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pneumatici fuori uso, stretto accordo tra automobile club italia e cobat

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia

Una soluzione su misura per gli autodemolitori per la gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu), che comprende anche la raccolta e il riciclo di batterie esauste e rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). È questo il nuovo servizio Cobat, già accreditato presso i Centri di coordinamento pile e accumulatori e RAEE, che ha ottenuto dal Comitato Aci l’autorizzazione a operare nella gestione degli pneumatici fuori uso provenienti da autodemolizione per l’anno 2015.

Anche Cobat gestirà nel 2015 gli pneumatici fuori uso provenienti da autodemolizione. Il Comitato Aci ha dato infatti l’ok al Consorzio, che da oltre 25 anni opera nella raccolta e nel trattamento di rifiuti del settore automotive. Questo accordo garantisce una soluzione su misura per gli autodemolitori nella gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu), che comprende anche la raccolta e il riciclo di batterie esauste e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il nuovo servizio Cobat è già accreditato presso i Centri di coordinamento pile e accumulatori e RAEE. In questo modo il Consorzio mette a disposizione degli autodemolitori la propria esperienza e la  propria rete capillare per garantire un servizio economico, efficiente e integrato per ogni tipo di rifiuto prodotto dall’attività di autodemolizione.
Cobat ha una presenza sul territorio senza eguali. Grazie alla sua rete di 90 punti Cobat - costituita da aziende specializzate nella raccolta e nello stoccaggio di qualsiasi tipologia di rifiuto - è in grado di assicurare una copertura completa dell’intero territorio nazionale, dalle grandi città ai piccoli centri. Il Comitato di Gestione degli Pfu, costituito presso l’Aci dal Ministero dell’Ambiente, ha intanto raccolto nel suo primo report tutti i dati relativi al Sistema di Gestione degli PFU da demolizione nei primi due anni di attività.
La presentazione del rapporto è avvenuta alla presenza del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e del presidente dell’Aci (Automobile Club Italia), Angelo Sticchi Damiani. Con quasi 20 mila tonnellate di Pfu gestite, viene servita la penisola sulla base delle richieste di oltre 1.300 demolitori. Sono state 19.453 le tonnellate di Pfu raccolte in Italia nel 2014 (+15,9 per cento rispetto all’anno precedente). Le operazioni di ritiro degli Pfu, effettuate nei 1.365 autodemolitori, sono state 3.231 (+19 per cento).
I livelli più elevati di raccolta si raggiungono nelle regioni più popolose e dove maggiore è la presenza di demolitori: Lombardia (2.575 tonnellate raccolte con un incremento del 15,4 per cento), Campania (2.376 tonnellate, con quasi il 9 per cento in più rispetto al 2013) e Lazio (2.341 tonnellate con un aumento di ben il 56,5 per cento, la variazione più alta in Italia).
Il Comitato ha scelto di avviare il 100 per cento degli Pfu al recupero di materia non prendendo in considerazione opzioni meno sostenibili quali l’utilizzo come combustibile per cementifici o la termovalorizzazione. Questa speciale tipologia di rifiuto, se gestita correttamente, permette un risparmio notevole di CO2: nel 2014 l’avvio al riciclo degli PFU derivanti dai veicoli a fine vita ha consentito di evitare l’emissione di quasi 39 mila tonnellate di anidride carbonica equivalenti.
«Siamo molto soddisfatti–ha sottolineato il presidente del Comitato Pfu, Vincenzo Pensa–. Il sistema lavora a pieno regime, il contributo per i consumatori diminuisce e si sta rafforzando l’industria del riciclo».   

Tags: Aprile 2015 Cobat

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