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Auto elettrica, Enel e Symbola insieme per vincere la sfida della «e-mobility»

Francesco Starace (Enel) ed Ermete Realacci (Symbola) danno voce a un’Italia innovativa che cerca strategie lungimiranti

Una mobilità più sostenibile, efficiente ed amica dell’ambiente. Non si tratta di un progetto futuristico ma di una realtà sempre più diffusa, anche in Italia, grazie alla maturità delle tecnologie di stoccaggio dell’elettricità, all’evoluzione dei motori e alla diffusione sempre più ampia delle fonti di energia rinnovabili e delle reti di distribuzione intelligenti.
Per dare voce a questa Italia innovativa e al lavoro di piccole e grandi realtà di una filiera industriale visionaria e competitiva, è nato lo studio «100 Italian e-mobility stories» promosso da Enel e Fondazione Symbola e presentato a febbraio a Roma dall’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace, e dal presidente di Symbola, Ermete Realacci.
Un rapporto dedicato alla filiera italiana della mobilità elettrica, che raccoglie esperienze eccellenti dalla realizzazione e costruzione dei veicoli alle batterie, dalla componentistica al design, dalle ricariche alle app dedicate ai servizi tradizionali La diffusione di auto elettriche cresce rapidamente, segnando un incremento del 33 per cento in Europa nel primo trimestre del 2016 rispetto all’anno precedente. Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a Norvegia e Olanda rappresentano il 70 per cento delle vendite mondiali.
Le e-car sono state protagoniste al salone dell’auto di Parigi ed è significativo l’avvio delle prime partnership tra costruttori di auto e energy utility, che vede l’Italia protagonista di un nuovo modello di business e con servizi inediti per i clienti finali. L’Italia con 6 mila vetture conta solo lo 0,01 per cento dei veicoli elettrici, a fronte del 25 per cento della Norvegia o del 10 per cento dell’Olanda. Il nostro Paese non è ancora ai livelli del nord Europa per infrastruttura di ricarica, ma è un gap superabile con strategie lungimiranti e politiche adeguate.
Enel, sottolinea il numero uno dell’azienda elettrica, fa sul serio sul fronte della mobilità elettrica. «L’Italia è il Paese dei talenti, soprattutto nell’ambito del design e della manifattura e il settore della mobilità elettrica non fa eccezione. Con questa raccolta di storie vogliamo celebrare l’eccellenza del Made in Italy ma anche dare un impulso alla diffusione dei veicoli elettrici–ha spiegato Francesco Starace–. Enel, insieme ad alcune delle principali case automobilistiche, è in prima linea nello sviluppo di offerte e servizi integrati per i clienti e di una infrastruttura di ricarica capillare, come quella che stiamo realizzando lungo l’asse autostradale italiano. Inoltre siamo i primi al mondo ad aver sviluppato una tecnologia, il Vehicle to Grid, che utilizza i veicoli elettrici anche per garantire maggiore efficienza e stabilità alla rete di distribuzione consentendo, allo stesso tempo, di generare ricavi per i proprietari».
Oltre che alla maturità delle tecnologie coinvolte, lo sviluppo della nuova mobilità si deve ai nuovi stili di vita più sobri e sostenibili, alla maggiore sensibilità ambientale di consumatori e istituzioni e alla voglia crescente di «sharing-mobility». L’Italia - evidenzia il rapporto Symbola - è protagonista della nuova mobilità con l’avvio delle prime ricerche tecnico-economiche sviluppate congiuntamente dall’industria e da importanti università italiane, volte a individuare le barriere e promuovere le necessarie soluzioni per il decollo della mobilità elettrica nel Paese, per essere in prima fila nella sfida del futuro.
«Nonostante problemi noti e antichi come il debito pubblico, la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, una burocrazia spesso soffocante–ha chiosato il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci–l’Italia è anche un Paese in cui i problemi convivono con le eccellenze. Puntare sulla sostenibilità e sull’efficienza, nella mobilità, come negli altri settori, è la strada del futuro e va nella direzione dell’Accordo di Parigi. È da questi talenti, da queste energie che dobbiamo partire: incoraggiandoli, valorizzandoli e portandoli a sistema».   

Tags: Aprile 2017

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