IDS: Meet 2016, una conferenza sul futuro dell’elettromagnetismo
Offrire una piattaforma di incontro tra imprese, università ed enti di ricerca. Questa la missione di MEET 2016 (Meeting on Electromagnetic Engineering Technology), conferenza sullo stato attuale e futuro dell’ingegneria delle tecnologie elettromagnetiche. L’evento, organizzato da IDS Ingegneria Dei Sistemi S.p.A. e alla sua prima edizione, si è tenuto dal 12 al 14 ottobre scorso a Firenze e a Pisa. MEET 2016 è stato ospitato per la prima giornata dall’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) di Firenze, per poi spostarsi nella sede dell’IDS a Pisa.
La conferenza ha visto la partecipazione di più di 100 esperti quali ufficiali delle Forze Armate italiane, professori universitari, ingegneri, manager aziendali, scienziati e ricercatori provenienti dall’Italia, Belgio, Cina, Corea del Sud, Danimarca, India, Giappone, Regno Unito, Russia, Sud Africa, Svezia, Stati Uniti. Tavole rotonde, sessioni tecnico-scientifiche, dimostrazioni applicative: al centro della tre giorni ci sono stati i più recenti sviluppi dell’ingegneria elettromagnetica utilizzata in molti campi di interesse sia civile che legati al settore della difesa, dalle tecnologie Internet of Things al mondo automotive, dal settore aerospaziale a quello navale.
MEET 2016 è stato patrocinato da otto importanti istituzioni: ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), AID (Agenzia Industrie Difesa), Brigata RISTA-EW, ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo), AIAD (Federazione Italiana per l’Aerospazio, Difesa e Sicurezza), AIDAA (Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica), NAFEMS Italia (International Association of the Engineering Modelling, Analysis and Simulation Community), MIMOS (Movimento Italiano Modellazione e Simulazione). Mentre è stato sponsorizzato da sei aziende altamente innovative quali Eurotech, EMA (Electro Magnetic Applications, Inc.), TT Tecnosistemi, Nice, Pasquali Microwave Sytems, Microlease.
La prima giornata è stata centrata sugli interventi tenuti da executive del settore, dando spunto a riflessioni, considerazioni e indicazioni circa il presente ed il futuro del mondo delle tecnologie elettromagnetiche. Tutte le principali aree di interesse nel campo sono state affrontate: dai benefici del modelling numerico in sinergia con le misure (virtual & physical prototyping) ai nuovi paradigmi di business offerti dalle tecnologie Internet of Things, dal mondo della ricerca e dell’accademia ai processi industriali di progettazione e qualifica, sino ad alcune recenti innovazioni nell’ambito dei meta-materiali per antenne riconfigurabili, dei materiali compositi a base di grafene per applicazioni aeronautiche e della componentistica a radio-frequenza di ultima generazione. La giornata si è conclusa con la cena di gala nella sala Ufficiali ISMA, un momento di aggregazione e consolidamento relazionale tra gli specialisti operanti nel campo EM.
Il secondo giorno MEET 2016 è proseguito nella sede IDS a Pisa con sette sessioni di presentazioni tecnico-scientifiche. Ad una «plenary session», con contributi di noti accademici nel settore delle antenne, sono seguite sessioni parallele focalizzate su «applicazioni a livello di grandi sistemi e piattaforme», «metodi innovativi per la simulazione elettromagnetica», «nuove frontiere applicative e tecnologiche». L’eterogeneità degli interventi da parte degli esperti provenienti dalle istituzioni e dalla difesa, dall’università e dall’industria, e aventi come comune denominatore l’ingegneria delle tecnologie elettromagnetiche, ha consentito ai partecipanti di apprezzare diversi punti di vista e individuare aree di convergenza.
Infine, la terza giornata è stata rivolta alla presentazione dei prodotti e alla visita guidata dei laboratori di IDS. In questo ambito vi è stata un’anteprima sul software IDS per analisi e progettazione «Galileo Suite», che rappresenta il risultato di più di trent’anni di esperienza nel campo dell’elettromagnetismo applicato in diversi settori della difesa e civile. La Suite include un set di tools CAE (Computer Aided Engineering) per applicazioni nel settore dell’ingegneria elettromagnetica, validati nel corso degli anni attraverso estensive campagne di test e misurazioni su sistemi complessi. L’ampio raggio di soluzioni disponibili, tutte impostate sul concetto di «modellazione ad alta-fedeltà» e su innovativi metodi di accelerazione, consente all’utente di selezionare gli strumenti più efficaci per ogni problema e fase del processo di analisi/design. La speciale attenzione posta da IDS alla cooperazione fra «virtual» e «physical» testing nell’ambito di processi industriali su sistemi complessi è stata evidenziata analizzando significativi esempi applicativi.
MEET 2016 ha ricevuto una risposta entusiasta da parte dei partecipanti, ponendo così le basi per la prossima edizione. Nel corso dell’evento vi è stato un continuo scambio di idee e confronti nonché ulteriori sessioni tecnico-scientifiche per approfondire tematiche specifiche: tutti fattori sinergici all’insegna della collaborazione e della ricerca di nuove soluzioni.
In questo contesto è stato consegnato il primo premio «Franco Bardelli Award», nato con la finalità di valorizzare esperti che si sono contraddistinti per gli studi scientifici nel settore elettromagnetico. Il riconoscimento, promosso dalla Fondazione «Franco Bardelli», è andato al professor Stefano Maci e al suo staff di ricerca del Dipartimento di Information Engineering dell’Università di Siena, pionieri in ambito europeo del concetto della «Modulated Metasurface-Based Surface Impedance Antenna». Il progetto ha ricevuto attenzione da parte di ESA (European Space Agency), ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e da IDS che ha finanziato e collaborato nello sviluppo di metodi di progettazione e modelling ed alla realizzazione di dimostratori fisici.
Per quanto concerne la Fondazione «Franco Bardelli», questa è stata recentemente costituita dalla società IDS con l’obiettivo di promuovere attività finalizzate a supportare la crescita di giovani ingegneri meritevoli. In particolare la Fondazione si propone di realizzare studi e ricerche in cooperazione con università e centri di ricerca, con particolare attenzione alle esigenze delle PMI e delle start-up innovative, allo sviluppo dell’imprenditoria, all’innovazione nei settori dell’elettromagnetismo, alla divulgazione storico/scientifica. Inoltre prevede di sostenere le attività di studio di studenti e ricercatori attraverso l’assegnazione di borse di studio e di premi per i risultati conseguiti. Verrà costituita una scuola di management che consentirà lo sviluppo di una classe dirigente adeguata alle sfide dell’innovazione e della crescita dell’imprenditoria. La Fondazione è intitolata all’Ingegnere Franco Bardelli, colui che è considerato il «padre industriale» del radar italiano nonché fondatore della società IDS.
Sin dalla nascita dell’azienda nel 1980 e per volere del suo fondatore, IDS Ingegneria dei Sistemi sviluppa innovazione investendo una rilevante percentuale del fatturato (attualmente il 18 per cento) in R&D, creando prodotti nei settori dei sistemi unmanned, dell’elettromagnetismo e dell’aeronavigazione, per applicazioni civili e militari. Una realtà consolidata, quella di IDS, e specializzata nella fornitura di servizi di consulenza per progetti di alta tecnologia e nello sviluppo di soluzioni software integrate e sistemi di misura. È d’obbligo citare inoltre la presenza di IDS in campo internazionale. Con un organico di oltre 500 professionisti, IDS ha la sede principale a Pisa, e filiali in Australia, Regno Unito, Canada, Brasile e in Corea del Sud. Oggi l’azienda è organizzata in quattro divisioni: Divisione Aeronavigazione, Divisione Ingegneria Elettromagnetica, Divisione Aeronautica e Sistemi Unmanned e Divisione Radar. Gli strumenti software di proprietà IDS sono sviluppati, documentati e mantenuti secondo le ISO 9001:2008, e per la Divisione Aeronautica e Sistemi Unmanned secondo le ISO9100:2009, gli standard di qualità e sicurezza dell’ESA e dell’Amministrazione Difesa.
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