LAVORO "Voucher" serve un intervento mirato
E adesso? “Sui voucher serve un intervento mirato per regolare un fenomeno in crescita che interessa tutta l’Italia, in particolare le grandi città”.
L’eliminazione infatti dei buoni lavoro rappresenta il primo passo per andare incontro alle famiglie che assumono colf e badanti - afferma Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico – ma come verrà assunta la colf per le pulizie di Pasqua o il giardiniere per il riordino delle aree verdi a primavera?
“Ora è urgente ascoltare anche Le esigenze delle famiglie – prosegue Gasparrini - per trovare una soluzione in grado di far fronte all’occasionalità nel settore del lavoro domestico”. “ DOMINA – prosegue la nota - è già all’opera nella progettazione di un nuovo strumento e non escludiamo l’ipotesi di poter legare l’occasionalità al contratto collettivo. Infatti anche se sulla carta i voucher non ci sono più (sarà possibile smaltire quelli già acquistati entro la fine del 2017) dobbiamo trovare una soluzione per far fronte alla saltuarietà”.
I dati infatti dimostrano che in 10 province italiane si concentra ben il 45% del totale dei lavoratori domestici.
Al primo posto troviamo Roma (118 mila, pari al 13,4% del totale), seguita da Milano (91 mila, 10,3%) e Torino (42 mila, 4,8%): oltre un quarto dei lavoratori domestici in Italia risiede in queste tre province. Inoltre, secondo i dati INPS, anche se nel 2015 si è verificato un lieve calo(-2,3%) dei lavoratori domestici regolarmente registrati presso l’Istituto, il numero complessivo dal 2007 ad oggi è cresciuto mediamente del 42%.