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verso un ospedale senza infezioni: dal policlinico gemelli parte la campagna di sensibilizzazione per l’igiene delle mani

I relatori del convegno «Verso un ospedale senza infezioni»

Verso un ospedale senza infezioni: è questo l’ambizioso obiettivo che si è dato il Policlinico universitario Gemelli e che parte da un gesto semplice, ma fondamentale: il lavaggio delle mani prima e dopo ogni manovra che prevede il contatto con il paziente, nonché il chiaro invito a tutti i frequentatori dell’ospedale universitario, nessuno escluso - degenti, familiari, visitatori o studenti - a non trascurare la propria igiene delle mani e a spiegare coma va fatta correttamente.
Proprio per puntare a questo obiettivo il Gemelli, in occasione della Giornata Mondiale per l’igiene delle mani istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dà avvio a una serrata e articolata campagna di informazione e di educazione interna all’ospedale con una domanda, «Ti sei lavato le mani?».
 Lungo i principali percorsi assistenziali del Gemelli, sono stati affissi cartelloni recanti le immagini della campagna e disposte strutture contenenti opuscoli informativi che spiegano come si lavano le mani e perché questo atto, così «scontato» da esser sovente e a torto trascurato, sia un importantissimo presidio per il contrasto alle infezioni nell’ospedale e nella comunità. Il convegno è stata l’occasione per fare il punto su tutte le iniziative di organizzazione sanitaria, cliniche e di ricerca per contrastare le infezioni nosocomiali.
È stata presentata la campagna di comunicazione per la promozione dell’igiene delle mani, fortemente voluta dalla Direzione del Policlinico il cui direttore è il dott. Maurizio Guizzardi, e coordinata dal professor Gabriele Sganga, Direttore del Master «Sepsi in Chirurgia» e docente presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, e promossa in collaborazione con il dott. Fabrizio Celani e il dott. Filippo Berloco della Direzione Rischio Clinico e Igiene e del prof. Antonio Giulio De Belvis, responsabile della UOC Governo Clinico del Policlinico A. Gemelli.
«L’igiene delle mani, se eseguita regolarmente e correttamente - prima e dopo ogni contatto con un paziente, meglio se usando un gel alcolico che è più efficace rispetto al tradizionale lavaggio con acqua e sapone (perché più rapido, meglio tollerato) - si stima riduca le infezioni ospedaliere mediamente dal 10 per cento al 50 per cento», è il commento del prof. G. Sganga.
Secondo dati del Ministero della Salute, si calcola che in Italia circa 700 mila pazienti, su 9.5 milioni di ricoverati l’anno, contraggono un’infezione ospedaliera, con percentuali che oscillano fra il 5 e il 17 per cento di tutti i ricoveri. La mortalità raggiunge il 3 per cento. I pazienti chirurgici rappresentano un gruppo molto significativo.
L’Italia ha ancora molta strada da fare: basti pensare che per la sola igiene delle mani in ospedale si consuma meno del 10 per cento della quantità totale di gel alcolico - stimata sulla base del totale dei ricoveri ogni anno - che si dovrebbe utilizzare. In Paesi dove c’è molta più attenzione per l’igiene delle mani come i Paesi scandinavi (dove c’è una bassissima incidenza di infezioni ospedaliere) o recentemente la Grecia (che invece aveva un’elevata incidenza di questo tipo di infezioni), si consuma oggi più del 40 per cento della quantità totale necessaria stimata.
Le campagne rivolte agli operatori sanitari e ai diversi frequentatori degli ospedali danno frutti concreti: da uno studio multicentrico italiano sull’adesione al lavaggio delle mani, è emerso che, se prima dell’avvio della campagna (condotta nel 2007/2008 e promossa dal CCM Centro per il controllo delle malattie del Ministero della Salute) si registrava il 75 per cento di «non adesioni» alla procedura del lavaggio delle mani, subito dopo la messa in atto della campagna, negli stessi Centri la non adesione è scesa al 38 per cento e nel 2010, a distanza di due anni dall’intervento di sensibilizzazione, si è mantenuta intorno al 40 per cento.
«Il progetto di promozione dell’igiene delle mani messo in opera dal Policlinico, oltre alla campagna di comunicazione, prevede la revisione delle Linee Guida aziendali in materia e la rilevazione, mediante check list strutturate,  della compliance degli operatori rispetto ai momenti in cui è necessario procedere all’igiene delle mani–ha affermato Celani­–. In programma l’avvio di un programma formativo per gli operatori, sia mediante incontri sul campo che corsi FAD, che proseguirà anche nei prossimi anni, la verifica della distribuzione dei dispensatori di gel alcolico nei diversi setting assistenziali, la valutazione sistematica dei risultati della campagna attraverso il monitoraggio regolare del consumo di gel alcolico, la somministrazione di questionari agli operatori, la ripetizione regolare delle rilevazioni per verificare l’aderenza alle Linee Guida».   

Tags: Giugno 2014 ministero della Salute ospedali Policlinico A. Gemelli igiene delle mani

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