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Canale di Suez: la zona economica è destinata a divenire un «centro attraente principale» per gli investitori

Abd al-Fattah al-Sisi, sesto  e attuale presidente della Repubblica egiziana

La Zona del Canale di Suez è una Zona economica creata sotto la legge n. 83 nel 2002 ed emendata nel 2015. Il progetto è governato dall’Autorità generale della Zona economica del Canale di Suez, organismo indipendente con pieni poteri esecutivi nelle aree riguardanti la regolazione e la sovrintendenza su tutte le aree di operazione, budget, fondi e sviluppo di partnership.
La Zona economica del Canale di Suez costituirà un nuovo ambiente di affari favorevole agli investitori, una sorta di «negozio a fermata unica» per dar luogo a procedure unificate e ottimizzate attraverso processi disegnati per minimizzare i ritardi e i costi. La dichiarazione di investimento potrà essere effettuata con un facile sistema di registrazione, saranno semplificati i passaggi per l’approvazione degli investimenti, saranno date garanzie per le licenze di import ed export e saranno accelerate le procedure ispettive doganali sul posto. Similarmente, permessi e autorizzazioni secondarie correlate a terra, nei settori di costruzioni, lavoro, salute e sicurezza, saranno diretti dall’Autorità, la cui efficienza sarà potenziata mediante partnership con i soggetti chiave interessati, inclusi ministri del Governo, rappresentanti del settore privato, comunità locali e partner di sviluppo internazionali.
La Zona economica del Canale di Suez fornisce diversi benefici. Ha una localizzazione geografica strategica e fornisce accesso a 1,6 milioni di consumatori, integrato da porti di classe mondiale, servizi logistici di alta qualità e accordi commerciali preferenziali. Consente agli investitori di accedere efficientemente e competitivamente a mercati regionali e globali in Europa, nel Golfo, in Africa del sud e orientale, e in Asia.
Inoltre, fornisce accesso al mercato nazionale egiziano, un mercato grande e in crescita con oltre 90 milioni di persone di cui il 65 per cento in età lavorativa. A questo proposito, l’Egitto ha una forza lavoro estesa e a prezzi competitivi per soddisfare le esigenze degli investitori.
Un ampio spettro di opportunità di investimento è disponibile nella Zona del Canale di Suez in diverse aree. La prima sono i porti e la logistica, con opportunità di investimento nello sviluppo del porto di Ain Sokhna, dello scalo orientale di Port Said e dei terminali e servizi associati, inclusi quelli per i container e per i carichi sfusi e generali, la logistica, l’immagazzinamento, i centri di distribuzione, così come i retroporti.
La seconda opportunità di investimento si trova nei servizi marittimi. Con oltre 17 mila navi che attraversano il Canale ogni anno, la Zona del Canale di Suez è ideale per lo sviluppo delle attività marittime correlate inclusi costruzione, riparazione, rifornimento, rottamazione e riciclo di navi.
La terza area di investimento è l’industria. Le aree industriali di Ain Sokhna, Port Said est, Ismailia est e Qantara forniscono estese aree territoriali per industrie leggere, medie e pesanti. Potenziali opportunità sono disponibili nei settori farmaceutico, agroalimentare, automobilistico, elettronica di consumo, tessile e petrolchimico.
Il progetto inoltre fornisce opportunità di investimento nelle rinnovabili avendo l’Egitto un forte potenziale per lo sviluppo di parchi solari, eolici e industrie di energia pulita. Infine, offre opportunità di investimento nell’ICT. Con un’industria ICT in rapida espansione e ben riconosciuta in Egitto, la Zona del Canale di Suez offre agli investitori servizi di alta qualità per dedicarsi a ricerca e sviluppo, sviluppo software e altre attività.

I target della zona economica del canale di Suez
1 - Ain Sokhna
Nell’area di Ain Sokhna, gli obiettivi di sviluppo includono la creazione di uno dei più grandi complessi industriali e portuali globalmente attraverso l’espansione del porto e dei suoi servizi logistici in aggiunta all’avvio di attività connesse alla marittima come rifornimento, costruzione di navi e riparazione, per supportare oltre 70.000 posti di lavoro. Inoltre i piani mirano allo sviluppo di un’area industriale che supporti attività manifatturiere leggere, medie e pesanti come pure attività commerciali e di affari con una capacità di ricevere più di 85 mila posti di lavoro. La destinazione d’uso generale per l’area di Ain Sokhna include raffinazione di petrolio, chimica e petrolchimica, manifattura di componentistica energetica, assemblaggio di automobili, materiali da costruzione ed edificazione, industria agricola e agroalimentare, tessile e abbigliamento confezionato, elettrodomestici ed elettronica, farmaceutica, industrie pesanti, industrie intermedie, industrie leggere, telecomunicazioni in aggiunta a centri di logistica.

2 - Port Said est
Port Said est è un’area integrata con zone industriali e di logistica per servire l’area del Mediterraneo, l’Africa orientale, il Medio Oriente e l’Europa dell’est. La strategia regionale include lo sviluppo di Port Said est in un principale hub di trasbordo con un complesso di logistica multi-modello dedicato che genererà oltre 105 mila posti di lavoro; lo sviluppo di 4 mila ettari destinati a manifattura medio-leggera, attività di business e commerciali per supportare oltre 80 mila posti di lavoro; la costruzione di nuove aree urbane a Port Said est e Bardawil per 250 mila residenti. Gli obiettivi di investimento per gli anni venturi al porto dovrebbero comprendere usi del suolo industriali, industrie automobilistiche, materiali da costruzione, agroalimentare e trasformazione dei prodotti alimentari, tessile e abbigliamento confezionato, elettrodomestici ed elettronica, farmaceutica, tecnologia di informazione e industrie in generale.

3 - Qantara ovest
West Qantara è una nuova vibrante comunità residenziale in un contesto agreste unico vicino al Canale di Suez. Comprenderà il centro amministrativo della Zona del Canale di Suez, con agglomerati specializzati per attività di R&D nell’ICT e nelle energie rinnovabili. La destinazione d’uso per l’area di Qantara include industria leggera e i correlati servizi di supporto, aree residenziali e commerciali, servizi alla comunità e spazi aperti al pubblico così come attività agricole.

4 - Technology valley
Il progetto Technology Valley mira a creare una nuova società urbana che dipenda dall’attività economica risultante dall’interazione di investimenti, istruzione e ricerca scientifica basata sull’industria high-tech. Occupa una posizione strategica sulla banchina est del Canale di Suez, per un’area totale di 70 km quadrati. Includerà un’area residenziale così come centri commerciali e di comunità, oltre che industrie ad alta tecnologia, industrie integrate e un centro di logistica.

Opportunità disponibili di investimento
Sotto la Zona economica del Canale di Suez ci sono al momento sei porti che presentano opportunità per alti benefici economici dovuti alla loro posizione. Attualmente, ci sono piani per incrementare la capacità del porto utile a gestire grandi imbarcazioni e offrire servizi. I centri industriali e logistici che saranno sviluppati nelle aree portuali incrementeranno ulteriormente i benefici economici dei porti. L’espansione su larga scala dei porti di Port Said est e Ain Sokhna per gestire navi container aumenterà la loro competitività. Inoltre i progetti di un interporto a Ismailia e a 10th Ramadan City daranno impulso alle capacità logistiche della regione. La nuova autostrada e la ferrovia merci che connettono Port Said est e 10th Ramadan ridurranno tempi e costi di trasporto.
Lo scalo orientale di Port Said è ben posizionato per divenire un principale hub di trasbordo e porto di ingresso. Con l’insediamento del terminal dei container nel Canale di Suez nel 2005, il porto è già cresciuto tanto da essere tra i 40 porti mondiali più trafficati. Ulteriore espansione è programmata per supportare il porto, inclusa l’istituzione di terminali container completamente integrati, terminal per carichi sfusi e generali come anche terminal per carichi liquidi sfusi per accogliere 5 milioni di tonnellate di diversi prodotti liquidi sfusi, inclusi serbatoi di stoccaggio di gas naturale liquido.
Il porto di Ain Sokhna è l’ingresso dell’Egitto al Consiglio di cooperazione del Golfo, all’Africa orientale e all’Asia. Attualmente i progetti pianificati per aumentare le potenzialità del porto includono una struttura ultramoderna e multiscopo in grado di gestire grandi navi, aumentare l’automazione del porto e l’equipaggiamento di prossima generazione nella gestione dei container, un terminal per rinfuse secche con tre ancoraggi e un terminal per rinfuse liquide.
Il porto di Adabiya è localizzato nella parte superiore del porto di Suez sul Mar Rosso con un potenziale di gestione di grandi volumi di rinfuse secche. Gli obiettivi suggeriti di sviluppo del porto includono un terminal di rinfuse secche e uno di rinfuse liquide entrambi di 650 metri di lunghezza e 14 di profondità, uno di carichi generali lungo 250 metri e profondo 14 e uno per i container lungo 900 e profondo 17 metri.
Vale la pena menzionare in proposito che, nella realizzazione di tali progetti, l’Autorità per il Canale di Suez è impegnata nella gestione e operatività della Zona economica e dei porti relativi in un modo sostenibile che prenda in considerazione gli aspetti economici, operativi, ambientali e sociali assicurando la creazione di valore, funzionamento sicuro degli impianti, massima efficienza energetica, gestione e biodiversità di acqua e acque reflue come anche lo sviluppo di una cultura di responsabilità sociale d’impresa e una partnership tra proprietari, fruitori e comunità locali.  

Tags: Aprile 2016 trasporti Egitto logistica interporti

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