L'opinione del Corrierista
Una mattina del 1953, nel suo studio di Via Principessa Clotilde presso Piazzale Flaminio, si risvegliò con un’idea nuova. Si vestì in tutta fretta, scese in strada e prese a strappare furiosamente i manifesti pubblicitari dai muri».
«L’illuminazione, così amava chiamarla, arrivò una mattina del 1953. ‘Giravo in Piazza del Popolo, ero in crisi, non volevo più dipingere, poi vedo un manifesto lacerato. Mi fermo, un colpo al cuore. Una specie di choc. Forse è questo il nuovo messaggio’. Da lì nasce il Rotella che conosciamo».
Queste due differenti versioni si leggevano lunedì 9 gennaio scorso negli articoli, dedicati alla scomparsa dell’artista Mimmo Rotella...
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