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UNIFIL. FORZE ARMATE ITALIANE IN LIBANO, UN BILANCIO DELLA LORO PRESENZA

di VALTER CASSAR

Stato Maggiore della Difesa, Ufficio P.I.

In collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa

Il cambio al vertice della missione Unifil - United Nations Interim Force in Lebanon - tra il generale di corpo d’armata italiano Claudio Graziano e lo spagnolo major general Alberto Asarta Cuevas offre l’occasione per ricordare lo scopo della missione che vede l’Onu impegnata ormai da anni nell’agitato rapporto israelo-libanese. United Nations Interim Force In Lebanon (Unifil) è stata creata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, in seguito all’invasione israeliana in territorio libanese, con la risoluzione n. 425 del 19 marzo 1978 impose il ritiro israeliano dal Libano allo scopo di ripristinare la pace e la sicurezza internazionale, assistendo il Governo libanese a ristabilire la propria effettiva autorità nella zona.

A causa degli sviluppi successivi quel mandato è stato adattato due volte, nel 1982 e nel 2000. Nonostante numerose piccole violazioni della linea di recesso, la cosiddetta Linea Blu, degli spazi marittimi e aerei e del ‘cessate il fuoco’, fino al luglio 2006 la situazione nella zona è rimasta relativamente calma. Le operazioni Unifil consistevano nel controllo della Linea Blu e della zona adiacente, nella quale la Forza interinale compiva pattugliamenti e osservazione da posizioni fisse, e forniva assistenza umanitaria alla popolazione locale svolgendo anche attività di ricerca e di eliminazione di mine e di ordigni inesplosi nel Libano meridionale.

Tuttavia i dissapori tra le parti non cessarono mai, anzi esplosero in nuove ostilità sul confine cominciate il 12 luglio 2006, quando elementi hezbollah lanciarono numerosi razzi dal territorio libanese, oltre la Linea Blu, verso posizioni delle Israeli Defence Force e nella zona della città israeliana di Zar’it, provocando l’uccisione di otto soldati israeliani mentre altri sei furono feriti e due catturati da tali milizie. Al rifiuto alla richiesta di rilascio, Israele avviò un’offensiva in Libano diretta ad annientare le milizie hezbollah e altri elementi armati e la risposta furono altri attacchi contro infrastrutture civili israeliane nel nord di Israele.

Gli scontri durarono 34 giorni durante i quali si svolse un’intensa attività diplomatica internazionale tesa al conseguimento di una tregua. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adottò quindi la risoluzione n. 1701 dell’11 agosto 2006 con la quale si sanciva la cessazione delle ostilità a partire dal 14 agosto. Con la stessa risoluzione il Consiglio modificò significativamente l’Unifil aumentando le forze da circa duemila soldati poco prima della guerra fino a un massimo di 15 mila uomini da schierare in Libano in fasi successive espandendo l’area di operazioni a tutto il territorio libanese a sud del fiume Litani.

Per la prima volta, il Consiglio decise inoltre di includere una forza marittima, la Maritime Task Force, come elemento operativo delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. Dall’Italia il 29 agosto 2006 partì il Gruppo Anfibio interforze e il 18 settembre 2006 fu completato il trasferimento della Joint Landing Force Lebanon e del suo Comando nella base di Tibnin, futura sede del Comando del settore Ovest. Il 1° novembre 2006 il comandante della JLF-L assunse la responsabilità del settore Ovest dell’Unifil e, contestualmente, il comando della brigata Ovest della forza Onu, composta da due battaglioni italiani, uno francese e uno ghanese. Il 2 febbraio 2007 il generale di divisione italiano Claudio Graziano dette il cambio al generale di divisione francese Alain Pellegrini, assumendo il comando Unifil a Naqoura e mantenendolo fino al 28 gennaio scorso.

Nel discorso di commiato, il generale Graziano si è soffermato sui tre anni di comando della missione Unifil. “La cessazione delle ostilità e il rispetto della Blu Line sono stati osservati dalle parti nella maggior parte dei casi - ha riferito il comandante - le parti continuano a collaborare con Unifil e la loro costante osservanza della risoluzione 1701 dell’Onu è fondamentale per mantenere tale rapporto”. Ha elogiato le Forze Armate libanesi per tale cooperazione: “Unifil e le Forze Armate libanesi hanno realizzato un’effettiva partnership, che costituisce la pietra miliare per la corretta attuazione di tale risoluzione”, sottolineando inoltre i compiti che attendono le forze presenti in Libano: “È responsabilità delle parti approfittare dell’opportunità fornita dalla presenza di Unifil per raggiungere definitivamente il ‘cessate il fuoco’ nel lungo periodo”.

La cerimonia del passaggio di consegna ha avuto luogo a Naqoura, alla presenza dei ministri della Difesa libanese Elias Murr e spagnolo Carme Chacon; del sottosegretario alla Difesa italiano Giuseppe Cossiga; del comandante delle Forze Armate libanesi generale Jean Kahwagi; dei capi di Stato Maggiore della Difesa italiano generale Vincenzo Camporini e spagnolo generale Rodriguez Fernandez; oltre a rappresentanti politici e funzionari del Governo locale, ambasciatori ed alti funzionari dell’Onu.

Il comandante entrante major general Asarta nel proprio discorso di insediamento come capo della missione Unifil ha ricordato di aver già svolto un incarico nell’United Nations Interim Force in Lebanon quale comandante del settore Est, dal dicembre 2008 all’aprile 2009: “Siamo qui per aiutare le parti ad evitare le ostilità e procedere verso un ‘cessate il fuoco’ permanente, e siamo determinati a farlo”, ha dichiarato assicurando che farà quanto possibile per garantire il successo del mandato Onu nel sud del Libano.

Attualmente sono circa 12 mila i militari impegnati provenienti da 29 Paesi, di cui 780 in servizio presso la Maritime Task Force. La componente civile di staff conta oltre 300 agenti internazionali e circa 700 nazionali. Dopo aver passato in rassegna la Guardia d’Onore Unifil e aver deposto una corona in memoria di coloro che, appartenenti alle forze di pace, hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, il generale Graziano ha firmato il Transfert of Authority e ha consegnato la bandiera delle Nazioni Unite al generale Alberto Asarta Cuevas.

Tags: Ministero della Difesa forze armate Claudio Graziano strategie per la pace Difesa capo di stato maggiore Marzo 2010 SMD - Stato Maggiore della Difesa Vincenzo Camporini

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