Pagamenti elettronici - Servizio Cbill: Cbi a 360 gradi per digitalizzare il paese
Il Corporate Banking Interbancario, noto come CBI, è un servizio bancario telematico nato nel 1995 per consentire, tramite messaggi standardizzati l’invio di disposizioni di incasso e di pagamento nonché la ricezione di tutti i dati contabili necessari per le attività di cash management. Il Servizio CBI è commercializzato dagli Istituti Finanziari Consorziati in modalità competitiva nel rispetto delle regole definite in seno al Consorzio CBI in base la principio di «white labeling». Il CBI è quindi un servizio di trasporto di flussi elettronici relativi ad operazioni bancarie e commerciali messo a disposizione da un istituto finanziario, definito «proponente», ad una impresa che è cliente, oltre che della proponente, di altri istituti finanziari, definiti «passivi».
Il servizio prevede un collegamento telematico tra impresa ed istituto finanziario proponente, o una sua struttura tecnica delegata (STD), e consente di scambiare i flussi elettronici con tutti gli istituti finanziari passivi, oltre che con quello proponente, attraverso l’utilizzo di una apposita infrastruttura di rete proprietaria governata dal Consorzio CBI. I flussi predisposti possono contenere disposizioni d’incasso, di pagamento, informativi e di gestione documentale.
Il Consorzio CBI garantisce alla clientela adeguati livelli di servizio, anche attraverso il controllo del rispetto delle regole. In particolare, il Servizio CBI centralizza i rapporti di un’impresa verso l’intera industria finanziaria, in un unico punto; fornisce una vasta gamma di funzioni finanziarie, informative e commerciali; utilizza sempre lo stesso standard di comunicazione; fornisce un servizio personalizzato alle esigenze della singola impresa; consente l’eventuale integrazione con le procedure aziendali; fornisce un servizio basato sulla cooperazione degli istituti finanziari, senza ridurre gli spazi competitivi.
La digitalizzazione dei pagamenti rappresenta uno degli obiettivi primari nel processo di ammodernamento del nostro Paese. Nonostante siano stati compiuti alcuni progressi in questo settore, il ricorso piuttosto limitato ai pagamenti elettronici pone l’Italia al venticinquesimo posto su un totale di 28 Paesi censiti nel Digital Economy and Society Index (DESI), nonostante si registrino tassi di crescita pari a circa il 20 per cento tra il 2013 e il 2015.
Anche la recente relazione per Paese relativa all’Italia 2017 fatta dalla Commissione Europea al Parlamento Europeo, al Consiglio, alla Banca Centrale Europea e all’Eurogruppo delinea i progressi realizzati in relazione alle varie Raccomandazioni, sottolineando gli sforzi volti a migliorare il contesto in cui operano le imprese, tra cui vengono citate alcune “misure di e-government (Sistema di Identità Digitale - SPID) volte a rendere i servizi pubblici online più accessibili e ad agevolare il ricorso ai pagamenti elettronici per la Pubblica Amministrazione (pagoPA)».
Le imprese bancarie italiane, che lavorano da tempo a fianco del Governo e delle imprese per la creazione di strumenti di pagamento innovativi, hanno investito fortemente nella digitalizzazione ed offerta di servizi altamente evoluti.
Uno di questi strumenti è il CBILL (www.cbill.it), il servizio realizzato dal Consorzio CBI e offerto in modalità competitiva dagli istituti finanziari consorziati, che consente il pagamento online in modalità multicanale e multibanca di utenze domestiche, ticket sanitari, multe, tributi, tasse ed altro ancora. Il Servizio, lanciato il 1° luglio 2014, ha registrato un immediato successo: oltre 470 istituti attivi e circa 5 milioni di operazioni di pagamento effettuate, per un controvalore complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Ad oggi gli utenti possono pagare conti spesa di circa 500 aziende private (quali ad esempio Enel, TIM, Wind, Gruppo Veritas, Gas Natural e molte altre) e pubbliche amministrazioni (solo a titolo esemplificativo varie Regioni quali Basilicata, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto, Province e Comuni, Inail, Asl, Università e tanto altro), e molti altri stanno aderendo.
Il Servizio CBILL è infatti utilizzabile per le Pubbliche Amministrazioni aderenti al nodo pagoPA, e consente di mettere a disposizione dei cittadini la possibilità di pagare in modo semplice, veloce e sicuro, direttamente dal proprio internet banking, e - per le banche che lo consentono - anche tramite ATM, mobile banking e sportello fisico, tutti gli avvisi di pagamento, quali multe, tasse, ticket sanitari, mense scolastiche ed altri servizi erogati dalla P.A. stessa. Ciò non solo consente l’efficientamento del colloquio tra imprese bancarie e P.A., ma anche la disponibilità per i cittadini di servizi di pagamento sempre più efficaci ed evoluti.
I vantaggi del Servizio CBILL risultano molteplici. Innanzitutto, mentre con gli altri servizi di pagamento online i clienti possono pagare online solo i bollettini delle aziende o delle PA che hanno sottoscritto specifici accordi con il proprio istituto di credito, con il CBILL basta collegarsi al proprio internet banking per consultare e pagare bollettini e conti spesa di qualsiasi azienda e Pubblica Amministrazione che abbia adottato il Servizio CBILL.
Inoltre con il CBILL si abbatte il rischio di doppio pagamento perché l’utente che utilizza il servizio viene avvertito se quel conto spesa è già stato pagato, anche su altri canali. Tra i vantaggi del servizio vi è inoltre il calcolo automatico dell’importo dovuto, anche dopo la scadenza del bollettino, funzionale ad esempio per chiudere la propria posizione debitoria relativa ad avvisi e cartelle di pagamento in caso di tributi, contributi e tasse non pagate. Il cittadino potrà quindi beneficiare di un servizio «intelligente» che gli consente in tutta autonomia di visualizzare e saldare l’esatto importo che risulta dovuto alla data dell’operazione.
Inoltre, da ottobre 2016, ciascun cittadino, grazie alla nuova funzionalità «estratto conto» del Servizio CBILL, potrà consultare tramite ATM ed internet banking l’estratto conto dei propri debiti nei confronti di Equitalia. Il contribuente non dovrà fare altro che inserire il proprio codice fiscale, nelle schermate relative ai pagamenti CBILL, per visualizzare l’estratto conto dei debiti in essere verso Equitalia, semplificando e digitalizzando sempre di più la relazione cittadino-Pubblica Amministrazione. Tale servizio è offerto ad oggi solo da alcune banche, ma presto sarà attivo per quelle che offrono il CBILL.
Numerosi anche i vantaggi per i «fatturatori» che con CBILL possono garantire maggiore valore all’utente con una nuova modalità di pagamento semplice, veloce e sicura, migliorando anche la tempestività e la trasparenza delle informazioni erogate ai cittadini. E ancora, semplificazione dei processi di riconciliazione contabile, riduzione degli errori, certezza dell’incasso (in quanto il pagamento non è revocabile), riduzione dei tempi di riscossione, possibilità di raggiungimento di un maggior numero di utenti online e, infine, di personalizzazione del servizio in funzione delle proprie specifiche esigenze.
Secondo la ricerca «L’educazione al valore del denaro nella generazione Z», realizzata da Doxa per a Fondazione per l’Educazione finanziaria e al risparmio e l’American Express, e basata su un campione di 504 genitori e 501 figli, il 10 per cento dei genitori italiani individua il servizio CBILL tra i principali metodi di pagamento online in Italia.
Dalla ricerca emerge inoltre come le abitudini di pagamento stiano sempre più spesso cambiando verso il digitale: il 37 per cento e il 24 per cento dei genitori interpellati ha dichiarato di pagare spesso, rispettivamente, le bollette e le multe/tasse online (tramite internet banking), mentre il 40 per cento e il 36 per cento del totale del campione si è dimostrato disponibile a prendere in considerazione in futuro l’utilizzo dell’internet banking per il pagamento, rispettivamente, dei servizi scolastici e dei ticket sanitari.
Risulta indispensabile fare cultura del digitale e accompagnare e stimolare il percorso di informazione sui pagamenti elettronici. CBILL lo sta facendo con la specifica campagna di comunicazione «Il bollettino è preistoria», che intende sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo dei pagamenti digitali. Le diverse iniziative vedono affiancare ad eventi sul territorio, in cui viene allestito un dinosauro gigante nelle piazze di varie città italiane, una comunicazione trasversale tramite sito e canali social, rafforzata dalle iniziative che le singole banche stanno realizzando a supporto della comprensione del servizio CBILL.
A ciò si è aggiunta l’iniziativa «CBILL per il sociale», che ha l’obiettivo di sostenere iniziative sociali e raccontarle, insieme ad altre buone notizie, in un’apposita pagina Facebook. Dopo la collaborazione con l’Airc per finanziare la ricerca contro i tumori pediatrici, è partita anche la collaborazione con la Caritas italiana, e in particolare con l’associazione «Il laboratorio della Speranza» per sostenere alcuni progetti di educazione nelle zone interessate dal terremoto.
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