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Agric(u)ltura: una «Food Reputation Map» per il mercato

Un momento del convegno «Agric(u)ltura»

 Si è tenuto a Roma il convegno «Agric(u)ltura: innovazione e nuove idee per il futuro (giovane) del made in Italy». Duplice l’obiettivo: fornire una nitida fotografia dell’attuale comparto agro-alimentare italiano (settore in fermento piena evoluzione capace di creare nuova occupazione) e presentare la «Food Reputation Map», innovativo strumento che - frutto di uno studio accademico condotto da La Sapienza di Roma promosso e finanziato dal Gruppo Nestlé in Italia - permette di misurare la reputazione di qualsiasi produzione agricola e alimento. Il metodo è stato messo a punto dai ricercatori del C.I.R.P.A, Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia ambientale, tenendo conto dei molti fattori che influenzano le scelte dei consumatori. La Food Reputation Map può rendere più competitivo il made in Italy in Italia e all’estero, e incrementare l’occupazione dei giovani nel settore agro-alimentare. Marino Bonaiuto, professore ordinario presso il Dipartimento di Psicologia dei Processi di sviluppo e socializzazione dell’Università, che ha guidato la ricerca, ha spiegato che «il preferire già al momento dell’acquisto un alimento piuttosto che un altro, dipende da una molteplicità di fattori che, più o meno inconsciamente, condizionano la decisione e, di conseguenza, le scelte e abitudini nutrizionali. Si tratta del primo metodo scientifico–ha precisato –per delineare punti di forza di un prodotto alimentare in vista dell’approdo sui mercati esteri». L’indagine è stata condotta in collaborazione con le università di Padova, Cagliari, Napoli, Lumsa, Roma Tre, Reggio Calabria, su 661 consumatori che hanno delineato 23 criteri di scelta rilevanti sul carrello della spesa.

Tags: Maggio 2014

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