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ANRA: I RISCHI DELLA SUPPLY CHAIN IN PRESENZA DI FATTORI DI DISCONTINUITÀ GLOBALE

La pandemia ha provocato turbative nel mercato del lavoro e nella filiera. La carenza di forniture, le sanzioni e l’aumento dei costi delle materie prime stanno aumentando i rischi all’interno delle catene di approvvigionamento. Il cambiamento dell’ambiente di lavoro causato dalla pandemia continua a sconvolgere i talenti e i mercati del lavoro.

Giovedì 7 luglio a Roma si terrà il seminario ANRA, uno dei principali appuntamenti per la comunità italiana dei risk e insurance manager, dalle 9 alle 13 presso il centro congressi Cavour (via Cavour 50/A), per trattare il tema dei rischi della supply chain in presenza di fattori di discontinuità globale.

Il mondo è diverso da quello di due anni fa, così come l’ambiente di rischio in cui operano le organizzazioni. Il cambiamento è veloce e dirompente. La pandemia ha provocato turbative nel mercato del lavoro e nella filiera. L’attuale contesto geopolitico instabile sta esacerbando ulteriormente i vincoli di approvvigionamento, aumentando i rischi informatici, introducendo sanzioni in rapida evoluzione e mettendo la sicurezza e l’umanità al primo posto in tutte le decisioni. Il cambiamento dell’ambiente di lavoro causato dalla pandemia continua a sconvolgere i talenti e i mercati del lavoro. La carenza di forniture, le sanzioni e l’aumento dei costi delle materie prime stanno aumentando i rischi all’interno delle catene di approvvigionamento, poiché le organizzazioni affrontano a monte i rischi della catena di approvvigionamento relativi ai subappaltatori e ad altre quarte parti che complicano ulteriormente i rischi. La pandemia ci ha insegnato che si possono verificare scenari estremi, totalmente inattesi, che causano conseguenze catastrofiche sulle nostre comunità e imprese. L’interruzione delle attività aziendali e delle supply chain è solo un tipo di esposizione al rischio che ha colpito le aziende. L’unicità di tali eventi rappresenta un punto di riferimento per imparare a gestire criticità future cui le aziende potrebbero essere esposte.

Infatti, se prendiamo in considerazione le risultanze della Global Risk Survey Pwc, solo l’11% dei rispondenti crede nel generale risanamento dell’economia. La maggioranza si aspetta anni caratterizzati da consistente volatilità, sorprese multiple e traiettorie fratturate che separeranno i vincitori dai perdenti. Il quadro, inoltre, appare aggravato anche alla luce del conflitto Russia/Ucraina. La valutazione dell’efficacia dei governi nella gestione della crisi è un interessante punto di riferimento. In generale l’efficacia delle risposte è stata caratterizzata da una visione olistica del benessere sociale, approcci multilaterali per trasmettere il controllo e la protezione del sistema sanitario, un coordinamento robusto tra politiche e processi, logistica affidabile e sviluppo di nuovi interventi e disponibilità di dati granulari e tempestivi. Nell’ambito del rischio delle supply chain, diventa essenziale disporre di strumenti che producono dati che permettono di comprendere la catena del valore dell’azienda e le esposizioni critiche, che consentono di sviluppare rapidamente piani di azione alternativi anche a fronte di eventi inattesi, applicando anche un approccio “reverse scenario”.

È questo il tema del nuovo seminario ANRA del 7 luglio a Roma, che prevede due tavole rotonde.

Moderata dalla vicepresidente Paola Radaelli, la prima tavola rotonda, “Impatti e criticità generate dalla pandemia”, vede la partecipazione di Riccardo Bozzo, Global head of contract and risk management Comau; Giacinto Carullo, Chief procurement & supply chain officer Leonardo; Alfonso Natale, partner MCKinsey; Angela Rinaldi, Programme and policy officer European Commission.

Negli ultimi anni, gli eventi che hanno contribuito all’interruzione delle catene della fornitura sono numerosi. Le aziende non hanno sperimentato solo la pandemia, ma anche l’interruzione delle catene logistiche, incluso il blocco del canale di Suez, la crisi energetica cinese, la carenza di chips, l’impennata dei costi energetici e infine la recente guerra Ucraina - Russia, che hanno impegnato le imprese in una continua lotta per la resilienza.

La tavola rotonda sarà un’occasione per capire quali strategie e quali azioni intraprendere per affrontare gli impatti e le criticità generate da questi eventi; come hanno reagito le aziende e come gestiscono l’esposizione al rischio; quali fattori essenziali sono risultati essere una conoscenza tempestiva della propria catena di fornitura e velocità nell’assunzione delle decisioni.

Costruire la resilienza della catena di fornitura: rischi ed opportunità in un contesto sempre più erratico” è il tema della seconda tavola rotonda, moderata da Federica Maria Rita Livelli, membro del board ANRA. Gli scenari erratici che stiamo vivendo, caratterizzati da crisi sanitarie, geopolitiche e conflitti in atto, comportano interruzioni e colli di bottiglia lungo tutta la catena di fornitura. Pertanto, le organizzazioni dovranno sempre più dimostrare di essere in grado di affrontare rischi, sfide e opportunità, ottimizzando le prestazioni delle catene di fornitura e garantendone la resilienza. Ne discutono Antonino Callaci, Global head of risk management Falck Renewables; Costantino Chessa, Head of procurement Eni; Massimiliano Giacché, ERM director KEISDATA; Nicola Mancino, legale rappresentante AGCS SE Italy; Paolo Trucco, docente di operation risk management POLIMI.

La partecipazione è gratuita per gli associati ANRA ed è inoltre possibile partecipare di persona oppure online, previa registrazione: il link per la diretta sarà inviato qualche giorno prima dell’evento.

Tags: assicurazioni compagnie assicurative Luglio Agosto 2022

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