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concordia: al giglio due italie, quella del naufragio e quella dei vigili del fuoco

Presentato in Senato il 18 novembre scorso il libro «Mai più Concordia», edito da Stampa Alternativa, di Luca Cari, responsabile della comunicazione d’emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che racconta attraverso le emozioni dei soccorritori il naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all’Isola del Giglio. Organizzato dalla senatrice Daniela Valentini, l’evento è stato un tributo al lavoro compiuto durante il naufragio dai vigili del fuoco, che hanno riempito la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
A moderare il dibattito è stato il caporedattore centrale della cronaca del Tg1 Filippo Gaudenzi e vi hanno preso parte il senatore Luigi Zanda, presidente del Gruppo PD al Senato, il senatore Nicola La Torre, presidente della IV Commissione permanente Difesa al Senato, l’onorevole Ettore Rosato, segretario d’Aula alla Camera dei Deputati, l’ing. Gioacchino Giomi, capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio.
Un riconoscimento unanime all’opera dei vigili del fuoco è arrivato dai relatori, che hanno ricordato l’eccezionale intervento in occasione del naufragio e di ogni giorno al servizio del Paese. Per il senatore Zanda al Giglio «sono emerse due Italie, una fatta di bullismo, incoscienza e vanità che ha portato una nave sugli scogli, poi c’è l’Italia dei vigili del fuoco e dei soccorritori che, con professionalità, coraggio e cuore enorme, salvano le vite umane». La stessa Italia della Concordia, ha proseguito Zanda, ce la ritroviamo in molte altre circostanze, «è quella che costruisce a pochi centimetri dai torrenti che esondano. Dobbiamo correggere questa Italia e dobbiamo farlo attraverso le istituzioni, utilizzando lo strumento legislativo».
Le operazioni sulla nave Concordia hanno evidenziato l’elevato livello professionale delle varie specializzazioni presenti nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che, attraverso un processo di ingegnerizzazione dell’attività di soccorso ha permesso un intervento efficace, svolto in condizioni eccezionali e in uno scenario mai sperimentato. Nonostante l’elevata pericolosità delle operazioni svolte non vi è stato nessun infortunio a dimostrazione delle peculiarità direttive, formative e di pianificazione presenti nella struttura del Corpo nazionale.
«Mai più Concordia» fa parlare ancora della nave maledetta, con le voci dirette dei vigili del fuoco rimasti finora anonimi, «protagonisti e vittime insieme di un intervento di soccorso infame», scrive Luca Cari.  

Tags: Dicembre 2014

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