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Carlo Pontecorvo: Ferrarelle, un dono della natura che da generazioni disseta gli italiani

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Il mercato italiano delle acque minerali, che si colloca al terzo posto tra i consumatori mondiali, è senza dubbio affollato ma garantisce di scegliere sempre tra acque di ottima qualità; per i consumatori, infatti, bere un’acqua minerale è sinonimo di garanzia. Tra le acque minerali, Ferrarelle si contraddistingue per la propria effervescenza naturale che le conferisce un profilo organolettico unico e una combinazione di sali minerali che fanno bene al corpo e all’organismo.
La sua effervescenza, infatti, è anch’essa una garanzia poiché è l’unica acqua a poter vantare la certificazione dell’ente indipendente SGS che attesta la provenienza e la formazione naturale proprio delle sue inconfondibili «bollicine», frutto esclusivamente della natura. Dunque, fin dal 1893 Ferrarelle è l’effervescente naturale per eccellenza. Ne parla a Specchio Economico Carlo Pontecorvo, dal 2005 al timone dell’azienda che ha riportato in Italia questo storico marchio, vero e proprio simbolo del made in Italy nel mondo, presente nella vita e sulla tavola degli italiani da diverse generazioni.
Domanda. Quali sono i punti di forza e le peculiarità di Ferrarelle in un mercato agguerrito come quello delle acque minerali?
Risposta. Sono essenzialmente due: l’unicità del prodotto e il marchio. L’unicità in virtù della sua origine protetta e incontaminata, i benefici salutistici per il consumatore, i sali minerali disciolti nell’acqua - preziosi alleati sia per il benessere quotidiano che per la prevenzione di alcune patologie - le bollicine naturali e la riduzione sull’impatto ambientale dei processi produttivi e dei prodotti immessi sul mercato attraverso attività di ricerca, di controlli qualità e di salvaguardia delle sorgenti naturali e del territorio circostante. La caratteristica che ha reso famosa l’acqua Ferrarelle è la sua effervescenza naturale, che si genera grazie al percorso sotterraneo che l’acqua compie attraverso le rocce vulcaniche di Roccamonfina e rocce carbonatiche di Monte Maggiore. Oltre all’unicità del prodotto, il nostro marchio ha una propria notorietà poiché è sinonimo di garanzia e qualità essendo capofila nel proprio segmento: infatti Ferrarelle ha fondato l’intera categoria, prima effervescente naturale ad essersi imposta sul mercato, nel lontano 1893.
D. Come avvengono i controlli alle fonti e nella fase di imbottigliamento?
R. Per tutelare la qualità dell’acqua e il livello della falda, attraverso dei «pozzi spia» vengono effettuati controlli analitici accurati del sottosuolo, verificando il bilancio idrogeologico dell’acqua minerale e gestendo attentamente l’emungimento dalle sorgenti per soddisfare le esigenze produttive senza avere acque in esubero. Queste attività permettono non solo di tutelare la falda acquifera, ma anche di mantenere inalterato l’equilibrio tra sali minerali ed effervescenza, indispensabile per garantire la massima qualità della risorsa. Grazie ai 615 controlli di qualità eseguiti quotidianamente nei laboratori e nelle falde e alle diverse certificazioni di qualità e di sicurezza, le acque minerali Ferrarelle sono garantite per essere uniche e speciali. Abbiamo realizzato una radicale ristrutturazione di tutti gli impianti industriali della filiera di imbottigliamento negli stabilimenti di Riardo e Boario, a fronte di cospicui investimenti, per raggiungere il più alto livello di standard qualitativi d’eccellenza lavorando nell’ambito della qualità, della sicurezza e della sostenibilità ambientale.
D. «Liscia, gassata o Ferrarelle?» è uno degli slogan per i quali è ricordata la vostra azienda. È ancora così o le abitudini di consumo stanno cambiando? Dalle vostre ricerche di mercato, qual è il profilo del consumatore di Ferrarelle?
R. Circa l’81 per cento degli italiani beve acqua minerale e il nostro Paese è il terzo consumatore nel mondo, e il primo in Europa; questo significa che i comportamenti di consumo e le attitudini nei confronti delle acque minerali si stanno evolvendo poiché emerge un atteggiamento più informato del consumatore che, rispetto al passato, motiva le decisioni in tema di idratazione in modo più consapevole e salutare, non solo esclusivamente in funzione del prezzo. Ferrarelle ha una composizione organolettica unica, un litro d’acqua contiene il 40 per cento del fabbisogno giornaliero di calcio, importante per mantenere sana la massa ossea; il calcio insieme al bicarbonato e all’anidride carbonica ha anche un’influenza positiva sulla digestione. Inoltre contiene potassio, magnesio, silice e fluoro, elementi utili per il benessere quotidiano di tutto il corpo. Il nostro slogan quindi è effettivamente ancora valido poiché Ferrarelle nasce come «terza via» dell’acqua minerale non essendo né liscia né gassata ma «Ferrarelle», e noi siamo leader in questo specifico settore, fin dal 1893.
D. Quanto è diffusa Ferrarelle fuori dai confini nazionali?
R. Il concetto che noi oggi vogliamo esportare è quello di un consumo «intelligente» di un prodotto che abbia le nostre peculiarità, poiché anche all’estero i consumatori vogliono un prodotto con determinate caratteristiche, uniche come le nostre. Nel mercato internazionale il Gruppo opera già in oltre 40 Paesi, sia europei che extraeuropei, in cui il marchio è abbastanza noto. I risultati più significativi si riscontrano nel Regno Unito, in Russia, a Malta, in Francia; negli Stati Uniti il marchio comincia a riscuotere successo anche se i volumi sono più contenuti poiché ci rivolgiamo quasi esclusivamente nel segmento del «fuori casa» come, horeca, top hotel e ristoranti. Inoltre stiamo valutando la possibilità di concludere accordi e collaborazioni per potenziare ulteriormente l’export; in Israele, ad esempio, per la festa della Repubblica del 2 giugno, Ferrarelle sarà l’acqua ufficiale dell’ambasciata italiana. Per l’occasione abbiamo ideato una versione speciale della «Platinum», la nostra bottiglia top di gamma, e saremo presenti in tutte le iniziative dell’ambasciata italiana in Israele. In Cina, invece, abbiamo individuato un partner e siamo in attesa di siglare gli accordi per ampliare la rete distributiva. Quello cinese per noi è un mercato molto interessante, visto che un’acqua come Ferrarelle viene considerata un soft drink e potrebbe contare su un bacino enorme.
D. Qualche dato: fatturato 2016, stabilimenti, numero di dipendenti.
R. Il risultato approvato dal consiglio di amministrazione è di 137 milioni di euro, in crescita del 6-7 per cento rispetto al fatturato dell’anno precedente. La società conta circa 350 dipendenti dislocati su tre siti strategici, due dei quali sono unità di imbottigliamento: Riardo (Caserta), centro amministrativo ed operativo dove si trova anche il Parco Sorgenti patrocinato dal Fondo Ambiente Italiano che custodisce le fonti di Ferrarelle, Santagata e Natìa; Darfo Boario Terme (Brescia), culla delle fonti Boario, Vitasnella e Fonte Essenziale; e Milano, sede delle direzioni commerciale, marketing e comunicazione. Inoltre, a breve sarà attivo il nuovo impianto di produzione di preforme in pet riciclato nel comune di Presenzano (Caserta); le bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata saranno prima selezionate, macinate, lavate e sarà loro conferito un grado alimentare pari a quello della materia prima vergine, per poi dar vita a nuove preforme, lo stato embrionale dei contenitori prima di diventare bottiglie attraverso la soffiatura industriale, che avverrà negli stabilimenti di Riardo e di Boario. L’impianto sarà dotato delle più moderne tecnologie industriali in materia di riduzione del consumo energetico. Grazie a questo investimento, si doterà inoltre lo stabilimento di Riardo di un sistema di automatizzazione della logistica e di una nuova linea di imbottigliamento pet. Promuovendo la cultura del riciclo e della raccolta differenziata, questo progetto è un nuovo tassello che Ferrarelle aggiunge con orgoglio al proprio piano di sostenibilità ambientale, avviato in modo concreto nel 2009 con l’installazione di un grande impianto fotovoltaico. Nel nuovo impianto di produzione saranno inoltre impiegati circa quaranta nuovi addetti, e l’azienda è particolarmente orgogliosa di poter offrire al suo territorio d’origine una nuova, importante, opportunità di sviluppo.
R. L’azienda è molto attiva nel campo della responsabilità sociale. Da che cosa nasce questa sensibilità?
D. Il rispetto dell’ambiente e la riduzione dell’impatto delle attività industriali sono priorità assolute per Ferrarelle. Questo per due motivi: l’inderogabile impegno etico verso la collettività e il costante mantenimento della protezione naturale delle falde e della purezza delle acque imbottigliate. Valori che muovono da un’idea di sviluppo duraturo e sostenibile, basato sulla volontà di ricercare sempre la qualità più alta in ogni ambito di azione e verso ogni interlocutore. Ferrarelle da sempre mette in atto rigorosi criteri aziendali per il mantenimento e la salvaguardia della naturalità e delle proprietà che contraddistinguono le sue acque minerali con l’obiettivo di preservare nel tempo la qualità e la disponibilità della risorsa. Il rispetto per l’ambiente non è però la sola dimensione che caratterizza la sostenibilità di Ferrarelle che, oltre alla protezione delle risorse naturali, è molto attenta alle ricadute economiche e agli effetti sociali delle proprie attività.
D. Su quali progetti siete maggiormente impegnati?
R. Ferrarelle è un’azienda impegnata in numerosi progetti culturali e filantropici in maniera sistematica e proattiva. Si tratta di attività ad elevato impatto sociale a cui l’impresa devolve risorse finanziarie e nelle quali è direttamente coinvolta, apportando competenze, relazioni e visibilità. Le iniziative più rilevanti riguardano Fondazione Telethon, il Fondo Ambiente Italiano che Ferrarelle sostiene dal 2006, il Teatro alla Scala, il premio Malaparte, la collaborazione con la Fondazione Foqus per la riqualificazione dei Quartieri Spagnoli di Napoli e la Bologna Business School; in tutti questi casi, Ferrarelle interviene in vario modo nella vita delle organizzazioni partner organizzando eventi, intervenendo a incontri scientifici e divulgativi, svolgendo anche un ruolo attivo di networking. Emergono dunque due dimensioni, collegate da un unico spirito imprenditoriale: quella filantropica e quella manageriale, in cui l’impresa persegue le proprie finalità istituzionali di generazione di valore, nel rispetto di valori che rendono sostenibile il business e contemporaneamente presta attenzione ai bisogni del contesto ambientale in cui opera. Tutte le attività che realizziamo in questo ambito sono inoltre confluite nel nostro primo Bilancio di Sostenibilità, che è anche il primo dell’intero comparto acque minerali.
D. Cos’è il Parco Sorgenti Ferrarelle?
R. L’attenzione e il rispetto per le risorse naturali sono da sempre tra le principali priorità del Gruppo Ferrarelle e la responsabilità verso la terra che ci ospita si traduce in un impegno quotidiano verso la collettività. Per tali motivi Ferrarelle è stata la prima azienda ad aver messo a disposizione 135 ettari del proprio patrimonio ambientale e culturale - di cui 88 adibiti a coltivazione biologica - al servizio di un importante progetto di valorizzazione e riqualificazione del territorio insieme al FAI - Fondo Ambiente Italiano, che ha portato alla nascita del Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo. Il Parco costituisce l’ampia area verde che custodisce le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Santagata e Natìa; il Fai ha accolto l’invito di Ferrarelle di rendere questo suo patrimonio naturale oggetto di un piano di valorizzazione culturale e paesaggistico finalizzato non solo alla tutela della risorsa idrominerale e del territorio da cui essa ha origine, ma anche all’incentivazione dell’interesse collettivo nei confronti della «risorsa acqua». Le attività di valorizzazione del Parco sono di tipo vegetazionale, agricolo e architettonico. Inoltre all’interno del Parco c’è l’azienda agricola Masseria delle Sorgenti che si prende cura delle colture e produce olio extravergine d’oliva, miele biologico, pasta artigianale; prodotti d’eccellenza pensati per un’alimentazione sana, frutto dell’amore per le cose semplici e genuine.
D. Gli italiani sono tra i maggiori consumatori al mondo di acqua in bottiglia, però il business delle minerali è molto contestato anche nel nostro Paese. È un aspetto che tenete in considerazione?
R. Spesso, e da più parti, subiamo degli attacchi ma noi ci difendiamo sostenendo la verità, cioè che le acque minerali sono qualcosa di diverso da tutte le altre acque perché è un patrimonio che ci viene dato dalla natura e che noi valorizziamo attraverso l’emungimento delle falde acquifere per il quale paghiamo oneri concessori che sono quelli previsti dalla legge. Ci sarà pure una ragione per la quale l’Italia è il Paese con il più grande consumo di acqua minerale pro capite, e probabilmente sta nella qualità, nella sua fruibilità e nel fatto che ha una serie di benefici. Noi sappiamo perfettamente di essere al centro dell’attenzione ma rispondiamo con la qualità, e il nostro cliente ci privilegia proprio per questo.
D. Ferrarelle ha ricevuto numerose certificazioni di qualità, sia di prodotto che aziendali. Come si coniuga il fare impresa con la coscienza ambientale?
R. Io non saprei fare impresa senza tenere d’occhio l’ambiente. Grazie ai 615 controlli di qualità eseguiti quotidianamente e alle innumerevoli certificazioni di qualità e di sicurezza alimentare che vengono aggiornate e rinnovate ogni anno, l’acqua minerale Ferrarelle è controllata per essere unica e per garantire il rispetto del requisito normativo di definizione «effervescente naturale».
D. Quali sono i progetti futuri dell’azienda?
R. Sostanzialmente sono progetti di crescita interna. Nel maggio del 2015 abbiamo lanciato un marchio nuovo dal nome «Fonte Essenziale», l’acqua minerale Antica Fonte che scaturisce dalle Terme di Boario. Povera di sodio e ricca di solfati e magnesio, le sue proprietà sono state riconosciute dal ministero della Salute con due appositi decreti: il primo attesta che Fonte Essenziale può avere effetti lassativi e diuretici ed esercitare un’azione favorevole sulle funzioni epatobiliari del fegato; il secondo riconosce che per riscontrare una buona efficacia del prodotto è opportuno assumere due bicchieri ogni giorno, a temperatura ambiente, preferibilmente la mattina a digiuno, prima della colazione, ed è l’unica acqua minerale in Italia che porta le indicazioni di consumo in etichetta. È distribuita in tutta Italia nel canale moderno nel formato da 1 litro, posizionandosi tra le «acque funzionali», e nel canale farmacie con un formato dedicato da 400 millilitri, e stiamo anche pensando a un progetto per l’export. Inoltre i risultati del 2016 ci dicono che l’azienda ha una posizione finanziaria solida, e questo ci mette nelle condizione di aspirare a fare delle acquisizioni su prodotti e marchi di eccellenza. Oggi Ferrarelle gestisce, amministra e protegge un patrimonio naturale carico di tradizioni e biodiversità e le nostre acque minerali rappresentano il veicolo di valorizzazione di una cultura d’impresa alimentare italiana nel mondo.     

Tags: made in italy acqua Maggio 2017 horeca export

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