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GIORGIO ZAPPA: M-346, L'ADDESTRATORE ITALIANO SENZA CONCORRENTI

Il dottor Giorgio Zappa, direttore generale del Gruppo Finmeccanica di cui è amministratore delegato l’ingegner Pier Francesco Guarguaglini, è forse l’unico dotato di laurea in Giurisprudenza nella sua azienda e forse nell’industria aeronautica in generale, che basa l’organizzazione operativa e la progettualità sull’ingegno e sulle alte tecnologie. Accantonati i Codici, a 25 anni Zappa entrò nella Terni Siderurgica, all’epoca del Gruppo IRI. Dopo 4 anni era vicedirettore centrale del Personale e dell’Organizzazione nella Finmeccanica. Ansaldo, Finsider, Ilva sono state le tappe successive della sua carriera direttiva, fino a diventare nel 1993 direttore generale dell’Alenia, allora attiva nei settori aeronautica, spazio ed elettronica.

Domanda. Insieme alla carica di direttore generale del Gruppo Finmeccanica, fino a non molto tempo fa lei è stato presidente dell’Alenia Aeronautica. Considera il nuovo M-346 un po’ una sua creatura?
Risposta. Negli anni della mia permanenza in questa società ho seguito sempre con grande attenzione gli sviluppi del programma M-346. Tuttavia ritengo che questo bireattore da addestramento avanzato altamente innovativo sia figlio di tutti coloro che nell’azienda, a tutti i livelli, vi hanno lavorato contribuendo con il loro impegno, le loro elevate competenze e con il loro entusiasmo, alla realizzazione di un prodotto di cui possono giustamente andare orgogliosi. L’M-346 è il frutto di un lavoro di squadra sia all’interno dell’Alenia Aermacchi, dagli operai specializzati, ai progettisti, ai tecnici, ai collaudatori; sia all’interno del Gruppo Finmeccanica le cui aziende hanno messo a disposizione la migliore tecnologia disponibile.

D. Tra gli aerei prodotti dal Gruppo qual è il ruolo dell’M-346?
R. È stato progettato per soddisfare i nuovi requisiti addestrativi che derivano dall’impiego di velivoli da combattimento ad altissime prestazioni di ultima generazione, come Eurofighter, Rafale, Gripen, F-22 e, in futuro, il Joint Strike Fighter. Oggi l’M-346 è l’addestratore più moderno disponibile in Europa e l’unico nel mondo concepito per colmare la distanza tra i superati velivoli da addestramento attualmente in servizio e i caccia di nuova generazione. È impiegabile in tutte le fasi dell’addestramento avanzato e pre-operativo, consentendo in tal modo di ridurre le ore di volo necessarie per il passaggio sui velivoli da caccia di prima linea. Il risparmio può arrivare a circa 4 mila euro nell’intero iter addestrativo che porta ad avere un pilota combat ready.

D. Quali sono le potenzialità sui mercati internazionali?
R. Il primo successo all’estero è stato colto dall’M-346 negli Emirati Arabi Uniti il cui Governo lo scorso febbraio ha avviato i negoziati per l’acquisto di 48 velivoli. L’intesa prevede anche la costituzione di una joint venture tra l’Alenia Aermacchi e la Mubadala Development Company per lo sviluppo di una linea di assemblaggio finale dell’M-346. L’acquisizione di questa commessa ha un enorme valore per l’industria italiana dell’alta tecnologia, oltre che grande valore strategico per la Finmeccanica dimostrando l’alto livello di maturità raggiunto da questo programma e confermandone il primato in campo internazionale. Sono certo che la preferenza accordataci dagli Emirati Arabi aprirà la strada ad altri successi in altri mercati mondiali nei quali sono già in corso promettenti campagne. In Italia attendiamo la conclusione del contratto con la nostra Aeronautica Militare che ha già avuto modo più volte di provare sul campo le elevate prestazioni del velivolo. In Europa particolarmente attraente per l’elevato numero di richieste, per circa 200 velivoli, è il programma Advanced European Jet Pilot Training, che riguarda le forze aeree di 9 Paesi: Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Svezia. Inoltre vari Paesi si sono dichiarati interessati a cooperare nella produzione, in particolare Grecia, Portogallo, Polonia e di recente il Cile. L’M-346 ha raccolto consensi in altri mercati di punta quali Singapore dove è nella short list nella quale entro l’anno sarà scelto il vincitore, Arabia Saudita, Indonesia, Ecuador, Qatar.

D. Per quali caratteristiche specifiche in particolare?
R. L’M-346 è un concentrato di soluzioni altamente innovative che peraltro continuiamo ad affinare. Per esempio è di peso contenuto per il crescente ricorso ai materiali compositi, dispone di comandi di volo non più meccanici ma elettronici, azionati da 4 computer che ricevono gli ordini dal pilota che muove una barra simile a un joystick. Il software delle leggi di controllo, sviluppate dall’Alenia Aermacchi, perfeziona le manovre e ottiene sempre le massime prestazioni. I computer fanno uscire automaticamente il velivolo da situazioni di pericolo. La sofisticata e originale configurazione aerodinamica, brevettata nei principali Paesi, accoppiata all’elevata spinta dei due motori, con un rapporto tra spinta e peso pari a 1, consente grande manovrabilità e controllo anche ad angoli di attacco molto elevati, oltre i 35 gradi. Le prestazioni di velocità e accelerazione sono simili a quelli dei velivoli da caccia. L’M-346 è supersonico, ha già raggiunto i 1.250 chilometri orari. La configurazione bimotore e la ridondanza quadrupla dei computer dei comandi di volo si traducono in un’affidabilità e sicurezza ad oggi non raggiungibile dai velivoli concorrenti. Inoltre l’M-346 possiede avionica digitale e capacità di simulazione in volo di sensori e minacce: ciò lo rende unico e tra i più competitivi della sua categoria.

D. Quali sono le altre aziende del Gruppo Finmeccanica coinvolte?
R. L’Alenia Aermacchi sfrutta al massimo le sinergie con altre società del Gruppo, preferibilmente con equipaggiatori e sistemisti. La SELEX Galileo è presente con i sistemi avionici di navigazione, missione e controllo di sgancio dei carichi esterni; ha anche siglato un accordo con la CAE, principale operatore mondiale nei simulatori di volo, per la fornitura di sottosistemi addestrativi, inclusa la postazione istruttore, la riproduzione ad alta fedeltà del cockpit dell’M-346, la simulazione dell’avionica di bordo e di gran parte dei sistemi del velivolo. Cuore del velivolo è il sistema di controllo del volo Fly by Wire, che adotta i 4 Flight Control Computers di nuova progettazione realizzati dall’Alenia Sistemi Avionici e dalla SELEX Communications. Stiamo valutando la possibilità di imbarcare i radar prodotti della SELEX Sistemi Integrati per i quali il velivolo è predisposto, in previsione di una versione di caccia leggero.

D. Per l’M-346 c’è anche un accordo con la Boeing; a quale scopo?
R. Riguarda attività congiunte di marketing, vendita, formazione addestrativa e supporto nei mercati internazionali non solo per l’M-346, ma anche per l’addestratore basico M-311, pure prodotto dall’Alenia Aermacchi. Ritengo che, combinando le capacità di supporto e addestramento delle due aziende, specie per quelle Forze Aeree che intendono acquistare ore e servizi addestrativi chiavi in mano, aumenteranno l’efficacia e l’affidabilità delle missioni addestrative, con riduzione dei costi totali e benefici per entrambi i velivoli, oltre alla presenza commerciale delle due aziende nei mercati internazionali.

D. La crisi economica mondiale può ridurre le opportunità dell’M-346 nel mercato americano?
R. L’aereo si è già guadagnato un’ottima reputazione in tutti i mercati nei quali è stato valutato e che hanno riconosciuto l’Alenia Aermacchi unica azienda nel mondo in grado di offrire un sistema di addestramento di generazione completamente nuova. Noi seguiamo con attenzione le campagne in corso in quei Paesi e le possibili esigenze degli Stati Uniti, dove saremmo orgogliosi di presentare l’M-346 come un possibile sostituto del T-38, anche se ritengo che sia ancora presto per parlarne. Senza dubbio la congiuntura attuale induce i Governi a gestire con oculatezza i budget dei programmi di difesa e sicurezza, che restano comunque settori strategici per tutti. Un aereo militare è un prodotto particolare per il quale non basta l’eccellenza: occorre riunire le forze per proporlo su vasta scala. Per questo puntiamo sulle partnership internazionali attraverso le quali i Paesi e le industrie coinvolte traggano reciproco beneficio, proprio per contrastare la crisi economica e occupazionale. Per questo sono fiducioso sulle potenzialità del nostro addestratore e convinto che ci regalerà grandi soddisfazioni. Il nostro obiettivo non è solo vendere un prodotto, ma anche produrre componenti e gestire attività di revisione, manutenzione e assistenza insieme alle imprese locali, contando su un proficuo scambio di tecnologia avanzata. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, restano il mercato più importante nel mondo nel settore della difesa e la Finmeccanica vi dedica grande attenzione, puntando a costruire un polo transatlantico nelle alte tecnologie e nell’innovazione.

Tags: forze armate Finmeccanica Difesa M-346 maggio 2009

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