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50 aziende italiane impegnate nel programma F-35 JSF

L’aereo F-35 JSF

Sono circa 50 le imprese italiane impegnate nel programma F-35 JSF, altamente tecnologiche, competitive a livello internazionale, in grado di mantenere un elevato livello di know-how garantendo in Italia occupazione e ritorni tecnologici e industriali. L’F-35 rappresenta la soluzione ideale per garantire capacità operativa per i prossimi 40 anni, sostituendo una flotta al termine della vita e sfruttando sinergie, opportunità industriali e di lavoro, risparmi derivanti dalla cooperazione internazionale ad alta tecnologia e ad elevato ritorno economico. Sistema d’arma di quinta generazione, l’F-35 non può essere sostituito o paragonato ad altri velivoli perché unico nel suo genere. In ambito operativo permetterà all’Aeronautica Militare di svolgere i propri compiti in modalità interoperabile con le più moderne aviazioni mondiali. In una situazione di crisi delle risorse, l’interoperabilità con i partner è fondamentale per assicurare una soddisfacente sicurezza. L’F-35 avrà un potere deterrente nei confronti di potenziali minacce di attori violenti, prima che dalle idee criminali o terroristiche si passi ai fatti. L’Aeronautica Militare che ha già subito forti riduzioni negli ultimi 20 anni avrebbe dovuto sostituire 236 velivoli aria-suolo, Tornado e AMX, con 109 F-35, successivamente ridotti a 75 unità. Questo taglio porta il numero dei velivoli alla soglia minima di sostenibilità della capacità operativa. Il caccia F-35 rappresenta un investimento non solo per l’Aeronautica Militare, ma per il Paese. Negli ultimi 20 anni l’Aeronautica Militare ha continuato a contrarsi e oggi è la metà come numero di velivoli, ore di volo e aeroporti, rispetto agli anni 90. I tagli che le sono stati chiesti rientrano in un programma già segnato che continuerà nel medio e nel lungo termine. Grazie alla tecnologia e ad un processo di razionalizzazione, l’Aeronautica continuerà a fare sempre meglio con meno. Operando secondo gli indirizzi politici del Parlamento e del Governo, afferma una sua nota, si dimensionerà adeguatamente; l’Aeronautica Militare è parte del Paese e si farà carico dei sacrifici richiesti, continuando a fare il massimo per garantire il compito istituzionale che le è stato affidato, di proteggere lo spazio aereo nazionale e di contribuire in ambito internazionale Nato, Onu e Unione Europea.         (Eli. Man.)

Tags: Maggio 2013

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