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RISCOPRIRE ULISSE E GLI ALTRI, AL MUSEO NAZIONALE ROMANO

È attraverso “Depositi (ri)scoperti” che si avvia il progetto di valorizzazione del Museo Nazionale Romano, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo”, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi.

La prima tappa del viaggio tra i depositi del Museo Nazionale Romano è dedicata a Ulisse, fino al prossimo 8 gennaio: con la sua inappagabile sete di conoscenza, incarna l’incapacità di arrendersi di fronte a un mondo inaccessibile. Viaggiatore per eccellenza, Ulisse è guida ideale per iniziare questo percorso alla scoperta di opere sconosciute, nuovamente scoperte ed esposte nelle maestose aule delle Terme di Diocleziano. Il suo viaggio continuerà idealmente nel secondo momento espositivo dedicato agli “altri” (14 gennaio - 19 febbraio 2023), approfondendo il rapporto tra gli antichi Romani e le altre culture. Una riflessione sul modo in cui gli antichi percepivano e rappresentavano popolazioni diverse tra stereotipi, diffidenza e curiosità.

 

La scena principale del mosaico che ritrae Ulisse tentato dal canto delle sirene è inquadrata da una cornice vegetale: Ulisse è legato all’albero maestro di una nave con le vele arrotolate e le corde sciolte mentre i suoi compagni continuano a remare; a sinistra una sirena in tunica corta suona una lira, mentre di quella di destra si riconoscono solo le zampe di uccello. In corrispondenza dei diversi personaggi sono indicati alcuni nomi in greco. A un secondo momento di vita del mosaico risalgono invece le iscrizioni latine che rimandano probabilmente ai gestori della mansio.

 

Il percorso espositivo inizia dal grande mosaico di Ulisse e le Sirene (dall’ambiente termale di una mansio, ossia una stazione di posta, a Quarto di Corzano, provincia di Rieti, II secolo d.C.), che sarà presentato in un suggestivo allestimento multimediale che immerge il visitatore nel racconto del viaggio di Ulisse. Intelligente, intraprendente, tenace e assetato di sapere e di avventura, Ulisse è rappresentato nelle sue fattezze dalla testa di Ulisse in marmo greco (proveniente dal sepolcreto degli Statili, prima età imperiale): un uomo maturo, con chioma fluente e fitta barba, riconoscibile dal caratteristico copricapo, il pileus, suo comune attributo. A dare risalto alle sue virtù contribuiscono le numerose figure femminili che animano il mito: l’amata moglie Penelope (esposta una testa in marmo del II secolo d.C.); l’affascinante Circe, con i suoi magici sortilegi (esposto un suo ritratto in marmo greco rinvenuto nel 1928 sul promontorio del Circeo); la protettrice divina Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma. A raccontare le avventure di Ulisse sono inoltre esposti un sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede (da Isola Sacra, seconda metà del II secolo d.C.) e un’urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C.).

A metà gennaio poi un secondo momento espositivo sarà dedicato a coloro che ruotano intorno alla figura di Ulisse, ovvero “gli altri”: altri popoli, altre culture, altri mondi. Lo sguardo si amplia e dal viaggio di un solo eroe si passa a quello dell’intero popolo dei Romani, qui raccontati per la loro capacità di rapportarsi con genti diverse - dai barbari ai minuscoli pigmei - e di confrontarsi con le tante popolazioni sconfitte e assoggettate.

Le Terme di Diocleziano sono un complesso monumentale unico al mondo per le sue dimensioni e per l’eccezionale stato di conservazione: erette nel IV secolo d.C., sono il più grande stabilimento termale mai costruito in epoca romana. Trasformate da Michelangelo, che vi realizzò la basilica di S. Maria degli Angeli e il convento dei certosini, le Terme sono la sede del Museo Nazionale Romano fin dalla sua istituzione nel 1889. Il percorso di visita si snoda tra le sontuose e imponenti aule delle Terme e la monumentale natatio, la piscina scoperta di 4.000 metri quadrati, proseguendo poi nei chiostri della certosa: il piccolo chiostro, dove sono esposti documenti unici sui culti nel mondo romano, e il grande chiostro michelangiolesco, inattesa oasi di pace e silenzio, che ospita più di 400 opere tra statue, rilievi, altari e sarcofagi provenienti da diversi monumenti romani. Il Museo Nazionale Romano conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente.

Tags: musei arte Roma dicembre 2022

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