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cambiamento, competitività, coinvolgimento: le 3C del cobat

Un esempio di educazione ambientale rivolta alle scuole

Nel Dna di questo Cobat, vincente e sempre in prima linea con risultati di eccellenza, un ruolo determinante l’ha svolto anche la comunicazione. Proprio su questo tema intervenne lo scorso anno il presidente Giancarlo Morandi, rivolgendosi agli studenti durante un corso di giornalismo green: «Se parlassimo solo di quanto siamo bravi nel nostro lavoro, non avremmo una particolare presa al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Per parlare al grande pubblico, per renderlo partecipe delle problematiche ambientali, abbiamo sempre cercato di lavorare su più piani, compresi quelli umani ed emozionali. Le storie che raccontiamo–proseguiva Morandi–non sono spot costruiti in uno studio di registrazione, sono storie vissute, spesso faticose e onerose sia sotto il profilo gestionale che di produzione. Questi eventi catturano l’attenzione perché anomali nel campo della comunicazione patinata delle aziende. C’è anima nel nostro fare e raccontare, la gente guarda incuriosita, ammirata, e si dispone all’ascolto».
Naturalmente la comunicazione dev’essere integrata. Target, mezzi e obiettivi diversi devono affinare la capacità di impiego di linguaggi diversi. Il portale Cobat.it, oltre a presentare istituzionalmente la realtà consortile è, attraverso le sezioni con accesso dedicato, uno degli strumenti operativi utilizzati per dialogare e lavorare quotidianamente con i propri associati.
La rivista «Ottantadue» sostituì sette anni fa il classico «house-organ». Arricchita con immagini in grande formato, essa alterna articoli dedicati alle attività consortili e alle aziende associate ad approfondimenti storici, culturali e ambientali. È diffusa in 15 mila copie a operatori del settore, enti e istituzioni, opinion leader e visitatori degli spazi Cobat in occasione di eventi e manifestazioni. Bimestrale, è sfogliabile anche sul web.
La Cobat TV offre online (www.cobat.tv) servizi giornalistici, filmati e approfondimenti sul mondo Cobat, sull’ambiente e sulla green economy. Nell’archivio della web tv è inoltre possibile rintracciare video sull’operato storico del consorzio e a breve saranno disponibili tutti i filmati del concorso «Uso & Riuso». Nel corso del 2013 la web tv di Cobat amplierà la propria offerta con un vero e proprio palinsesto che darà ampio spazio a interviste, dibattiti, confronti e aggiornamenti normativi.
Altro tema caro al Cobat è l’educazione rivolta alle nuove generazioni. «Gli studenti delle scuole primarie e secondarie rappresentano il nostro futuro–ha sottolineato ancora una volta Morandi–. A loro dobbiamo parlare, perché coltivino da subito quella consapevolezza che la nostra società sta conquistando solo ora e con grande fatica. Per parlare il linguaggio dei ragazzi abbiamo chiesto aiuto a due mostri sacri della comunicazione: Piero Angela e Bruno Bozzetto. Ne è nato un gustosissimo video con cartoon sulla storia dei rifiuti. Tessa Gelisio poi, con la sua freschezza e abilità giornalistica, ha registrato per la nostra web tv una serie di consigli pratici rivolti agli studenti che volevano partecipare al concorso».
Ultimo, ma non per questo meno importante, il terzo argomento proposto dal titolo di questo articolo: la formazione. Con la nascita dei Punti Cobat il consorzio, in collaborazione con la società Consulman, ha messo a punto workshop di studio per gli imprenditori, i responsabili e i referenti della raccolta Punti Cobat.
Cambiamento, competitività, coinvolgimento: queste le 3C che faranno la differenza. Il lavoro di approfondimento riguarda la conoscenza del contesto di riferimento, l’adeguamento comportamentale del «brand» Cobat e l’acquisizione di competenze per gestire progetti di cambiamento sinergici alla crescita di competitività. Come dire: «Prepararsi al futuro è fare futuro».   

Tags: Marzo 2013 Cobat

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