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Teatro Prati il grande teatro umoristico

FABIO GRAVINA attore, regista e autore teatrale

Il Teatro Prati è un piccolo «salotto» elegante e raffinato; oggi è il terzo teatro in Italia nell’ordine dei 200 posti

Il Teatro Prati, in Via degli Scipioni 98, è un delizioso ed elegante gioiello nato nell’omonimo quartiere di Roma il 9 novembre 1998 grazie all’infaticabile tenacia di Fabio Gravina; riscuotendo da subito un notevole successo, si è affermato come punto d’incontro del pubblico romano con spassosi spettacoli di grande qualità.
125 poltroncine rosse in velluto e seta, moquette grigio perla, sipario imperiale, boiserie nel bar e nel foyer: ogni particolare è stato curato per creare un’atmosfera dai toni caldi e accoglienti. «Ho voluto realizzare un teatro nel quale il pubblico si senta come in un comodo e confortevole salotto di casa e ho studiato la collocazione delle poltrone in modo tale che da qualsiasi posto della sala si goda la stessa vista del palcoscenico: il nostro è un teatro di poltronissime», ha affermato Fabio Gravina.
Gravina nasce a Roma il 24 settembre 1965. Dal 1995 rappresenta le opere di Eduardo e Peppino De Filippo, Eduardo e Vincenzo Scarpetta, Armando Curcio e Samy Fayad; nel 1996 fonda la Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete. Dopo aver diretto artisticamente alcuni teatri della capitale, nel 1998 apre il Teatro Prati e in soli 5 anni di attività lo porta a oltre 25 mila presenze annue. Piccolo «salotto» elegante e raffinato, è oggi il terzo teatro in Italia nell’ordine dei 200 posti. Gravina adatta i testi che mette in scena e produce gli spettacoli incarnando la figura del capo-comico nella maniera più tradizionale. Il lavoro esprime la sua personalità: impegno, cura dei particolari, professionalità, ma soprattutto passione, originalità e fantasia.
In questi anni è stato sempre più accurato il lavoro di regia; infaticabile nella ricerca di testi che rendono più ampia la conoscenza del repertorio degli autori che rappresenta: coraggiosamente ha messo in scena commedie che non venivano rappresentate da oltre 50 anni, rendendole piacevolmente attuali.
Ma è soprattutto il Gravina attore che gli spettatori conoscono. La sua espressività variegata e multiforme è cara al pubblico romano e non solo.
Il legame che Gravina instaura con il pubblico è una vitale sinergia: empatia, intesa, complicità. Egli considera il pubblico il 50 per cento dello spettacolo e mostra di possedere quell’empatia comunicativa propria di chi ha ormai maturato ragguardevole preparazione artistica ma anche l’umiltà di chi, sera per sera, ama mettersi a confronto con il massimo impegno con un’intelligente e attenta platea. Nel 2005, con la farsa «La lettera di mammà», ha partecipato al premio internazionale di teatro Peppino De Filippo presso il Teatro Comunale di Latina; e nell’agosto dello stesso anno ha partecipato al Festival Nazionale di teatro di Gioia Vecchio diretto da Dacia Maraini, ricevendo numerosi elogi dalla scrittrice.
Nell’opera omnia pubblicata da Rai Cinema su Eduardo De Filippo, nei contenuti extra sono presenti stralci delle messe in scena di Gravina delle commedie di Eduardo Scarpetta e interviste allo stesso Gravina. Nell’edizione della Mondadori «De Filippo Teatro», a cura di Paola Guarenghi, Gravina viene più volte citato per alcune messe in scena del grande drammaturgo Eduardo.
Dall’ottobre 2012 Gravina decide di cambiare il repertorio teatrale che lo aveva visto protagonista per oltre vent’anni. Inizia una nuova scommessa: affrontare nuovi testi da lui scritti e rappresentare classici del teatro italiano che sono stati portati al successo da grandi compagnie della scena italiana. E il «nuovo», che emerge con forza travolgente, è oggi rappresentato soprattutto dal suo lavoro di autore. Ormai sono numerose le commedie scritte da Gravina, rappresentate al Teatro Prati e accolte dal pubblico con entusiasmo.
Ciò che maggiormente colpisce il pubblico è l’intensità dei testi scritti da Gravina: felice equilibrio tra comicità esilarante e riflessione, a volte anche amara, della vita. Tra feroce osservazione della realtà contemporanea e narrazione delicata e rispettosa dei sentimenti umani.
Si rivendica, nelle commedie di Gravina, il diritto di credere nei valori più profondi della società e il coraggio di vivere seguendoli.
I suoi personaggi, soprattutto i vili, gli arroganti, i superficiali, sono lo specchio del degrado morale dei nostri tempi e, come nella migliore tradizione della commedia all’italiana, la denuncia e il riscatto si leggono nella storia attraverso la lente della satira e della comicità.
Per Gravina la continua ricerca e l’infaticabile lavoro hanno un unico scopo: mettere la sua passione e la sua fantasia a servizio dello spettatore, al quale ama riservare sempre nuove sorprese.   


STAGIONE DI PROSA 2015/2016

Due dozzine di rose scarlatte
dal 9 ottobre al 6 dicembre 2015 (commedia in 3 atti di Aldo
De Benedetti, regia di Fabio Gravina)

I soldi non servono a niente
dall’11 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016 (commedia in 2 atti di Nino
Marino, regia di Fabio Gravina)

Lo sbaglio di essere vivo
dal 5 febbraio al 20 marzo 2016 (commedia in 3 atti di Aldo
De Benedetti, regia di Fabio Gravina)

Un Due Tre... Stella!
dal 1° aprile al 29 maggio 2016
(commedia in 2 atti scritta e diretta da Fabio Gravina)











Tags: Novembre 2015

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