Glass in Venice, ovvero valorizzare l’arte vetraria

Siglato da Gian Antonio Danieli, presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, e da Walter Hartsarich, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, e presentato recentemente a Palazzo Franchetti in occasione dell’assegnazione a Pino Signoretto e a Bertil Vallien della prima edizione del Premio Glass in Venice, il progetto, pure così denominato, è denso di programmi. Espressione della volontà delle due istituzioni di avviare una stretta collaborazione per valorizzare in campo internazionale il patrimonio dell’arte vetraria, il progetto punta anche a rafforzare il ruolo di laboratorio culturale della città e punto d’incontro tra maestri dell’arte muranese, artisti e istituzioni. Rilanciato nel 2004 con la mostra «Vetri nel mondo», Glass in Venice, che ha inaugurato la nuova sede di Palazzo Franchetti, costituisce per l’Istituto Veneto il proseguimento dell’impegno posto dall’Ottocento nell’arte e nella tecnica vetraria. Tra le sue attività culturali nell’ultimo decennio l’arte vetraria è stata oggetto di mostre, conferenze e seminari. Inoltre, con la direzione e la gestione del Museo del Vetro di Murano, la Fondazione Musei Civici di Venezia svolge un ruolo primario nella conservazione e valorizzazione del patrimonio d’arte, nella diffusione della conoscenza di questa antica espressione artistica, nella salvaguardia dell’arte vetraria e dell’identità veneziana. Istituito ancora nel 1861 con funzioni d’archivio e riconosciuto ora nel circuito internazionale, il museo muranese sarà ampliato e dotato di un sito internet con contenuti valutati da un comitato scientifico composto da Rosa Barovier, Sandro Pezzoli, Chiara Squarcina, Lino Tagliapietra, Cristina Tonini, Marco Verità.      (Eli. Man.)