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BONUS PROFESSIONISTI DI 600 EURO: CHI NE HA DIRITTO E CHI NO

Il Governo, in accoglimento delle proposte congiuntamente presentate dal CUP-Comitato Unitario delle Professioni e RPT-Rete Professioni Tecniche, ha adottato un decreto interministeriale che regola l’erogazione per il mese di marzo del bonus di 600 euro per i liberi professionisti ordinistici. L’ufficio studi del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati ha pubblicato oggi la circolare prot. n. 1426, del 29 marzo 2020, di commento al bonus di 600 euro, previsto dal decreto governativo di sabato 28 marzo.

La disamina è, in particolare, riferita alla categoria degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati ma è estensibile a tutte le categorie professionali, con la sola differenza delle diverse disposizioni previdenziali circa la regolarità iscrittiva, così come sono identiche per tutti gli ordini professionali le questioni che richiedono chiarimenti da parte del Ministero del lavoro, due in particolare:

- il caso di un professionista che si sia iscritto alla rispettiva cassa nel periodo 1 gennaio - 31 marzo 2019 e perciò non disponga di alcun reddito “professionale” di riferimento per il 2018. Il decreto non chiarisce se egli possa richiedere il “bonus”. A parere dell’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati dovrebbe essere consentito al professionista ricadente nella descritta condizione di richiedere il “bonus”, in quanto comunque in grado di documentare il proprio reddito complessivo 2018 nonché la differenza di reddito professionale fra il primo trimestre 2019 ed il primo trimestre 2020;

- il caso di un professionista che si sia iscritto alla cassa di previdenza nel periodo 1 aprile 2019 - 31 marzo 2020; egli può sempre dimostrare il proprio reddito complessivo dell’anno 2018 ma diversamente dal caso precedente non può dimostrare la differenza del reddito professionale del primo trimestre 2019 con il primo trimestre 2020. A parere dell’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati anche questo professionista dovrebbe poter accedere al bonus perché l’impossibilità di confrontare il reddito dei primi trimestri 2019 e 2020 non dipende dalla sua volontà e perché potrebbe comunque aver subito la limitazione alla sua attività in conseguenza dell’emergenza da COVID-19.

La circolare dell’ufficio studi dell’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati si sofferma poi sulla possibilità di regolarizzare la propria posizione contributiva entro il 31 marzo prossimo, semplicemente presentando una domanda di rateizzazione del debito alla propria cassa professionale di riferimento, e prende ad esame la differente determinazione del “reddito lordo” che il professionista deve avere conseguito nel 2018 (due le fasce di reddito previste: una fino a 35.000 euro e l’altra da 35.000 a 50.000 euro) e del “reddito professionale” utilizzato come calcolo per l’accesso ai benefici, in caso debba essere resa la dimostrazione del danno.

Qui l’approfondimento.

Tags: professionisti professioni previdenza agrotecnici Marzo 2020

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