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SPECIALE FORUM PA 2014 - cloud e sicurezza, ecco i focus di fastweb per le aziende e la pubblica amministrazione

Claudio Pellegrini, responsabile del Mercato Pubblica Amministrazione di FASTWEB

Tra i principali operatori di telecomunicazioni in Italia, con oltre 36 mila chilometri di fibra ottica e una market share del 23 per cento nel segmento di clientela Enterprise, e del 27 per cento nel segmento dei servizi per la Pubblica Amministrazione, FASTWEB punta a crescere sul mercato arricchendo la propria offerta di servizi fonia e dati con soluzioni di servizi ICT, quali i servizi di It Outsourcing, Housing e Hosting, il Cloud computing, la Unified Communication & Collaboration e la sicurezza. Ne parliamo con Claudio Pellegrini, responsabile del Mercato Pubblica Amministrazione di FASTWEB.
Domanda. Dal vostro punto di vista, cosa bisogna fare per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale? Cosa può fare la PA?
Risposta. Credo che sia necessario lavorare contemporaneamente sulle infrastrutture, sulla domanda e sulla diffusione della cultura digitale. Il ritardo che sconta l’Italia rispetto ai principali Paesi europei non è solo infrastrutturale, ma anche di diffusione della cultura digitale. Progetti come quelli dell’identità digitale del cittadino, l’anagrafe dei residenti e la fatturazione elettronica rappresentano un importante volano per incoraggiare cittadini ed imprese ad abituarsi all’uso del digitale nel loro rapportarsi quotidiano con la Pubblica Amministrazione. Questi progetti rappresentano anche l’occasione per modernizzare i processi burocratici e, quindi, diffondere la cultura digitale anche a livello amministrativo. Nello stesso tempo la digitalizzazione vera può attuarsi solo se l’infrastruttura è onnipresente. Per esempio l’anagrafe centralizzata funziona solo se tutti gli 8 mila comuni hanno la banda larga. Gli investimenti e i bandi di gara che sta facendo la Pubblica Amministrazione devono favorire e incentivare gli investimenti per la diffusione geografica della fibra ottica e il rapido switch-off dalla rete in rame.
D. Cosa sta facendo la vostra azienda per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale? A settembre 2012 avete annunciato uno stanziamento volto a estendere la rete NGAN (Next Generation Access Network) entro la fine del 2014. A che punto sono i lavori?
R. Nel 2012 abbiamo approvato un progetto da 400 milioni di euro che permetterà a 5,5 milioni di famiglie e aziende italiane di sfruttare velocità di connessione fino a 100 megabit al secondo. Il progetto verrà completato entro la fine di quest’anno: siamo già in fase avanzata di realizzazione e oggi raggiungiamo in fibra 4 milioni di famiglie e imprese in 25 città. Questo investimento, che si unisce a quanto fatto già negli anni passati, è importante non solo per i cittadini, ma è anche abilitatore di nuovi servizi per le imprese, per la PA e per lo sviluppo di servizi sul territorio.
D. Quanto investe FASTWEB in infrastruttura?
R. FASTWEB nel 2013 ha avuto un fatturato pari a 1.597 milioni di euro: gli investimenti nell’espansione della fibra ottica hanno determinato la crescita delle Capex (capital expenditures) a 565,4 milioni di euro nell’anno, con un investimento in infrastrutture e tecnologia pari al 35 per cento del fatturato. Nei prossimi quattro anni 2 miliardi di euro saranno diretti a progetti d’innovazione e potenziamento degli impianti, come per esempio i due nuovi Data Center, certificati TIER 4, che stiamo realizzando a Milano e nei pressi di Roma. L’attuale evoluzione del mercato ICT offre risposte concrete alle esigenze della PA e delle aziende in termini di efficienza, competitività, velocità decisionale, gestione efficace del cambiamento, ma al tempo stesso richiede forti investimenti e risorse dedicate, con competenze specializzate e costantemente aggiornate. Emerge l’importanza del ruolo degli operatori infrastrutturati come FASTWEB, in grado di investire in tecnologie e competenze, e quindi di sfruttare la rapida evoluzione del mercato e gestire la complessità a supporto e per conto delle aziende.
D. Come mai FASTWEB investe in nuovi Data Center? Ospiteranno i servizi per i vostri clienti?
R. FASTWEB ha attualmente 6 mila metri quadrati di Data Center. Quest’anno stiamo investendo altri 25 milioni di euro per portare la superficie a 10 mila metri quadrati. Inoltre abbiamo deciso di investire per fare il meglio di quanto oggi disponibile in termini di qualità e sicurezza del servizio e abbiamo deciso di far certificare i nostri Data Center dall’Uptime Institute. Il Data Center è infatti il cuore di qualunque servizio di ICT evoluto: qui verranno ospitati tutti i servizi gestiti, sia quelli tradizionali, sia quelli innovativi erogati in modalità Cloud. La certezza dei clienti di avere i propri dati in Italia in un Data Center con i massimi livelli di affidabilità, sicurezza e prestazioni possibili sul mercato, insieme alle prestazioni dell’infrastruttura della rete a banda ultralarga, è uno degli elementi che valorizzano l’offerta di FASTWEB nel mercato del Cloud Computing. I due Data Center, collocati in Italia, sono inoltre soggetti alle leggi italiane ed europee in termini di sicurezza e privacy dei dati e sono integrati con i servizi del Security Operations Center di FASTWEB.
D. Quali sono i servizi ICT su cui punta FASTWEB?
R. Oltre ai tradizionali servizi di housing e di hosting, puntiamo molto sul Cloud Computing, sulla sicurezza e su strumenti di comunicazione avanzata. Complementare al cloud, tra i focus di FASTWEB c’è la sicurezza per gestire le minacce in continua evoluzione attraverso l’erogazione di servizi gestiti che spaziano dalla protezione a livello di infrastruttura It al controllo del traffico dati e delle politiche di accesso ai servizi (es. Web), alla difesa da attacchi DDoS (Distributed Denial of Services) fino a soluzioni di Log Correlation e Security Assessment per gestire minacce «evolute». Anche in questo caso, la strategia parte da un solido piano di investimenti in tecnologia e competenze operative, con l’istituzione di un SOC (Security Operations Center) gestito da personale FASTWEB e dedicato esclusivamente ai clienti. Anche la Unified Communications & Collaboration rappresenta un fattore di cambiamento all’interno delle PA italiane. L’introduzione di forme evolute di comunicazione e di nuovi modelli di collaborazione e gestione delle informazioni rendono infatti più semplici ed efficienti i processi interni e contribuiscono a migliorare i servizi offerti al cittadino. Destinatari principali delle nuove offerte sono la PA centrale e le grandi aziende, nonché le PA locali e le PMI, proprio in virtù della nostra capillarità di rete. La nostra offerta si differenzia nei modelli di go-to-market a seconda del target: estremamente semplificato per rispondere alle esigenze delle organizzazioni più piccole, tagliato su misura per le grandi imprese e la PA.
D. Ma il Cloud può essere utilizzato dalla Pubblica Amministrazione?
R. Il Cloud Computing rappresenta una risposta concreta alla domanda di semplicità e di efficienza della Pubblica Amministrazione, nonché un potenziale fattore di progresso e modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Si pensi solo alla possibilità di gestire centralmente l’enorme patrimonio informativo di cui dispone la PA (Big Data): i dati raccolti ed elaborati dalla PA vengono resi disponibili a cittadini ed imprese. In altre parole, l’integrazione dei dati in termini di formato, infrastruttura condivisa e logiche di accesso comuni rende gli stessi dati un vero e proprio asset a disposizione di tutti.
D. In che modo FASTWEB si pone nei confronti della PA?
R. FASTWEB è da anni partner della Pubblica Amministrazione. Gli investimenti che FASTWEB sta realizzando in infrastrutture, Data Center, banda ultralarga e competenze interne sono coerenti con le esigenze della PA e con la sua evoluzione verso il Cloud Computing, in termini di efficienza, qualità e sicurezza. Riteniamo che la PA e gli operatori infrastrutturati come FASTWEB debbano giocare in modo sinergico la partita della modernizzazione del Paese: i primi continuando ad investire ed innovare, la PA valorizzando le scelte strategiche e tecnologiche che favoriscono l’aumento della penetrazione della fibra e degli accessi a banda ultralarga. Solo così sarà possibile rendere realmente pervasivo l’utilizzo dei nuovi servizi e delle nuove applicazioni sviluppate dalla PA per i cittadini e le imprese.   

Tags: Maggio 2014 telecomunicazioni telefonia pubblica amministrazione P.A. Fastweb compagnie telefoniche Forum P.A.

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