Occhio all'energia - Hera: resilienza e innovazione parole d’ordine per crescere

«Inutile negoziare la flessibilità delle regole di bilancio: occorre favorire la liquidità del capitale delle famiglie italiane e, a livello europeo, serve un patto per gli investimenti». A dichiararlo è Lucrezia Reichlin, intervenuta a Bologna al convegno del 21 settembre «Resilienza e innovazione: una strategia per imprese e territorio», organizzato dal Gruppo Hera per illustrare il proprio Bilancio di sostenibilità e i nuovi traguardi che l’azienda si pone in tema di CSR. La nota economista, docente alla London Business School, ha affrontato il tema della debole ripresa dell’area Euro, evidenziando gli storici ritardi italiani su innovazione, efficienza e investimenti, che ostacolano la creazione di condizioni favorevoli a uno sviluppo sostenibile dell’economia.
Uno degli elementi centrali nella strategia del Gruppo Hera - definito da Reichlin «un’esperienza di successo in un contesto di crisi» - si conferma la responsabilità sociale d’impresa: un valore per l’azienda e per i suoi stakeholder e un importante strumento per l’aumento della competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio di riferimento.
Fin dalla nascita, nel 2002, Hera ha rappresentato la prima esperienza nazionale di aggregazione di aziende municipalizzate (11, operanti in Emilia-Romagna), dando vita a un’unica «multiutility» capace di creare una vera e propria industria dei servizi pubblici. Al primo posto in Italia nel settore ambientale per rifiuti gestiti, Hera ha intrapreso un cammino di crescita costante ed equilibrata, incorporando nel Gruppo altre società attive negli stessi ambiti ma in territori limitrofi. Il consolidamento, in particolare, ha consentito di raggiungere importanti livelli occupazionali, con 8.553 dipendenti (14.199 considerando anche l’indotto), e un Margine Operativo Lordo di 884 milioni di euro nel 2015.
La sostenibilità nelle sue diverse dimensioni - ambientale, sociale, economica - è una priorità fin dalla sua costituzione ed è trasversale a tutte e quattro le linee strategiche in cui è declinato il piano industriale al 2019: crescita, eccellenza, efficienza e innovazione.
Per Hera sostenibilità e sviluppo aziendale non sono alternativi tra di loro ma, al contrario, possono rafforzarsi a vicenda. Ecco perché il Gruppo continua a operare in una prospettiva evolutiva di valore condiviso, per crescere nel tempo assieme al contesto in cui opera, anche grazie a investimenti importanti, che nel solo 2015 hanno superato complessivamente i 345 milioni di euro, di cui 192,5 in un settore come l’ambiente, fondamentale per le comunità locali e le generazioni future.
Il miglioramento costante della qualità dei servizi erogati, la vicinanza al cliente, l’attenzione all’ambiente, la sicurezza sul lavoro, lo sviluppo del welfare aziendale, la selezione dei fornitori anche con criteri di sostenibilità sono manifestazioni diverse di una stessa attitudine di fondo, che qualifica virtuosamente il rapporto fra Hera, i lavoratori del Gruppo e il territorio servito, al quale nel 2015 la multiutility ha trasferito ricchezza per 1,65 miliardi di euro.
Attento alla trasparenza di tutti i suoi processi, il Gruppo prosegue e migliora la propria attività di puntuale rendicontazione, testimoniata dalla pubblicazione annuale del Bilancio di sostenibilità, controllato ogni anno da una società di revisione indipendente, nonché dagli altri report tematici dedicati ad argomenti di particolare interesse, come la qualità dell’acqua potabile distribuita, il recupero e la tracciabilità dei rifiuti e l’efficienza energetica.