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IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE IL RICORSO DI AIRBNB. 130 MILIONI DI IMPOSTE EVASE NEL 2017

Il Consiglio di Stato ha respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso presentato da Airbnb Ireland per chiedere la disapplicazione dei provvedimenti in materia di tassazione per le locazioni brevi: la piattaforma di affitti on line chiedeva di riformare l'ordinanza del Tar Lazio 18 ottobre 2017 che aveva negato in via cautelare la sospensione della tassa. L’inammissibilità è dovuta al fatto che l’istanza doveva essere presentata al Tar. Secondo quanto affermato dallo stesso Airbnb nel ricorso, nel 2017 gli host hanno ricavato circa € 621 milioni, sui quali il portale avrebbe dovuto effettuare e versare ritenute per circa € 130,4 milioni.

Federalberghi è intervenuta nel giudizio per promuovere la trasparenza del mercato e tutelare tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. Nell'esprimere apprezzamento per la decisione del Consiglio di Stato, la Federazione delle associazioni italiane alberghi e turismo confida che l’Agenzia delle Entrate provveda al più presto al recupero di quanto dovuto e che i comuni italiani smettano di sottoscrivere accordi con soggetti che non hanno vergogna di evadere le tasse e di prendersi gioco delle leggi dello Stato.

Tags: turismo mercato immobiliare hôtellerie immobili fisco Giugno 2018 Airbnb

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