SPECIALE FORUM PA 2014 - autorità di vigilanza sui contratti pubblici, essenziale contro corruzione e spese
L’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha costantemente sviluppato la propria azione per contrastare i fenomeni corruttivi e collusivi nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nonché l’infiltrazione delle associazioni malavitose nella filiera degli appalti. Per quanto riguarda i fenomeni corruttivi l’AVCP ha posto la propria attenzione sulla predisposizione dei bandi di gara con riferimento ai requisiti speciali richiesti ai fini della partecipazione, in considerazione del fatto che richieste specifiche sono sintomatiche di eventuali accordi collusivi tra stazione appaltante e operatore economico.
Nella relazione annuale per il 2012 l’AVCP mette infatti in evidenza il fenomeno dei cosiddetti «bandi fotografia» che, sulla base di specifici requisiti, sono in grado di individuare «a monte» l’esecutore del contratto. Anche la vigilanza specifica effettuata è volta a richiedere alla stazione appaltante, tutte le volte che è stato segnalato dagli operatori economici, di rivedere i bandi sospetti eliminando le indicazioni illegittime. La rilevanza della questione sollevata dall’AVCP è stata ritenuta tale che Governo e Parlamento le hanno affidato il compito di elaborare bandi tipo, con finalità di trasparenza e legalità negli affidamenti dei contratti pubblici. Nel corso degli ultimi due anni l’AVCP in adempimento al compito indicato ha pubblicato linee guida sui bandi tipo ed il bando tipo per contratti di servizi di pulizia.
Sempre al fine di consentire agli operatori del mercato ed ai cittadini di avere piena conoscenza del comportamento delle stazioni appaltanti nell’impiego di risorse pubbliche, l’AVCP sin dal 2012 ha istituito il Portale Trasparenza, utile anche ai fini dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza di cui alla Legge Anticorruzione - legge n. 190 del 2012 - sul quale vengono pubblicati i dati relativi ai bandi di gara, all’esecutore ed all’avanzamento dei contratti.
Nella fase di esecuzione dei contrati l’AVCP è più volte intervenuta richiamando le stazioni appaltanti nella gestione sia delle varianti sia del contenzioso, elementi ritenuti significativi dalla Funzione pubblica che li ha inseriti nel Piano Anticorruzione e, pertanto, nella casistica relativa alle fattispecie da verificare da parte del responsabile anticorruzione.
Su tali aspetti numerosi sono i casi in cui l’AVCP ha effettuato la propria attività di vigilanza inducendo le stazioni appaltanti a rettificare, in conformità a disposizioni di legge, la loro condotta in merito. Rilevante risulta, al riguardo, la Deliberazione n. 29 Adunanza del 30 luglio 2008 con la quale l’AVCP ha fatto presente ad Infrastrutture Lombarde e al presidente della Regione Lombardia, cinque anni prima dell’intervento della magistratura, i profili di illegittimità dei procedimenti adottati.
Per quanto riguarda, invece, il profilo della collusione tra imprese, l’AVCP ha sponsorizzato i patti di integrità (clausole che vietano il subappalto ad imprese che partecipano alla stessa gara) stipulando allo scopo numerosi protocolli di intesa sia con le Regioni sia con le prefetture del Centro-Sud.
Sempre nell’ambito della collusione tra imprese l’AVCP nelle sue Relazioni annuali a Governo e Parlamento ha più volte fatto presente che il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso, caratterizzato dalla esclusione automatica delle offerte che superano il limite di anomalia, si presta ad essere manipolato dalle imprese che pongono in essere azioni tali da predeterminare l’aggiudicatario.
Con riferimento al contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici, l’AVCP è stata artefice di una tempestiva applicazione della legge n. 136 del 2010, recante il Piano straordinario contro le mafie, offrendo per la tracciabilità dei flussi finanziari lungo la filiera dell’appalto il Codice Identificativo Gara già rilasciato dall’AVCP e da questa interamente controllato a fini di vigilanza e monitoraggio sul ciclo di vita dell’appalto.
Sui singoli appalti per i quali l’AVCP, nell’ambito della vigilanza, è venuta a conoscenza di particolari criticità in materia di subappalti, sono state effettuate numerose segnalazioni alle competenti Procure della Repubblica in merito allo sforamento dei limiti al subappalto, stabiliti dalla normativa antimafia.
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