Bertiolo: nuova centrale elettrica alimentata a biogas

Produrrà oltre 8.500 megawatt l’anno usando il biogas ricavato dalla fermentazione delle colture erbacee: inaugurata lo scorso dicembre in località Braide Matte, nella nuova zona industriale del Comune di Bertiolo nei pressi di Udine, la centrale Greenway è uno dei più grandi impianti a biogas del medio Friuli. È stata ideata nel 2009 dalla Greenway Società agricola a responsabilità limitata, costituita dalle tre famiglie di imprenditori agricoli Tam, Sbrugnera e Gardisan, nelle vesti di soci di maggioranza. Con Marco Tam presidente e Gabriele Gardisan vicepresidente, la società registra la partecipazione al capitale sociale della FriulAdria del Gruppo Cariparma-Crédit Agricole, l’assistenza creditizia di altre banche mentre lo Studio Catullo & Partners di Treviso svolge il ruolo di advisor. «Il nostro intento era dare impulso all’economia locale; sono state aziende friulane a costruire l’impianto, soltanto la tecnologia è della tedesca Schmack Biogas, ma con progettazione e personale italiani; abbiamo dato vita a un team di lavoro di 30 persone», spiega Marco Tam. I terreni limitrofi alla centrale, tutti nelle disponibilità della società agricola, forniscono la materia prima; il fertilizzante organico naturale che risulta dal processo andrà sugli stessi terreni sostituendo in buona parte il concime chimico. Costata complessivamente circa 5 milioni di euro, realizzata fra il 2009 e il 2011 e collaudata durante nel 2012, la centrale funzionerà continuativamente 365 giorni l’anno; ha una potenza di un megawatt, sufficiente a coprire il fabbisogno elettrico di oltre duemila famiglie. Occupa 18 mila metri quadrati e può contare sulla disponibilità di 300 ettari di terreno. Detraendo l’energia necessaria per autoconsumi, si stima di cedere alla rete circa 8 mila megawatt, con la possibilità di fornire energia termica a costi contenuti per l’area industriale limitrofa. Un processo anaerobico, che alla temperatura di 40-45 gradi coinvolge le masse vegetali all’interno di fermentatori, sprigiona biogas che alimenta il cogeneratore, il quale produce l’energia elettrica da immettere nella rete. I residui del processo, costituiti da fertilizzante liquido di alta qualità e da concime naturale, saranno utilizzati negli stessi terreni. Il fermentatore è il motore dell’impianto, un parallelepipedo in cemento all’interno percorso in tutta la sua lunghezza da un agitatore. Al di sopra della centrale è teso il gasometro, struttura realizzata in tessuto pressostatico; un sistema di controllo evita che la pressione del gas aumenti in misura eccessiva. (Gio. Pacif.)
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