DOJO APRE IN ITALIA CON SOLUZIONI DI PAGAMENTO SEMPLICI E VELOCI PER LA RISTORAZIONE
Nei banconi degli esercizi commerciali italiani, soprattutto bar e ristorazione, atterra Dojo. Nome commerciale di Paymentsense Ireland Limited, l’azienda ha presentato ieri a Milano – città dove ha sede – le proprie soluzioni di pagamento per supportare le imprese italiane, in particolare quelle che operano nell’experience economy. Nata dall’idea di due amici, nel 2008, Dojo offre piattaforme multi-cloud-native per fornire soluzioni di pagamento digitali e in-person; si è fatta strada in Europa e ora inaugura il terzo mercato – quello italiano – dopo Spagna e Irlanda. Guidata da Antonio Di Berardino, Dojo al momento è presente come servizi e rete commerciale in cinque regioni: Lombardia, Campania, Lazio, Toscana e Sicilia e “l’intenzione per i prossimi due mesi è consolidare queste realtà, dopo di che ripartire con l’espansione in tutte le altre”, afferma il country manager. L’attenzione è soprattutto verso le attività ristorative: in termini numerici sono molto più numerose e hanno inoltre un effetto a chiamata, attraendo nuovi clienti; “ovviamente anche le attività di retail puro è assolutamente benvenuta. Studi dentistici, health care, in generale studi medici si adattano bene al nostro prodotto”.
Pensata per le aziende che affrontano scarsa rapidità nei pagamenti e complessità della riconciliazione contabile, Dojo offre una piattaforma cloud-based che elimina i ritardi nella ricezione degli incassi, consentendo di accedere al denaro in poche ore. Dojo mette a disposizione una suite completa di strumenti di pagamento digitali e in presenza, ideata per velocizzare le transazioni, semplificare la riconciliazione dei pagamenti e garantire accesso rapido ai fondi incassati. A differenza dei fornitori tradizionali, la fintech integra connettività wi-fi e 4G per transazioni rapide, un’interfaccia intuitiva per la gestione contabile e processi che consentono la liquidazione degli incassi velocemente.
Cosa ha portato Paymentsense Ireland a entrare nel mercato italiano? Lo spiega Di Berardino: “Lo scontrino medio da 45 euro diminuisce a 42 (stimati) del 2024 e questo significa che i pagamenti elettronici si stanno democratizzando. In parole povere, cominciamo a pagare il caffè con la carta”. Inoltre a causa di code lunghe, terminali lenti, operazioni complesse in chiusura si rischia una mancata fidelizzazione dei clienti. Non ultima l’inflazione, insieme alle difficoltà di reperimento del personale, erode il margine dei guadagni sempre più compressi. Dojo dalla sua propone un’infrastruttura cloud, rapidità e tracking delle transazioni, funzionalità del pos, assistenza in lingua italiana. “Reputiamo elementi di valore di Dojo la velocità e l’affidabilità: con noi sai che le transazioni le fai velocemente e che le fai; la semplicità di utilizzo e il fatto che si riceve l’accredito già il giorno successivo sul conto corrente; infine l’assistenza. I tre punti chiave sono questi, un’eccellenza che possiamo offrire nel mercato”, spiega il country manager che aggiunge: “In azienda al momento sono 12 persone e una rete vendita di 40 persone, che vogliamo affiancare attentamente; il customer care inoltre è costituito da italiani, che si trovano a Barcellona perché lì abbiamo il nostro hub con il call center”.
Dojo quindi ha identificato l’Italia come un mercato in cui il brand potrebbe aggiungere valore, con l’utilizzo delle carte nel paese che è aumentato del +8,6% su base annua fino a 223 miliardi solo nei primi 6 mesi del 2024. Il mercato è composto da pmi di alto valore e ha un interesse tangibile per un’adozione più ampia della digitalizzazione. Il lancio italiano rappresenta una tappa cruciale nell’espansione europea di Dojo, che segue il debutto in Spagna a inizio anno e l’apertura del quartier generale europeo a Dublino, in Irlanda. Questo percorso di crescita si inserisce in un anno di grande successo per la fintech nel Regno Unito e in Irlanda, che ha registrato ricavi record di 367 milioni di euro (£310m) nell’anno finanziario chiusosi il 31 marzo 2024, con una crescita del 28% rispetto all’anno precedente chiuso con 285 milioni di euro (£241m). Attualmente, Dojo serve oltre 150.000 aziende nel Regno Unito, in Irlanda e in Spagna, dai piccoli esercenti alle grandi imprese. Nel 2023, nel Regno Unito e in Irlanda, ha processato più di 2,2 miliardi di transazioni, per un valore complessivo di 50 miliardi di euro (£42bn) in volumi su carta, fine anno 2024.
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