Giancarlo Lehner, a Saluzzo apre la «scuola» di Giolitti
È stato Giancarlo Lehner ad aprire lo scorso settembre la 17esima edizione del «Centro Giolitti» nel salone della Cassa di Risparmio di Saluzzo. Storico di fama mondiale, deputato per una legislatura, Lehner ha fondato riviste e pubblicato saggi fondamentali con Francesco Bigazzi: «La tragedia dei comunisti italiani», «Carnefici e vittime», «La famiglia Gramsci in Russia» e, recentemente, «Lenin, Stalin e Togliatti: la dissoluzione del socialismo italiano», edito da Mondadori. Lehner, spigoloso e talora sferzante, non cambia giacca secondo le ore del giorno e i tavoli ai quali eventualmente siede, ma si confronta con principi saldi e a viso aperto; è uno spirito libero, un’intelligenza indipendente come tutti i relatori della diciassettesima Scuola del Centro Giolitti: Tito Lucrezio Rizzo, Antonino Zarcone, Ulla Akerstrom, Dario Fertilio, Enrico Tiozzo, Mario Caligiuri, Luigi Pruneti e Cludio Susmel. Nella prima giornata i lavori sono stati inaugurati da Giovanna Giolitti e Gianni Rabbia, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo; invece nella giornata successiva sono stati aperti nella sala Giolitti del Palazzo della Provincia da Giuseppe Catenacci, presidente dell’Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella. Il Centro propone lezioni di metodo - né apologie né polemiche ma documenti e ragionamenti - e di unità nazionale vera: l’unitarietà Nord/Sud, con la costante presenza dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondato a Napoli da Gerardo Marotta e da Elena Croce; una scuola libera per persone libere.
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