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Gianfranco Gobbini, quadri in mostra e colori d’evocazione

Alcune opere esposte  di Gianfranco Gobbini

A Città della Pieve, fino al 19 aprile 2015, nella cornice di Palazzo Della Corgna, si è svolta la mostra di Gianfranco Gobbini «Colori d’evocazione». In rassegna opere dell’ultima produzione del pittore, oltre a una serie di opere che ne testimoniano l’evoluzione, dalle prime esperienze a oggi. Una mostra che nasce dalla volontà di omaggiare la propria terra e che esprime quindi un valore affettivo, ma che vuole anche testimoniare i risultati di anni di lavoro. Presentata dal critico d’arte Andrea Baffoni, l’esposizione si è incentrata sulle sorprendenti soluzioni raggiunte da Gobbini, che fa del colore un territorio tutto da scoprire. L’artista dà forma al proprio essere cesellando il colore come i maestri rinascimentali scolpivano la pietra dando luogo a opere dove in scena non c’è più l’esteriorità, ma l’interiorità. Nebulose cosmiche in formazione, flussi organici cellulari, pianeti in formazione, il flusso delle acque nelle foci fluviali, un ribollire di possibilità dove la casualità agisce come metafora di conoscenza trovando la strada per testimoniare il mistero dell’invisibile, interpretabile solo ascoltando la propria anima. L’esposizione, promossa dall’accademia Pietro Vannucci, è stata un successo e ha raccolto un gran numero di visitatori che spesso si sono fermati a parlare con l’artista. Gobbini non vuole condurre in nessun luogo, ma aprire a un’esperienza che per primo vive quotidianamente nel silenzio del proprio studio. Il sup lavoro si basa su equilibri, percorrendo una strada di espressionismo astratto che condensa la forma in una nuova nascita.

Tags: Maggio 2015

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