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VIASAT, UTILISSIMA IN QUESTI TEMPI DI CRISI MA L’INNOVAZIONE e' RIMASTA NEL CASSETTO

La Scatola Blu di Viasat

a cura di Anna Maria Branca

 

La legge 27 del 24 marzo 2012, in materia di liberalizzazioni del mercato, rappresenta certamente una grande opportunità per il nostro Paese e un’occasione unica per far emergere e per premiare i cittadini virtuosi. Il discorso vale certamente per la parte in cui si incentiva l’installazione delle «Scatole Nere» sulle auto per contrastare le frodi nei confronti delle assicurazioni e degli automobilisti onesti, per ridurre i costi dell’Rca e per innalzare il livello della sicurezza stradale. Più che di cambiamento, sarebbe il caso di parlare di una vera e propria rivoluzione se pensiamo che il nostro è il Paese in cui circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione (il 15 per cento dell’intero parco), e che in Italia i costi dei sinistri risultano sensibilmente maggiori rispetto a quelli della maggior parte dei Paesi europei a causa di fenomeni fraudolenti, che finiscono inevitabilmente con l’incidere sull’ammontare dei premi assicurativi, penalizzando tutti i consumatori onesti e virtuosi. Più che un cambiamento è una rivoluzione. Questo perché l’abbattimento dei costi per le compagnie assicurative dovranno tradursi (così dice la norma) in «significative riduzioni» del costo della polizza per gli automobilisti che decideranno di installare la Scatola Nera sulla propria auto. Da una parte, quindi, il dispositivo è uno strumento concreto per il contrasto alle frodi: registrando ciò che avviene durante un incidente, diventa molto più facile comprendere la reale entità del danno e limitare le truffe. Inoltre le Scatole Nere dedicate alle compagnie, oltre al miglioramento dei processi di gestione dei sinistri, permettono anche di creare nuove soluzioni personalizzate per i clienti, quali le polizze «pay per use» (premio in base ai chilometri percorsi) o alle più evolute polizze «pay as you drive» (premio in base allo stile di guida specifico del cliente), che permetteranno evidenti vantaggi sulla polizza. Infine la Scatola Nera è un vantaggio anche sul fronte della sicurezza, perché permette un intervento immediato, in caso di incidente, grazie alla rilevazione della posizione attraverso sistema Gps; fa parte di quelle applicazioni dell’elettronica e del rilevamento satellitare che possono migliorare sensibilmente l’atteggiamento dei guidatori e costituire un forte deterrente nei confronti di comportamenti pericolosi sulla strada, senza per questo incidere sulla privacy del singolo. Il progetto di una Scatola Nera applicabile alle auto rappresenta anche una tappa in direzione del sistema eCall per la chiamata automatica di emergenza al 112, previsto dall’Unione Europea per l’adozione da parte di tutte le auto dal 2015. In virtù di tutto quanto detto, i principi e le indicazioni contenute nel Decreto sono state, in generale, accolte con favore ed entusiasmo, ma l’incertezza che deriva da alcuni dubbi interpretativi sulla norma, la mancanza di garanzie sull’emanazione dei provvedimenti attuativi e l’atteggiamento «attendista» delle Istituzioni, hanno generato una paralisi nel settore, per cui lo slancio iniziale del Decreto rischia di perdersi definitivamente se non si interviene subito. Alcune compagnie, che già adottavano la Scatola Nera, ne hanno rallentato o sospeso la diffusione, ed altre imprese, che stavano avviando nuove iniziative, sono in attesa di conoscere le disposizioni attuative e perentorie per procedere. Le troppe riflessioni stanno rallentando il processo di lotta alle frodi a beneficio dei malavitosi, ritardando l’opportunità e l’esigenza della riduzione dei costi tariffari, penalizzando i consumatori, i trasportatori e la filiera delle imprese che operano con eccellenza nel settore dei Servizi di protezione, sicurezza e assistenza, in un momento economico particolarmente difficile. Dal momento che le sperimentazioni sono state compiute da anni, sia a livello istituzionale sia tramite iniziative private, con pubblicazione di dati oggettivi ed inconfutabili sulla riduzione dei costi dei sinistri e delle frodi laddove è installato un dispositivo satellitare, occorre a questo punto stabilire la metodologia e i valori della riduzione dei costi delle polizze, e non inventarsi nuove specifiche tecniche della Scatola Nera, ad uso e consumo dei soliti noti, rimandando l’uso a vantaggio degli stessi. Questa fase di stallo sta generando un danno all’intera filiera del settore telematico, ma soprattutto un rallentamento alla modernizzazione del Paese e uno svantaggio per i cittadini onesti. Considerando anche la drammaticità congiunturale, e al fine di evitare ulteriori penalizzazioni e perdite occupazionali, è urgente definire il relativo provvedimento attuativo e rendere finalmente operativa la legge. È assolutamente opportuno che ulteriori sollecitazioni siano fatte velocemente da tutti gli stakeholders del settore, dai consumatori virtuosi, dagli esponenti istituzionali, autorità, Fondazioni e associazioni preposte nel far rispettare leggi e codici esistenti, usando strumenti e tecnologie disponibili, ancor prima d’inventarne di nuove e sprecare ulteriore tempo e risorse economiche. Non solo. Oggi l’attenzione sembra si stia spostando, dai concreti vantaggi per consumatori e compagnie assicurative contenuti nel Decreto, al business. Troppi operatori occasionali - e non - tentano di entrare nel settore attratti da quello che potrebbe essere il boom delle Scatole Nere. In alcuni casi pare anche forte il rischio di «conflitto di interesse» di alcuni grandi nomi dell’imprenditoria entrati recentemente nel controllo di una delle società leader. Marco Petrone, presidente della neonata TSP Association (Telematics Services Providers), che riunisce le imprese italiane ed estere che erogano servizi telematici di tipo LSB (Location Based Service), operanti in Italia, afferma: «L’attuale dibattito elettorale non può e non deve essere motivo di ulteriori ritardi o addirittura di abbandono di un provvedimento necessario. Anzi, il confronto delle forze politiche e sociali che è in atto può essere un’occasione, da un lato, per pensare a regole e controlli più attenti, dall’altro, per supportare l’attività di quelle aziende che fanno dell’innovazione tecnologica, della ricerca e dello sviluppo il loro punto di forza, e che propongono al mercato prodotti all’avanguardia e performanti, creando occupazione e crescita economica. Tutto questo, chiaramente, in un’ottica tesa sempre alla tutela del libero mercato e della sana concorrenza, che vede nel mercato della telematica e dei dispositivi satellitari alcuni operatori storici che hanno fatto, della tutela degli interessi economici e della sicurezza del consumatore, il loro principale asset». Così prosegue Marco Petrone: «La speranza di tutti, associazioni, istituzioni, società private e consumatori virtuosi, deve essere quella che la legge e i decreti attuativi relativi alla «scatola nera» non rimangano un discorso tra addetti ai lavori, ma un tema aperto, pubblico, trasparente, etico; una reale possibilità di sviluppo e di innovazione per il nostro Paese, una spinta per la crescita morale, tecnologica ed economica». A detta del presidente della TSP Association, aziende storiche come Viasat Group o Cobra Telematics, per esempio, nell’interesse non solo della filiera di tutte le imprese coinvolte ma soprattutto della collettività, «hanno ritenuto doveroso, nel corso di quest’anno, mettere al servizio delle Istituzioni e dell’opinione pubblica la propria esperienza fornendo il proprio contributo affinché si porti a termine con coraggio ed energia questa opportuna e preziosa iniziativa del Legislatore». Per questo, conclude Marco Petrone, «si sono fatti promotori e artefici della nascita della TSP con l’obiettivo di valorizzare la telematica e l’innovazione tecnologica come fattori essenziali della qualità della vita degli automobilisti, dell’economia dei trasporti e dei servizi, promuovendo una più ampia e approfondita conoscenza dei benefici dei servizi telematici, sia per il consumatore che per l’industria automobilistica e assicurativa, anche grazie al prezioso contributo di altre società quali Way, eccellenza tutta made in Italy, o Transics, filiale italiana di un gruppo dalla dimensione internazionale». Tale iniziativa rappresenta senza dubbio un elemento di forte novità e consente di porsi come interlocutore privilegiato per le istituzioni, gli operatori di settore, le associazioni di consumatori, in contrapposizione a una spirale negativa fatta di interessi di parte e opportunismo. 

Tags: Febbraio 2013

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