Jakob Tuggener, il fotografo-poeta dell’era industriale
Fino al 27 aprile, al Mast di Bologna, sarà visitabile la mostra fotografica «Fabrik 1933–1953» che si articola in un allestimento di oltre 150 stampe originali del lavoro di Jakob Tuggener, sia tratte dal suo libro fotografico Fabrik, di impatto visivo e umano sul rapporto tra l’uomo e la macchina, sia da altri scatti che affrontano momenti di lavoro nel suo Paese. «Fabrik» uscì nel 1943 in piena seconda guerra mondiale e Tuggener, oltre a ripercorrere la storia dell’industrializzazione, aveva come finalità di illustrare il potenziale distruttivo del progresso tecnico indiscriminato il cui esito era la guerra allora in corso. Invece nella sezione «Nuits de Bal 1934-1950», Tuggener affascinato dall’atmosfera delle feste dell’alta società, aveva iniziato a fotografare a Berlino le dame eleganti e i loro abiti di seta. Riprendeva con il suo obiettivo anche «il lavoro invisibile» dei musicisti, dei camerieri, dei cuochi, dei valletti, dei maître che attraversavano silenti il mondo festoso degli incuranti ospiti. Il contrasto tra la luminosa sala da ballo e il buio capannone industriale caratterizzarono la sua opera artistica e per rappresentare l’eclettismo e l’eccezionalità dell’artista il percorso espositivo è arricchito anche di lungometraggi e prototipi di libri.
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