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Occhio all'energia - Cobat per la valorizzazione del territorio campano

L’intervento del presidente di Cobat Giancarlo Morandi  (a destra), con i relatori Luciano Morelli e Rosanna Cioffi

La quarta rivoluzione industriale al centro del Convegno annuale di Confindustria Caserta. Nello splendido contesto della Reggia ha avuto luogo la presentazione del progetto lanciato dal mondo dell’impresa in tema di automazione e rivoluzione digitale.
Si chiama Industria 4.0 e il suo obiettivo è favorire una sinergia sempre più forte e intelligente tra uomini, macchine e web all’interno di un sistema industriale trasformato da internet. Un futuro che in realtà è già oggi e nel quale anche il patrimonio ambientale, insieme a quello culturale e turistico, gioca un ruolo chiave. Per questo motivo non poteva mancare nel Convegno la testimonianza di Cobat, Consorzio impegnato da oltre un quarto di secolo a tutelare l’ambiente favorendo una collaborazione tra mondo dell’impresa e cittadini all’insegna di sostenibilità e innovazione.
Così come non poteva mancare l’intervento del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, Regione nella quale il tema del corretto smaltimento dei rifiuti è di vitale importanza e non vuole più rappresentare un ostacolo sia rispetto alla vita quotidiana dei suoi concittadini, sia rispetto agli operatori economici.
«La quarta rivoluzione industriale è l’ultima rivoluzione, quella che unisce tutte le precedenti alle più recenti novità dettate dalla potenza di Internet. Tutto sarà sempre più connesso, la comunicazione più veloce, e noi abbiamo pensato di estendere questo concetto alle città e all’ambiente. Da questo nasce la nostra volontà di collaborare in modo sinergico con tutti coloro che perseguono risultati sul mercato, ma che hanno allo stesso tempo a cuore le aspettative delle persone in termini di servizi e vivibilità», ha dichiarato Luciano Morelli, presidente di Confindustria Caserta.
Da qui la scelta di parlare di un più ampio Modello 4.0 trovando alleati il mondo della Manifattura 4.0 appunto con quello delle Città 4.0 e dell’Ambiente 4.0. «In merito a quest’ultimo aspetto–aggiunge Morelli–oggi ho sentito come sempre con grande piacere l’intervento del presidente di Cobat Giancarlo Morandi, il quale ha parlato di economia circolare non più come un desiderio o un obiettivo, ma come un must, una realtà. Industria 4.0, questa rivoluzione industriale in corso e sempre più in crescita non può prescindere da una corretta sostenibilità ambientale, non può fare a meno del corretto utilizzo delle materie prime». 
Il mondo produttivo alleato dell’ambiente, dunque, nell’ottica di un vantaggio per l’intera collettività. E le nuove tecnologie, così come la rete, possono rivelarsi strumenti preziosi in questo senso. Devono però essere utilizzati in modo corretto, senza pensare che internet possa rivelarsi la panacea di tutti i mali. «Noi crediamo che l’ambiente, al pari di qualsiasi altro settore della società, possa trovare giovamento dall’utilizzo di tecnologie molto più forti. Non basta però il mondo digitale, non è sufficiente la velocità delle comunicazioni: ci vuole la volontà di realizzare un’economia attenta ai prodotti che genera, che non impoverisca sempre più il nostro pianeta sottraendo risorse alla Terra. Deve al contrario saperle reintegrare, deve rimettere in circolo tutto quello che viene prodotto attraverso la raccolta intelligente, attraverso un riuso dove possibile, attraverso il riciclo. Quello che Cobat fa da più di 25 anni», ha commentato il presidente Morandi. 
Ambiente, economia circolare, differenziazione dei rifiuti sono stati dunque temi toccati con interesse nel convegno di Caserta in quanto elementi imprescindibili per fare sì che la quarta rivoluzione industriale possa regalare un futuro sostenibile al territorio e a chi lo abita. Una sfida non certo semplice, come testimoniano le parole del presidente della Regione Campania. «Noi abbiamo avviato la soluzione del problema più drammatico che avevamo in quest’area, quello delle ecoballe da 5 milioni e 600 mila tonnellate–dichiara Vincenzo De Luca–. Come sapete si tratta di un lavoro anche contrastato, complesso. Si è completato il lavoro di ripulitura delle vecchie discariche. Inoltre abbiamo appena approvato un’intesa mirata all’incremento della raccolta differenziata. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di risolvere in maniera definitiva il problema dei rifiuti in Campania nell’arco dell’attuale legislatura regionale».
Una battaglia fatta di azioni concrete che secondo De Luca le istituzioni non possono però vincere da sole. «Vogliamo e dobbiamo realizzare dieci impianti di compostaggio e far crescere nello stesso tempo lo spirito civico dei cittadini. Noi infatti possiamo costruire tutti gli impianti che vogliamo–incalza il governatore–, ma se ci sono comportamenti cafoni o irresponsabili il problema non lo si risolve, e quindi occorre allo stesso tempo un lavoro di educazione e di repressione per chi non accetta comportamenti civili».
Il rispetto del mondo che ci circonda si rivela dunque un alleato indispensabile per uno sviluppo economico in grado di guardare davvero al futuro. E parlare di Industria 4.0 significa parlare nello stesso tempo di Ambiente 4.0. Questa sinergia tra industria, internet, innovazione e sostenibilità può portare risultati anche sul fronte dei servizi, della cultura e del turismo. Significativa in questo senso la scelta della Reggia di Caserta come luogo per l’Assemblea e in particolare della meravigliosa Cappella Palatina. Un’assemblea che ha visto la presenza di numerosi vertici istituzionali, sindaci e personalità legate al mondo della cultura.
Tra gli interventi quello di Rosanna Cioffi, prorettore della Seconda Università degli Studi di Napoli, la quale ha messo in risalto quanto sia fondamentale promuovere anche nei giovani i concetti e i valori di cui si è parlato durante il convegno.   

Tags: Ottobre 2016

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