Ottobre africano, quando l’Africa e l’Italia si uniscono
«Sapere» è la parola chiave della 13esima edizione di «Ottobre africano», che dall’1 al 31 ottobre torna ad animare con il suo fitto calendario di eventi alcune fra le principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Varese, Reggio Emilia, Parma, Bologna e Napoli): «sapere» come conoscenza, tolleranza e incontro, ma anche come gusto, sapore e cibo; infatti «Sapori&Saperi» è il sottotitolo di questa nuova edizione, e si parlerà di tradizioni, di arte e di identità culinarie con l’intento dichiarato di aprire una finestra sulle culture dei Paesi africani e promuovere un dialogo su temi delicati quali l’integrazione razziale, la solidarietà, l’immigrazione. «In questo preciso momento storico, in cui tutti i giorni si riversano sulle coste italiane migliaia di clandestini in fuga dalla povertà e dalle guerre, il festival vuole imporre un messaggio positivo. Per sconfiggere il razzismo e per costruire una società multietnica ci sono ancora molti passi da compiere, ma grazie alla cultura possiamo dimostrare che le barriere che impediscono l’incontro e la conoscenza tra i popoli si possono, anzi si devono, abbattere», ha dichiarato Cléophas Adrien Dioma, direttore dell’evento. «Niente meglio della cultura può avvicinare le persone e soprattutto del cibo e della musica, perché non hanno bisogno di parole. Viviamo a stretto contatto con persone di etnie diverse, alcune lavorano nelle nostre case, ma raramente ci soffermiamo a chiedere cosa si cucina in Burkina Faso o in Eritrea, che tipo di libri si leggono e quali sono le abitudini in casa. È fondamentale invece iniziare ad ascoltare il nostro vicino», ha commentato Fiorella Mannoia, madrina della manifestazione. Gli appuntamenti previsti in calendario spaziano dalla musica al cinema, passando per la letteratura, la fotografia, il cibo, l’arte e la moda.
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