettori».

Tags: aviazione Finmeccanica Aeroporti di Roma aeroporti Aeronautica Febbraio 2010 enac settore aeronautico

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