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VIASAT PROMUOVE LA TELEMATICA SATELLITARE FONDANDO TSP, FORNITORE DI SERVIZI TELEMATICI

Marco Petrone, presidente di TSP,  Telematics Service  Providers Association

Nel novembre del 2012 nasce Telematics Service Providers Association (TSP), associazione fra le imprese italiane ed estere che erogano servizi telematici di tipo LSB (Location Based Service). Iniziativa fortemente voluta da Viasat Group e Cobra Automotive Technologies che, nella produzione e vendita di dispositivi satellitari per le auto, rappresentano oggi buona parte del mercato italiano. L’intento dell’associazione è proprio quello di far fronte comune per tutelare gli interessi della categoria avvicinandoli agli interessi precisi della collettività soprattutto nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e identificato dalle Istituzioni, dall’opinione pubblica e dal mercato. Oltre alla valorizzazione della telematica e dell’innovazione tecnologica come elementi determinanti per la «quotidianità» degli automobilisti, uno dei principali obiettivi che si prefigge l’Associazione è quello di «fare cultura» e diffondere in modo sempre più ampio e approfondito la conoscenza e condivisione dei benefici dei servizi telematici per il consumatore, per l’industria automotive, assicurativa, logistica e i trasporti. Uno dei primi obiettivi che si è posto TSP è quello di rappresentare la riforma in atto del quadro legislativo italiano da parte del Governo Monti, in particolare nella parte in cui ci si riferisce alla proposizione commerciale tra telematic providers e compagnie assicurative. Giusto per ricordare di cosa di tratta: la recente legge sulle liberalizzazioni (legge 24 marzo 2012 n. 27) ha introdotto la possibilità di installare la «scatola nera» sulle automobili, destando una certa curiosità sull’uso e sui vantaggi che si possono avere con la sua installazione, quali riduzione dell’RC auto, furto e incendio, rilevamento della condotta di guida in caso di accertamento delle responsabilità del sinistro, oppure più semplicemente utilizzata per localizzare un veicolo in caso di furto. Quanto ai costi di installazione, funzionamento e portabilità, è stato disposto che saranno a carico delle Compagnie assicurative. Gli automobilisti, secondo il presidente di TSP Marco Petrone, avranno il diritto di pagare meno le polizze assicurative avendo in più i benefici dei servizi telematici. Vero è che la Telematica è sempre più presente nella nostra vita, così come i servizi basati sulla localizzazione satellitare; una presenza «amica» che sta cambiando il nostro modo di vivere e di muoverci in libertà, sicurezza ed efficienza. Ma purtroppo ancora oggi il sistema Satellitare è troppo spesso associato al termine «Black Box» (scatola nera) cui si attribuisce una connotazione negativa, oscura, limitativa, oggetto di controllo indiscriminato da parte di chi lo propone o lo impone. Anche la tecnologia GSM ha avuto un po’ questa genesi: all’indubbio vantaggio di poter comunicare a grandi distanze ed in mobilità, si affiancava spesso il concetto della rintracciabilità costante, dell’intercettazione e quanto altro. Ma l’innovazione, anche in questo caso, è risultata più forte, utile nella misura in cui i benefici sono di gran lunga maggiori rispetto ai possibili rischi di restrizione della libertà, peraltro disciplinati e vigilati in maniera piuttosto attenta dalle istituzioni preposte. Un oggetto la scatola nera, che a dispetto di quanto si potrebbe temere, non vìola in nessun modo la privacy degli utenti, come spiega Domenico Petrone, presidente e amministratore delegato di Viasat Group: «Va precisato che questo dispositivo entra in funzione solo nel momento in cui avviene un sinistro. E invia alla centrale operativa, in modo criptato, dati come giorno, ora, località e velocità in cui è avvenuto il sinistro». Niente che possa essere paragonato ad un telematico Grande Fratello più di quanto già non facciano i cellulari e le carte magnetiche. Proprio di questi giorni è l’osservazione che alcuni giornali fanno sul fatto che le scatole nere - destinate al mercato dell’auto - sono state descritte come una sorta di Osservatore che tutto conosce o tutto potrebbe conoscere per minacciare la privacy degli automobilisti. A tal proposito il recente intervento del Garante della Privacy è da intendersi come una responsabilità prevista dal legislatore nell’ambito della definizione delle norme attuative della sopraddetta legge. Intervento che TSP ha accolto con positività perché contribuirà a rendere più trasparenti i rapporti tra i soggetti interessati, tutelando in particolare i consumatori da quei providers che non possono contare su una base clienti consolidata nei decenni grazie ad un rapporto di fiducia nato dall’apprezzamento dei benefici dell’innovazione tecnologica e che pertanto potrebbero adottare politiche poco chiare pur di conquistare quote di mercato. Ad esempio il contratto di Viasat Group (aderente a TSP) stabilisce una cosa ben precisa e chiara in materia: «I dati relativi all’utilizzo del veicolo verranno rilevati, elaborati e raccolti dalla Società nonché trasmessi alla Compagnia in formato analitico solo in occasione di eventuali sinistri. In tutti gli altri casi i dati di utilizzo saranno registrati dalla Società e trasferiti alla Compagnia esclusivamente in formato aggregato per analisi statistiche (ad esempio il numero di viaggi, i chilometri e tempi di viaggio complessivi del periodo, la percentuale di chilometri e tempo in determinate fasce orarie e in diverse tipologie di strade). I dati di utilizzo del Veicolo forniti alla Compagnia saranno disponibili in forma sintetica al Cliente stesso via web tramite accesso riservato con apposita password personale rilasciata dalla Società. Egli può chiedere la cancellazione, l’anonimizzazione o il blocco degli stessi, se trattati in violazione di legge». «La telematica italiana rappresenta un’eccellenza che dall’estero guardano tutti con estrema attenzione–ha aggiunto Marco Petrone–, e la legge, con le soluzioni tecnologiche che i providers dovranno adottare per attuarla, potrà ispirare ulteriori riforme oltreconfine. Si tratta di uno di quei casi in cui l’Italia può mettersi in luce e acquisire credibilità. Alcuni dei nostri associati hanno già uno spettro d’azione internazionale e rappresentano dei modelli che in tanti cercano di imitare; penso ad esempio alle filiali di Cobra o alla Joint Venture che Viasat Group ha recentemente costituito in Spagna con un’impresa locale». «La mia attività professionale–ha proseguito Petrone–, la quale mi impegna come consulente d’impresa con la veste di Nash Advisory srl per operazioni di Mergers and Acquisition e Corporate Finance, mi consente di relazionarmi ogni anno con eccellenze italiane in diversi settori che vogliono crescere all’estero per acquisizioni e, devo dire contro l’opinione comune, che non sono poche. La verità è che possiamo essere orgogliosi del tessuto economico nazionale e di tutte quelle imprese che, nonostante le mille difficoltà burocratiche, di arretratezza delle infrastrutture, del livello di tassazione ecc. riescono nell’impresa di fare impresa. Nell’ultimo anno abbiamo avuto un primo ministro, Mario Monti, che al di là di qualsivoglia giudizio sull’operato, nel campo della telematica ha saputo cogliere quanti benefici economici e sociali potrebbero derivare per la collettività a fronte di una sua diffusione. La TSP Association è nata proprio per aprire un tavolo tecnico con le Istituzioni per facilitare un aspetto della costruzione del futuro del nostro Paese». «Il Governo che verrà nel 2013–ha concluso–potrà aspettarsi la medesima collaborazione da parte delle eccellenze della telematica nazionale, nella speranza che i successori politici sapranno trasformare la lungimiranza del Governo Monti in un dato di fatto che all’estero potranno apprezzare e imitare, piuttosto che un esempio negativo di inefficacia italiana, dove ciò che di buono è stato fatto da un Governo viene smontato da quello successivo». 

Tags: Gennaio 2013

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