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Nuova Amaglio Fungorobica: «Ama la frutta» brasiliana

La sede della Nuova Amaglio Fungorobica

«Ama la frutta» è il progetto di certificazione «fairtrade» della frutta brasiliana avviato dalla società Nuova Amaglio Fungorobica: l’azienda nasce dall’unione tra due realtà, Amaglio e Fungorobica, le quali, dopo un lungo percorso parallelo (la prima con attività di commercio ortofrutticolo nei mercati di Milano e di Bergamo, crescendo fino a occuparsi dell’acquisto e dell’importazione di frutta controstagione, la seconda nata 47 anni fa nel Bergamasco con la creazione di una delle prime fungaie italiane per la produzione di Champignon, quindi sviluppatasi nella produzione e commercio dei funghi). Le due aziende nel 2010 scelgono di creare sinergia dalle proprie attività e presentarsi ai clienti in modo più organizzato ed efficiente: nasce così la sede unica di Cavenago. Così dal 2014, con l’entrata di nuovi soci, le realtà si fondono nella Nuova Amaglio Fungorobica, per realizzare definitivamente un unico polo produttivo, distributivo e logistico. Oggi la società lombarda stipula un accordo con piccoli produttori e cooperative in Brasile tra gli Stati di Rio Grande do Norte e Pernambuco per importare in Italia frutta esotica di elevata qualità nel rispetto degli standard del commercio equo certificato. Ananas, mango, papaya, banana prata e pacovan, lime, cocco e maracuja saranno commercializzati a un prezzo equo per garantire migliori condizioni di vita dei coltivatori, un ambiente di lavoro rispettoso dei diritti dei lavoratori, metodi di coltivazione sostenibili, trasparenza, rintracciabilità. L’accordo prevede che la Nuova Amaglio Fungorobica individui, in collaborazione con le associazioni dei lavoratori delle fazendas, iniziative di solidarietà, quali l’adozione di strumenti per favorire la sicurezza sul lavoro, da finanziarsi grazie a una percentuale derivante dalla commercializzazione dei prodotti. L’intero processo di commercio equo e solidale è sottoposto, in Italia e in Brasile, agli audit della Flocert, società di certificazione indipendente che controlla i produttori e i trader per garantire che soddisfino gli standard «fairtrade». La società valorizzerà la qualità della frutta brasiliana, spesso penalizzata dalla raccolta anzitempo per consentire i molteplici passaggi commerciali e i lunghi trasporti via nave. La raccolta sarà organizzata in funzione del miglior grado di maturazione, con programmi commerciali che tengano conto delle necessità colturali e logistiche e i frutti più delicati, come mango, papaya e maracuja, saranno importati in Italia per via aerea, riducendo così i tempi di trasporto.

Tags: Ottobre 2016

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