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IDS: una riorganizzazione aziendale e la partecipazione al Salone Eurosatory

Giovanni Bardelli, presidente e amministratore delegato  dell’IDS

La protezione di beni e luoghi sensibili da minacce asimmetriche come il terrorismo e la protezione delle forze armate è un concetto ed una esigenza crescente con l’aumentare delle tensioni e delle operazioni internazionali in cui si richiede la partecipazione dei militari in aree critiche del mondo. L’impegno a cui sono chiamati i principali sostenitori (finanziari) delle Nazioni Unite è spesso non solo politico o diplomatico, ma ad essi viene richiesto l’ingaggio di contingenti militari, sotto comando diretto ONU o delegato da esso ad altre organizzazioni come la NATO.
L’Italia si colloca tra i maggiori contribuenti dell’ONU, ma soprattutto si trova tra i maggiori fornitori di militari alle operazioni internazionali in teatri difficili e contrastati. Con uno sforzo rilevante sul piano umano, finanziario, e professionale. I teatri nei quali si trovano ad operare i nostri militari, come quelli di tutte le altre nazionalità, è caratterizzato da minacce alla cui rilevazione è chiamata l’industria italiana con le proprie tecnologie e competenze per contribuire a ridurre i rischi a cui sono esposte le nostre forze armate.
IDS-Ingegneria dei Sistemi, nata intorno alle competenze elettromagnetiche e alle tecnologie radar, sta sempre più operando nel campo della protezione delle forze armate nei teatri operativi, rispondendo così ad una esigenza del mercato della difesa sempre più rilevante. Ma non ci sono solo considerazioni economiche: c’è anche il valore civile di contribuire con le proprie progettualità e produzioni alla salvaguardia dell’interesse nazionale sul nostro territorio e nei teatri internazionali nei quali operano nostri contingenti.
L’impegno di IDS in questo versante delle tecnologie e del mercato è testimoniato al suo interno dalla recente riorganizzazione aziendale, e all’esterno dalla natura della sua recente partecipazione al salone Eurosatory 2016 a Parigi, specializzato sui temi difesa e sicurezza.
A Parigi sono stati esposti alcuni dei prodotti IDS con i quali l’azienda intende affrontare il tema della protezione di aree sensibili e delle forze in campo.
Una delle minacce caratteristiche per le basi avanzate di esercito e aeronautica in teatri all’estero sono i colpi di mortaio o il lancio di razzi sulle proprie installazioni. Ebbene IDS ha mostrato le capacità del suo sistema HFL-CM, «Hostile Fire Location-Counter Mortar», basato su tecnologia radar in banda X, che consente di individuare il colpo di mortaio o il razzo in avvicinamento, calcolandone automaticamente il punto di lancio (per consentire la neutralizzazione del nemico) e il punto di arrivo (per approntare una immediata misura di salvaguardia delle proprie risorse umane e materiali).
Altra minaccia tipica in queste operazioni internazionali è quella caratterizzata dai cecchini. È di queste settimane, ad esempio, la notizia che in Afghanistan i talebani hanno rafforzato le proprie capacità aumentando il numero di cecchini inseriti nelle proprie bande armate e acquisendo nuovi fucili da cecchino. IDS ha un sistema denominato HFL-CS, «Hostile Fire Location- Counter Sniper» anch’esso basato su tecnologie radar, che consente l’individuazione e la localizzazione del fuoco ostile contro i propri convogli militari, le proprie base avanzate, ma anche contro obiettivi civili e politici.
Una terza minaccia molto diffusa nei teatri operativi nei quali vengono impiegate le nostre forze armate sono le mine e i cosiddetti dispositivi IED («Improvised Explosive Devices»), vere insidie per tutti i militari ingaggiati soprattutto laddove la guerra è stata, o è tuttora, al tempo stesso di tipo convenzionale e asimmetrico. Il numero di mezzi e di singoli militari colpiti da queste minacce è purtroppo sempre crescente, e non sempre è sufficiente aumentare la protezione del mezzo (in termini di blindatura, ad esempio): è sempre più crescente l’esigenza di individuarle prima, più che tentare di difendersi dopo: l’IDS ha sviluppato un sistema, sempre basato su tecnologie radar, denominato «Minerva», con il quale è possibile rilevare automaticamente oggetti (metallici e non) nascosti nell’ambiente circostante o sottoterra, e individuare la natura dell’oggetto interpretandone le caratteristiche elettromagnetiche. Tutto ciò porta non solo al prioritario obiettivo di contribuire alla riduzione di perdite umane, ma anche a quello relativo alla riduzione delle perdite economiche e all’aumento della mobilità delle forze armate in questi teatri.   

Tags: Luglio Agosto 2016 ingegneria forze armate IDS - Ingegneria Dei Sistemi

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