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Sace: un portafoglio assicurativo pieno di «verdoni» verdeoro

Giovanni Castellaneta

Il Brasile si conferma una delle economie più redditizie per l’imprenditorialità italiana, e non solo. Un esempio è costituito dal portafoglio del gruppo assicurativo-finanziario Sace, che al quinto posto colloca proprio il Paese verdeoro. Le migliori opportunità proverranno dai settori della meccanica strumentale e delle costruzioni, nei quali si concentrano le nuove operazioni su cui la Sace sta attualmente lavorando. «La domanda nazionale in espansione e il clima finanziario favorevole consentono al Brasile di mantenere prospettive di crescita positive per il prossimo biennio, sebbene attenuate dalle politiche di austerità messe in atto dal 2010­–ha dichiarato il presidente Giovanni Castellaneta nel corso della missione in Brasile promossa dal Ministero dello Sviluppo economico–. Il nostro Gruppo è pronto a rafforzare il proprio impegno per facilitare la penetrazione del Made in Italy in questo mercato ad elevato potenziale con un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativo-finanziari, inclusa la capacita’ di garantire finanziamenti in valuta locale». Inoltre, insieme alla Pop Consuling e con il contributo della Banca Popolare di Vicenza e dello studio Guarnera Advogados, la Sace ha realizzato la Guida pratica per aziende italiane in Brasile, primo manuale dedicato interamente alle aziende italiane che desiderano investire in Brasile e conoscere sommariamente alcuni aspetti della struttura economica, legale e fiscale brasiliana. Da sempre considerato il Paese del futuro, il Brasile sta oggi attraendo esportatori, investitori e manager da tutto il mondo. Nel 2010 ha importato il 45 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2009, grazie soprattutto all’espansione degli investimenti produttivi in attrezzature e macchinari esteri delle imprese impegnate ad aumentare la produzione . Le opportunità per le piccole e medie italiane sono molte grazie all’affinità storico-culturale che lega il Brasile all’Italia e al successo riscosso dal Made in Italy sui consumatori brasiliani, specialmente quelli con potere d’acquisto medio-alto. Intanto la Sace ha chiuso il primo semestre del 2012 con un utile netto di 124,8 milioni di euro, in crescita del 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Ha registrato 4,8 miliardi di euro di nuove garanzie a sostegno di export, attività di internazionalizzazione e progetti in settori strategici per l’Italia, in aumento del 45 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011; premi lordi pari a 154 milioni, 17 per cento in meno; oneri netti relativi ai sinistri, pari a 57 milioni rispetto ai 24 milioni dei primi sei mesi del 2011.

Tags: Ottobre 2012

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