Marco Vidal: «The merchant of Venice», non solo profumi, ma prodotti di lusso culturale
The Merchant of Venice è un marchio strettamente legato a Venezia e alla sua storia: rimarca il ruolo di capostipite che la città ebbe nella tradizione profumiera mondiale. Creato da Mavive, azienda veneziana della famiglia Vidal, comprende diverse linee di prodotto ispirate alla tradizione della Repubblica Veneta, al suo altissimo artigianato e al suo secolare commercio con il lontano mondo Orientale.
The Merchant of Venice si esprime con una linea di alta profumeria ispirata alle preziose essenze e spezie che i veneziani importavano attraverso le mude, le rotte navali che collegavano un territorio vastissimo - dall’Oriente all’Africa e a tutta l’Europa fino ai mari del Nord - e una vasta gamma di esclusivi Eau de Parfum e Eau de Toilette, accompagnati da prodotti per la persona, per l’ambiente e accessori.
Ma in che modo raccontare l’essenza di un profumo? Lo abbiamo chiesto a Marco Vidal, fondatore e amministratore delegato di The Merchant of Venice che in questa intervista ripercorre la storia di un brand nato nel 2013 ma che affonda le radici nell’antica passione della famiglia Vidal che opera nel settore dal 1900, anno di fondazione dell’azienda profumiera Vidal da cui è nata Mavive nel 1986.
Domanda. Sulla base di quali principi e obiettivi è nato The Merchant of Venice, «progetto storico/olfattivo» che ha visto protagonista la famiglia Vidal?
Risposta. Il principio fondamentale è riassunto in una definizione che è stata data dall’Università Ca’ Foscari di Venezia a The Merchant of Venice, cioè quella di prodotto di «lusso culturale». The Merchant of Venice è una linea di alta profumeria strettamente legata a Venezia e alla sua storia: evidenzia il ruolo di capostipite che la città ebbe nella tradizione profumiera mondiale e si articola in diverse linee di prodotto ispirate alla Serenissima, al suo raffinatissimo artigianato e al suo secolare commercio con l’Oriente. Lungo il tardo Medioevo e il primo Rinascimento Venezia diventa il centro più importante del mondo allora conosciuto nello sviluppo dell’arte legata alla produzione dei profumi, grazie alla disponibilità di materie prime, spezie, pietre, olii essenziali, che i mercanti veneziani importavano dai loro viaggi per mare nei porti del Mediterraneo. Alessandria d’Egitto, Tunisi, Beirut e molti altri porti infatti, erano a loro volta centri di smistamento di legni preziosi, spezie, olii di provenienza orientale ed esotica. I viaggi dei mercanti di Venezia, organizzati in carovane navali, dette mude, erano protetti dalla Serenissima e avevano destinazioni prestabilite. L’aspetto culturale e identificativo è unico; in questo caso non ci sono altri prodotti che hanno questa origine nel mercato internazionale della profumeria poiché è il primo marchio che è nato da un progetto puramente culturale. Il concept del brand trova il suo naturale completamento nel primo Museo del Profumo, fortemente voluto da Mavive e implementato dall’azienda attraverso l’accordo con la Fondazione Musei Civici. Il museo ha sede a Palazzo Mocenigo, a San Stae, ed offre un doppio percorso espositivo: il primo è dedicato al racconto del legame tra Venezia e l’arte profumatoria sviluppata in città a partire dall’anno mille; il secondo riguarda i ricettari e la presentazione delle essenze utilizzate per i cosmetici, che si possono annusare e toccare dal vivo in un percorso olfattivo esperienziale; il Museo del Profumo in Italia rappresenta uno stimolante percorso attraverso contenuti didattici multimediali, esperienze sensoriali e preziosi e rari oggetti che esplorano il plurisecolare legame tra la Serenissima e la storia del profumo. Tra le tante rarità, un prezioso volume, di cui la famiglia Vidal ha curato la ristampa, «I notandissimi secreti de l’arte profumatoria» di Giambattista Rosetti, primo trattato di cosmetica nella storia dell’Occidente edito nel 1555. Un altro collegamento culturale tra The Merchant of Venice e il Museo è il logo che è presente nel packaging di tutte le nostre linee.
D. The Merchant of Venice celebra la storia dell’arte profumatoria veneziana: quali sono i tratti distintivi e le peculiari che caratterizzano tale linea di prodotti?
R. Innanzitutto è una linea contemporanea sia nel design che nella componente olfattiva. Sul lato storico, questa collezione di essenze racconta di lunghi viaggi dalle affascinanti terre d’Oriente fino a Venezia, porto d’arrivo sulle antiche rotte marinare del Mediterraneo. Spezie, aromi ed essenze rari, scelti accuratamente dal «mercante» tra quanto più ambito e prezioso si potesse ricercare. Organizzate in mude, trasportavano dall’Oriente legni preziosi, spezie e oli che abili artigiani veneziani trasformavano in profumi e cosmetici ambìti in tutte le corti europee. Le mude rappresentano la fonte di ispirazione dell’intera linea The Merchant of Venice e in particolare le piramidi olfattive della «Murano Collection», sei Eau de Parfum composte da ingredienti che si ricollegano direttamente alle singole mude, in modo che in ciascuna fragranza si possano ritrovare elementi specifici di una determinata zona del Mediterraneo essendo ogni profumo ispirato a una diversa rotta commerciale. Attraverso queste rotte che noi abbiamo studiato con l’ausilio di ricercatori storici e scienziati cosmetologici, sono state ricavate le materie prime che durante l’epoca rinascimentale venivano importate attraverso i porti orientali e arrivavano a Venezia e che servivano per creare profumi e cosmetici. Un viaggio olfattivo che dal ‘500 è stato portato è modernizzato nel contemporaneo.
D. In un profumo è racchiuso un mix di storia, cultura, arte e design: può illustrare le fasi di sviluppo del prodotto legando insieme questi quattro punti?
R. Per il complesso sviluppo del prodotto sono stati impiegati ben 18 mesi: lo scopo è quello di creare un’eccellenza made in Italy che sia legata alla tradizione più alta delle nostre manifatture. Tra le tecnologie applicate, cito l’arte vetraria lavorata con un metodo particolare detto «sublimazione a caldo»: la decorazione di ispirazione muranese e la forma della bottiglia avvicina ciascun flacone a un prodotto artistico e unico. Dietro lo sviluppo del prodotto, c’è lo studio storico che io ho coordinato e che si è avvalso di diversi ricercatori e studiosi dell’Università di Ca’ Foscari, come Anna Messinis, la quale da quattro anni sta portando avanti uno studio sulla storia della profumeria veneziana e ad aprile presenteremo un libro monografico su questo capitolo storico dal titolo «Storia del profumo a Venezia». Proprio grazie a questo connubio storico-culturale abbiamo lanciato la collezione maschile «Nobil Homo» e la «Murano Art Collection». La «Nobil Homo», disegnata da uno dei più grandi designer della profumeria, Antonio Ricci, ripropone in chiave moderna il fascino dell’antica nobiltà veneziana. Una linea di autentici capolavori olfattivi con note legnose e speziate che esaltano le preziose materie prime. Le decorazioni dei preziosi vetri rievocano stili e colori utilizzati della maestria veneziana nella realizzazione delle stoffe. Ogni flacone è completato da una raffinata finitura in argento della capsula che sigilla una proposta di altissima qualità profumiera veneziana. Invece la «Murano Art Collection», disegnata dal designer Massimiliano Minorini, rappresenta l’unione tra l’arte profumeria e l’arte vetraia dei maestri di Murano, combinando la più alta ambizione olfattiva con la stilistica eleganza dei vasi realizzati a mano in pezzi unici utilizzando le tecniche e i materiali più sofisticati della millenaria produzione del vetro muranese. Le fragranze sono state realizzate utilizzando le materie prime più pregiate, infuse con un’alta concentrazione di olio essenziale per una lunghissima persistenza sulla pelle. La combinazione di questi due ricercati prodotti permetterà di avere non solo una fragranza unica ma un complemento d’arredo elegante e ricercato.
D. Lo scorso dicembre The Merchant of Venice ha aperto la quinta boutique in Italia: quali sono le presenti e future strategie per lo sviluppo del marchio?
R. Abbiamo aperto il 15 dicembre scorso una nuova boutique nel cuore di Milano nel noto quartiere Brera, zona conosciuta come il «quadrilatero della profumeria di nicchia». Questa boutique monomarca rappresenta il quinto punto vendita aperto dopo l’iconico flagship store di Campo San Fantin a Venezia, l’antica Spezieria all’Ercole d’Oro a Venezia, il prezioso concept store di Murano e la raffinata boutique nel cuore di Verona. Attraverso i negozi monomarca riusciamo ad accogliere i nostri clienti in un’atmosfera altamente evocativa di tutto il progetto culturale e storico da cui è nato il marchio e offriamo una shopping experience unica. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, sono circa 3 anni che lanciamo il prodotto nella distribuzione internazionale; siamo presenti in 30 Paesi nel mondo concentrati in particolare in Europa, Russia e Medio Oriente e l’anno scorso è stato inaugurato lo shop online. La strategia futura prevede l’ulteriore sviluppo del canale retail e quest’anno apriremo tre boutique monomarca in Medio Oriente, due a Dubai e una ad Abu Dhabi, mentre prossimamente svilupperemo ancora maggiormente il progetto di franchising nelle aree commerciali delle Americhe e dell’estremo Oriente.
D. Non solo essenze, ma anche prodotti per l’ambiente: quali saranno le novità e i prodotti che presenterete al Salone del Mobile di Milano?
R. In questa particolare occasione presenteremo la nuova collezione di profumazione per l’ambiente realizzata in vetro di Murano sviluppata in collaborazione con la rinomata fornace NasonMoretti. Questa collezione di fragranze si compone di lanterne «String» in 12 colorazioni profumate le cui fragranze riprendono le essenze della collezione classica di The Merchant of Venice. La loro caratteristica principale è l’effetto ottico definito dalla luce che si infrange sulla particolare texture rigata, un design contemporaneo per un prodotto inedito nel canale della profumeria. The Merchant of Venice è il primo brand nel campo della profumeria a lanciare una lanterna profumata che ha il pregio di essere ricaricabile e di donare un effetto di luce e colore inimitabile; una collezione esclusiva, espressione di qualità e raffinatezza. Per The Merchant of Venice lo sviluppo del segmento profumazione dell’ambiente è strategico per lo sviluppo dell’assortimento nei negozi, l’apertura di nuovi canali di distribuzione e di nuovi mercati nel mondo. Questo segmento sarà curato in modo dedicato con l’apertura di corner nei reparti casa dei migliori department stores del mondo e la collaborazione con importanti catene di hotels di lusso. Inoltre al fine di garantire la presenza capillare in tutti i canali distributivi più selettivi, The Merchant of Venice lancerà entro la fine del primo semestre una collezione di raffinati diffusori; i prodotti della linea saranno realizzati in vetro e decorati con tecniche moderne e richiameranno l’usuale eleganza e raffinatezza delle collezioni The Merchant of Venice. Questa nuova gamma verrà presentata al Salone del Mobile nello stand del produttore di mobili di lusso Gastone Modenese e con un allestimento nell’hotel Chateau Monfort di Milano che presenterà la collezione.
D. La famiglia Vidal è da sempre attiva nel sostegno di attività culturali a supporto della storia e dei monumenti di Venezia: quali sono i progetti passati e quelli in itinere?
R. La storia e la cultura sono alla base del progetto The Merchant of Venice e costituiscono un connubio affascinante con un prodotto di eccellenza. Questa e altre storie sono raccontate con percorsi olfattivi, antichi laboratori e stazioni multimediali nel Museo del Profumo e nel progetto culturale che lega l’immagine del brand con un’istituzione di fama internazionale: il Gran Teatro La Fenice; collaboriamo con enti cittadini come l’Università di Ca’ Foscari con cui abbiamo diversi progetti che riguardano gli studenti come stage, borse di studio e di ricerca. Al di fuori di Venezia abbiamo quest’anno una collaborazione con la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, a Gardone, presieduta da Giordano Bruno Guerri, con un progetto riguardante la casa di D’Annunzio dove il 1° giugno inaugureremo la mostra «D’Annunzio e i profumi». Altro progetto vede la Sovrintendenza del Friuli Venezia Giulia che ci porterà a collaborare all’interno del Castello di Miramare in un percorso «olfattivo». Infine inaugureremo al Palazzo Mocenigo una nuova mostra temporanea dedicata alla collezione «Storp», che conta 3.500 flaconi di profumo che coprono un arco temporale che va dal 4 mila a.C. ai giorni nostri. Con tutte queste iniziative vogliamo fare qualcosa di concreto per la nostra città, far conoscere l’antichissima tradizione cosmetica di Venezia, ben precedente a quella francese.
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