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VIASAT, IL PRIMO VIA LIBERA ALLA SCATOLA NERA

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In questi giorni abbiamo assistito al primo passo verso quella che sarà la regolamentazione ministeriale relativa all’uso delle scatole nere. La legge n. 27 del 24 marzo 2012 ha introdotto la possibilità, per gli assicurati, di dotare il proprio veicolo della scatola nera di fronte a una sensibile riduzione della tariffa assicurativa. Per l’entrata a regime della norma mancavano tre provvedimenti: il primo per individuare i dispositivi per registrare le attività dei veicoli, il secondo relativo alla raccolta e trattamento dei dati, il terzo per la definizione di uno standard comune tra i diversi produttori.
Il primo di questi ha ricevuto la sua ufficializzazione il 25 gennaio 2013 attraverso il decreto del Ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo Economico con i quali vengono definite finalmente le caratteristiche, i contenuti e le funzionalità della scatola nera. Sono chiaramente funzioni «di minima», tra cui la determinazione di posizione e velocità del veicolo, la diagnostica da remoto dell’integrità del dispositivo, la garanzia dell’incorruttibilità del dato raccolto e la trasmissione periodica delle informazioni immagazzinate, elementi che però definiscono già un preciso assetto su cui i diversi operatori possono fare loro considerazioni e valutazioni tecniche.
Il secondo si potrebbe erroneamente interpretare come una limitazione della privacy dell’utente finale; si ribadisce «erroneamente», poiché questa oramai da anni è materia tutelata dal Garante, che ha previsto una serie di garanzie per tutelare la privacy degli automobilisti che accettano di installare la scatola nera a bordo della propria auto per avere sconti sulle polizze. A tal proposito la TSP,  Telematics Service Providers Association, l’associazione fra le imprese italiane ed estere che erogano servizi telematici di tipo LSB, ricorda come i dati relativi all’utilizzo del veicolo verranno rilevati, elaborati e trasmessi alla compagnia in formato analitico solo in occasione di eventuali sinistri.
In tutti gli altri casi, elemento questo previsto nello stesso contratto di Viasat Group (aderente alla TSP), i dati sono forniti solo in formato aggregato per analisi statistiche; anche il cliente può accedere ai propri dati via web tramite accesso riservato con apposita password; egli può chiederne la cancellazione, l’anonimizzazione o il blocco degli stessi se trattati in violazione di legge. Con tali precauzioni è predisposta, così, un’attenzione completa a tutto ciò che riguarda la gestione della privacy in totale sicurezza e tutela dell’utente.
La scatola nera è diventato argomento d’interesse per il Governo e per i media in questi ultimi mesi, ma  è ormai un decennio che le tecnologie e i sistemi satellitari per assicurare protezione, sicurezza ed assistenza a persone e veicoli sono a disposizione dei consumatori, che però sono sicuramente da sempre poco informati sui reali vantaggi e benefici che potrebbero ottenere dal loro uso.
In relazione ai prossimi passi necessari a regolamentare l’uso della scatola nera, occorrono ancora un ulteriore decreto e un regolamento Ivass; nell’ottica di ottimizzare le decisioni e a supporto tecnico, la TSP si è di recente fatta promulgatrice e portavoce nei confronti dell’Ivass di alcune istanze proprie dei diversi «attori di settore» da essa rappresentati, in modo che l’ultimo step di questo percorso possa essere compiuto tenendo presente benefici e vantaggi delle diverse parti.
A tal riguardo Marco Petrone, presidente della TSP, ricorda: «La TSP Association è nata proprio per aprire un tavolo tecnico con le Istituzioni per facilitare un aspetto della costruzione del futuro del nostro Paese».   

Tags: Marzo 2013

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