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SPECIALE Turismo e cultura - banca popolare di vicenza: anche la cultura fa l’economia

La Banca Popolare di Vicenza a Piazza Venezia. Sullo sfondo, l’Altare della Patria

Banca Popolare di Vicenza sostiene concretamente il settore della cultura e del recupero del patrimonio artistico, sottolineando come l’economia e la cultura siano strettamente collegate e imprescindibili l’una dall’altra: il progresso economico e il benessere sociale, infatti, passano anche attraverso l’attenzione per la cultura e l’arte, elementi fondamentali per l’identità e le tradizioni del territorio. L’impegno dell’Istituto a favore del patrimonio artistico trova espressione nel progetto «Capolavori che ritornano» avviato 18 anni fa e finalizzato al recupero di opere d’arte di origine veneta nel mercato antiquario internazionale. Le opere, grazie alla Banca, sono salvate dalla dispersione, restituite al territorio di origine e messe a disposizione della collettività. Il progetto conferma l’esito straordinario della politica adottata dalla Banca nel campo dell’acquisizione e della tutela di opere d’arte: una strategia di prudenza, oculatezza, lungimiranza e costante monitoraggio dei mercati internazionali dell’arte, che ha reso la collezione della Banca Popolare di Vicenza una raccolta di livello museale e di inestimabile valore artistico.
Alcuni anni fa, a Roma, si è svolta un’edizione speciale della mostra. Le opere d’arte più prestigiose della collezione sono state per la prima volta riunite a Palazzo Ruspoli con l’intenzione di estenderne la fruibilità anche all’esterno di Palazzo Thiene, sede storica dell’Istituto a Vicenza e luogo dell’esposizione permanente delle collezioni.
Attenta a tutte le forme d’arte e di cultura, Banca Popolare di Vicenza ha avviato, a partire dal 2010, una serie di investimenti nel settore del cinema, industria di riferimento per la città di Roma. Instaurando relazioni commerciali con primarie case di produzione, negli ultimi 3 anni ha partecipato, come produttore associato, alla realizzazione di 9 film di successo che hanno fattivamente contribuito alla diffusione nazionale del brand BPVi. La preferenza negli investimenti è rivolta a film con un potenziale, significativo impatto sul grande pubblico, una distribuzione ampia, un adeguato standard qualitativo, prodotti da società solide, di esperienza pluriennale e internazionale.
I film finora co-prodotti sono: «C’è chi dice no» di Giambattista Avellino, «Nessuno mi può giudicare» di Massimiliano Bruno, «Finalmente la felicità» e «Un fantastico via vai» di Leonardo Pieraccioni, «Posti in piedi in paradiso» di Carlo Verdone, «Il peggior Natale della mia vita» di Alessandro Genovesi, «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino, «L’ultima ruota del carro» di Giovanni Veronesi e «15-18. L’Italia in guerra» di Ermanno Olmi, attualmente in lavorazione.
Grazie alla partecipazione a film di elevato valore artistico come «La grande bellezza» e «L’ultima ruota del carro», Banca Popolare di Vicenza ha avuto l’occasione di essere presente a Cannes e al Festival del Cinema di Roma, due vetrine di prestigio che hanno conferito visibilità e opportunità di relazioni commerciali e istituzionali. In «Posti in piedi in Paradiso» di Carlo Verdone, l’elegante filiale di Piazza Venezia a Roma è diventata il set di una delle scene del film, mentre nell’ultimo lavoro di Leonardo Pieraccioni «Un fantastico via vai» la banca è entrata nel contesto narrativo e nella sceneggiatura, diventando parte integrante del film sia attraverso gli ambienti della filiale - in cui il protagonista lavora -, sia attraverso i dialoghi che trasmettono un’immagine di Banca fondata su valori autentici e positivi.
Banca Popolare di Vicenza è presente con il proprio marchio anche all’interno de «La Grande Bellezza» di Paolo Sorrentino, attualmente in corsa per l’Oscar come miglior film straniero e vincitore di numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Grazie ad un’attenta operazione di product placement, il marchio BPVi compare in una delle scene più significative del film, integrandosi nel contesto senza alterarne l’atmosfera.
Con una rete di circa 690 punti vendita distribuiti in tutta Italia, 5.500 dipendenti, 1 milione 300 mila clienti e oltre 90 mila soci, il Gruppo Banca Popolare di Vicenza rappresenta la nona realtà bancaria italiana per numero di sportelli e per dimensione degli attivi. Il Nord e il Centro Italia sono presidiati direttamente dalla capogruppo Banca Popolare di Vicenza, mentre Sicilia e Calabria sono presidiate dalla controllata Banca Nuova. Il Gruppo è presente nel Lazio con 16 filiali di cui 13 a Roma.  

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