PROVITA: SCHIZOFRENICA ITALIA, CHE PREVIENE IL SUICIDIO MA INCORAGGIA A FARSI UCCIDERE
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Il presidente dell’Associazione ProVita Onlus in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio rilancia la battaglia contro la legge sul Testamento biologico in Italia
In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, Toni Brandi, che ha fondato e dirige l'associazione ProVita, dichiara: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che ogni anno nel mondo muoiono un milione di persone per suicidio, in Italia circa 4 mila."
"Per arginare questa ecatombe, il 10 settembre da dieci anni il Servizio per la Prevenzione del Suicidio, dell’ospedale S. Andrea, a Roma, celebra la Giornata Mondiale per la Prevenzione del suicidio, istituita dall'International Association for Suicide Prevention (IASP), co-sponsorizzata dalla stessa Oms. Lo scopo è quello di aumentare la consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione generale che il suicidio è una delle cause di morte che più di ogni altra può essere prevenuta."
"ProVita Onlus condivide questo nobile intento. Ma non possiamo non stigmatizzare la deriva mortifera che contestualmente spinge per la legalizzazione del suicidio assistito: l’ingegnere di Como che si è 'fatto suicidiare' in Svizzera, o il DJ Fabo, sono casi umani strumentalizzati con lo scopo ultimo di eliminare i vulnerabili e indifesi."
"Ai depressi, ai malati, una società civile deve offrire cura, attenzione e solidarietà, non la morte. Né - tantomeno - una legge come quella sulle DAT, che consente di uccidere per fame e di sete una persona la cui volontà attuale non è verificabile. Viviamo una sorta di schizofrenia italica: è assurdo celebrare la Giornata mondiale della prevenzione al suicidio, mentre si incoraggiano i malati a farsi uccidere.”
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