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DALL'8 NOVEMBRE, L'ORTO BOTANICO DI PADOVA VISTO DA VINCENZO CASTELLA

Padova, 4 novembre 2022. È una sperimentazione quella che l’Orto botanico di Padova propone nella sua sede, dall’11 novembre all’8 gennaio: trasferire una sequenza di immagini fotografiche dal formato libro a quello espositivo. Le immagini sono quelle che Vincenzo Castella ha realizzato tra il 2020 e il 2021, raccolte ne Il libro di Padova, volume edito da Silvana Editoriale su commissione di Hermès Italie, nell’ambito della collana di libri fotografici nati come omaggio alle città italiane dove la maison è presente.  

Lontano da ogni forma di evoluzione dello stile, il lavoro di Castella è legato alla riduzione sistematica del repertorio e della sintesi del linguaggio. La mostra all’Orto botanico propone una selezione di quaranta immagini. Nulla a che vedere con un itinerario nella città, né con la presunzione di un’indagine sociale e territoriale. Nel volume e nell’esposizione, Padova è mostrata attraverso quattro temi: l’Orto botanico, o più in generale il mondo vegetale; la pittura, principalmente gli affreschi, conservati nelle chiese, nelle cappelle, negli oratori, nei battisteri, nei palazzi, ma anche cori, altari, fregi, sculture; l’architettura, che l’artista non descrive, non legge, ma che lascia emergere come spazio interno (tranne poche eccezioni), come possibilità del movimento, definizione di un ambiente e di un luogo; l’Università, con la sua storia che è un nodo cruciale della cultura europea. Non si tratta di sezioni isolate ma, al contrario, di una trama, visiva e concettuale, con andate e ritorni, salti improvvisi e spostamenti quasi impercettibili, che nasce dalla ripetizione e dall’accostamento di realtà separate, secondo il principio che solo le cose incomparabili sono davvero comparabili.

 
Orto botanico: cavità nel tronco del Platano orientale

Ogni opera non è soltanto la restituzione fisica dell’immagine fotografica, ma una macchina che attiva diverse possibilità dello sguardo, e la relazione tra le opere che si crea nello spazio spinge lo spettatore a un’esperienza estetica su molteplici livelli, dal contenuto, allo statuto dell’immagine, alla relazione con le immagini nella società di oggi. Castella, che aveva iniziato la sua storia di artista proprio attraverso un’indagine sul campo delle comunità afroamericane del Mississippi e del Tennessee, prosegue con i suoi mezzi e i suoi metodi il suo lavoro sulla rappresentazione, sulla realtà che diventa immagine, attraverso un gesto (quello fotografico) che non è e non può essere mai neutro, bensì consapevole del processo di riduzione che ogni immagine, ogni creazione artistica, produce rispetto al reale. Per molti anni ha lavorato sull’industria e sulla città contemporanea, sul paesaggio e il tessuto urbano, e più di recente si è concentrato sulla pittura e sull’architettura rinascimentale italiana, per poi dedicarsi al mondo naturale ritratto nella cattività degli orti botanici e delle serre. Questo libro e questa mostra su Padova hanno offerto la possibilità di collegare le ricerche in un’immersione nella storia occidentale, nei suoi sviluppi, nel suo declino, nel suo rinnovamento profondo, se si vuole.

La mostra - compresa nel biglietto d'ingresso e visitabile negli orari di apertura dell'Orto botanico - è realizzata con il sostegno di Hermés e con la collaborazione di Silvana Editoriale e Studio la Città, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.

Tags: Veneto via col Veneto Padova Novembre 2022

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