innovazione, leva di sviluppo per l’economia. avanti con le iniziative
Dopo aver dedicato l’anno appena concluso alla Sostenibilità, il 2014 dell’Unione Nazionale Consumatori sarà indirizzato all’Innovazione. Su questa importante leva per lo sviluppo della nostra economia si focalizzeranno, nel corso dei prossimi dodici mesi, numerose iniziative che culmineranno, come di consueto, con l’ottava edizione del «Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori», quest’anno fissato per il 27 novembre, sempre nel Teatro Argentina di Roma. L’innovazione può essere davvero la chiave di volta dei nostri tempi: l’attuale difficile situazione economica, politica e sociale deve essere fronteggiata con forza d’animo e ritrovato entusiasmo, quello tipico delle nuove imprese, che ci spinge, al di là delle preoccupazioni contingenti, con lo sguardo ad una meta di più lungo periodo.
Per questo mi sono lasciato andare a definire il 2014, settimo anno dall’inizio della crisi, come l’anno che finalmente promette bene. In molti hanno dissentito ed è certamente facile obiettare che non ci sono molte ragioni di ottimismo: in effetti non mancano in questi giorni le solite notizie sui rincari, le fibrillazioni politiche, la disoccupazione in aumento, la crescita della povertà tra le famiglie italiane.
Sì, è tutto vero, ma preferisco guardare a quei piccoli segnali di risveglio che, spero, possano anticipare l’arrivo di tempi migliori. Del resto il 2013 è stato davvero il più fosco tra gli anni della crisi, quello nel corso del quale, anche dal nostro osservatorio di associazione di consumatori, abbiamo avvertito una drammatica perdita di fiducia da parte dei cittadini verso le Istituzioni e verso il mercato, il diffondersi di un pesante clima sociale da «tutti contro tutti» che non porterà a nulla di buono.
È impensabile andare avanti in questo modo e anzi gettare altra benzina sul fuoco con nuove provocazioni. Il migliore insegnamento mi sembrano allora le parole di Vincenzo Dona, fondatore della nostra associazione: «Ci sono due modi di dialogare con il consumatore. Si può sfruttare la sua giusta indignazione, eccitare la sua carica emotiva, offrire soluzioni rivoluzionarie; oppure analizzare le cause e cercare le soluzioni possibili, né avventurose né miracolistiche, usare un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Noi dell’Unione optiamo per la seconda». Ecco perché sento, forse con una buona dose di irrazionalità, di suggerire di guardare al futuro con maggiore ottimismo e speranza: credo che anche i consumatori che ci leggono o ci ascoltano in televisione o alla radio abbiano desiderio di un sorriso e di un nuovo slancio. E un atteggiamento del genere, accompagnato naturalmente da impegni concreti, sarebbe sicuramente apprezzabile anche da parte della nostra classe politica, che pure di innovazione avrebbe tanto bisogno.
L’innovazione può aiutare, ne siamo certi, e nel nostro piccolo ci siamo messi già in moto: abbiamo appena lanciato un restyling della nostra newsletter online (per maggiori informazioni www.consumatori.it), stiamo per concludere il faticoso lavoro per la pubblicazione del nostro nuovo sito istituzionale, personalmente ho accettato di curare un blog su www.today.it dal titolo «AAA... Acquisti», abbiamo pianificato altre inchieste, allargheremo la nostra azione a nuovi consumatori, dai «consumatori di lavoro» a quelli di azzardo, per citarne qualcuno.
Innovazione, dunque, nel nostro lavoro, non è solo tecnologica, ma anche nei progetti, nelle campagne di comunicazione, insomma nelle idee. Perché innovare, fin dalle piccole cose, aiuta a guardare con ottimismo al futuro. Credetemi: il nuovo anno promette bene.
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