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Pagamenti elettronici - Satispay, in taxi e al ristorante, o semplicemente ovunque

Alberto Dalmasso, Dario Brignone  e Samuele Pinta, fondatori di Satispay spa

WHO Un team italiano, giovane e «smart», guidato da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, sta rivoluzionando il mercato dei pagamenti elettronici stabilendo nuove regole basate su trasparenza ed efficienza.
WHAT Un nuovo network di pagamento indipendente, semplice e sicuro, utilizzabile attraverso un’applicazione mobile. Grazie alla propria autonomia da banche e circuiti di carte, Satispay abbatte le commissioni tipiche di questo mondo per diventare il primo strumento utilizzabile per i pagamenti di tutti i giorni, come gli scambi di denaro tra amici e parenti o il pagamento di un caffè al bar.
HOW È sufficiente scaricare l’app Satispay sul proprio smartphone e registrarsi inserendo i propri dati identificativi e l’IBAN di un proprio conto corrente. Una volta iscritti e impostata la somma prepagata di cui si desidera disporre su Satispay è possibile scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare presso esercenti fisici e online convenzionati. L’applicazione è disponibile per dispositivi Android, iOS e Windows Phone. La piattaforma Satispay, al momento attiva sul territorio nazionale, è concepita per funzionare in tutta Europa perché utilizza le transazioni SEPA: nuovi RID e bonifici standard utilizzati, dal 2014, da tutte le banche dei 34 paesi SEPA (29 Paesi europei più Islanda, Norvegia, Svizzera, Lichtenstein e Principato di Monaco). L’applicazione è disponibile per dispositivi Android, iOS e Windows Phone.
WHEN Fondata nel 2013, dopo un periodo di studio ed analisi del contesto normativo e tecnologico, è diventata operativa all’inizio del 2015.
WHERE I tre fondatori sono tutti cuneesi, ma il quartier generale è a Milano, dove al momento lavorano 40 persone; è operativo anche un ufficio a Londra, da dove si sta gestendo l’espansione nei mercati internazionali.
INVESTITORI Satispay è diventata una realtà anche grazie a soggetti privati che hanno deciso di puntare sul progetto investendo le loro risorse, come Jonathan Weiner e Ray Iglesias (fondatori del progetto Google Wallet e, successivamente, di Money2020), Jon Koplin (responsabile della Divisione International di GoogleWallet), Nicola Carbonari (fondatore di Autoscout24), Giuseppe Donagemma (già vicepresidente Networks di Samsung Electronics e attuale presidente dell’Advisory Board di Satispay) e partner e investitori istituzionali come Iccrea Banca e Banca Alpi Marittime.
NUMERI Al 31 ottobre 2016, i download dell’applicazione sono 150 mila, con una crescita di 400 nuovi al giorno; gli utenti attivi nell’utilizzo del servizio sono 75 mila. Gli esercenti aderenti al circuito sono oltre 8.500 in crescita costante. La media di utilizzo di Satispay è di 6 volte al mese, contro le 2,8 volte di utilizzo delle carte.

FONDATORI
Alberto Dalmasso, Ceo di Satispay spa. 32 anni, laureato in Economia. 6 anni di esperienza lavorativa, di cui uno in ambito commercio/import-export (di cui 6 mesi in Usa e Australia) e tre nel Marketing & Business Development di Ersel (Private Banking e Asset Management). Tra gli autori del libro «La consulenza finanziaria», edito da il Sole24ore per AIPB. Amante del design e dell'innovazione, da gennaio 2013 ha lasciato il proprio ruolo in Ersel per dedicarsi full time al progetto Satispay.
Dario Brignone, IT & Organization Director di Satispay spa. 34 anni, laureato in Scienze Matematiche indirizzo Informatica. Esperienza lavorativa di 7 anni, parte dei quali come consulente per Reply SpA e parte nell’IT di Agip KCO in Kazakistan. Appassionato di viaggi e hi-tech, da dicembre 2012 ha lasciato il proprio ruolo in Agip KCO per dedicarsi full time al progetto Satispay.
Samuele Pinta, COO di Satispay spa. 34 anni, informatico di formazione, per 12 anni ha ricoperto la carica di General Manager in aziende attive nel settore energetico e agroalimentare, con particolare focus negli ambiti risk management, controllo di gestione e finanza. Da sempre appassionato di tecnologia e innovazione, dal 2013 ha lasciato i precedenti incarichi per dedicarsi full time al progetto Satispay.

Satispay in taxi
Satispay e URI, l’Unione dei Radiotaxi d’Italia annunciano la sigla dell’accordo di integrazione di Satispay partendo dai sistemi gestionali fino all’app iT Taxi: 12 mila i tassisti gradualmente nei prossimi mesi beneficeranno di tutti i vantaggi generati da Satispay. L’integrazione - dopo le numerose iniziative sviluppate nel nord italia a sostegno della già spontanea diffusione che il sistema sta registrando - rappresenta la prima grande operazione di Satispay rivolta al grande pubblico su scala nazionale, interessando in particolar modo le città di Roma e Milano per l’elevato numero di taxi in circolazione. L’accordo è stato fortemente voluto da Loreno Bittarelli, presidente di URI, da sempre attento a cogliere le più interessanti opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica, e risponde ad una già concreta domanda che quotidianamente Satispay raccoglie tra i propri utenti: «Posso pagare il taxi?».
Sono già oltre 120 mila i download dell’applicazione in Italia, con un tasso di crescita di 300 nuove attivazioni complete al giorno, e sono 7.500 gli esercenti già convenzionati in tutta Italia, con una crescita spontanea di 50 nuovi esercizi al giorno. Adottando Satispay, la comunità dei taxisti sposa l’avanguardia dei pagamenti elettronici, puntando ad innalzare la sicurezza, grazie all’eliminazione dei contanti, e la profittabilità della propria attività, grazie al drastico abbattimento delle commissioni. Non ultimo, la velocità di esecuzione del pagamento, consente di migliorare il servizio al cliente nel momento in cui deve lasciare il taxi. 

Satispay + cigierre + zucchetti
Una nuova soluzione è stata sviluppata da Satispay grazie alla collaborazione con Cigierre - Compagnia Generale Ristorazione spa, titolare tra gli altri dei format Old Wild West e Wiener Haus - e il loro fornitore del software di cassa, il Gruppo Zucchetti. L’integrazione è già  operativa nei tre ristoranti Old Wild West di Udine e sarà diffusa a partire dalle province di Torino e Milano, con l’obiettivo di coprire la rete nazionale composta da oltre 160 punti vendita entro l’autunno. L’annuncio dell’integrazione con il software di cassa TCPOS del Gruppo Zucchetti, a pochi giorni dall’integrazione con i POS Ingenico (operativa entro la fine dell’anno su 83 mila esercenti clienti del Credito Cooperativo), rientra nella strategia di Satispay di facilitare l’adozione del sistema alternativo di pagamento attraverso qualunque dispositivo già installato nei negozi: dal POS al PC fino al software di cassa stesso, per permettere agli esercenti di abbattere i costi di accettazione dei pagamenti elettronici.
Alberto Dalmasso, cofondatore e Ceo di Satispay ha dichiarato: «Quando abbiamo pensato alla messa punto del nostro sistema indipendente di pagamento avevamo ben chiaro il problema che volevamo risolvere: permettere a tutti di gestire i pagamenti, tra privati e nei negozi, in modo semplice e conveniente attraverso lo smartphone per eliminare la scomodità del contante. Non sapevamo quanto fosse forte il bisogno degli esercenti di abbattere drasticamente i costi sulle transazione elettroniche. 50 nuovi esercenti al giorno si attivano e oggi il 65 per cento delle transazioni che passano su Satispay avvengono nei negozi e spesso queste trainano le transazioni tra privati, che tipicamente si dividono il conto di un ristorante o l’acquisto di un regalo. Il nostro obiettivo è facilitare il più possibile qualunque esercente nell’adozione di Satispay. Rimane forte la proposizione del servizio tramite il download dell’app, ideale per gli esercizi singoli e indipendenti, ma per tutte le grandi catene e gli operatori strutturati è fondamentale la capacità di integrazione del sistema con qualsiasi dispositivo si trovi già nel negozio: dal POS al PC fino, appunto, al software di cassa».

Tags: Dicembre 2016

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