FABRIZIO GIULIANINI PRESENTA SELEX ES: TECNOLOGIE E COMPETENZE ALL’AVANGUARDIA

«Leader nel campo delle tecnologie elettroniche e informatiche applicate ai sistemi di difesa, all’aerospazio, alla sicurezza e alla protezione delle informazioni, delle infrastrutture e del territorio, nonché alla realizzazione di soluzioni smart». Così Fabrizio Giulianini descrive Selex ES, la nuova società di cui è Amministratore Delegato, nata il primo gennaio scorso dalla fusione tra le tre Selex (Elsag, Galileo, Sistemi Integrati), di cui eredita le eccellenze nei rispettivi settori di riferimento. Domanda. Ingegner Giulianini, perché è stata costituita Selex ES? Risposta. In un mercato globale, dove i confini fra le tecnologie civili e militari sono sempre più sfumati e la competizione sui mercati sia della difesa sia della sicurezza è sempre più accesa, è necessario avere la giusta massa critica. Con questa operazione Selex ES è in grado di competere con i «big» del settore, potendo contare su un ventaglio di competenze e di tecnologie che ci consente di partecipare, con buone possibilità di successo, alle grandi gare internazionali. Alcuni dati della nuova società: ricavi superiori a 3,5 miliardi di euro, investimenti in ricerca e sviluppo pari a circa il 15 per cento dei ricavi (il cui 5 per cento è autofinanziato), 17.900 persone che operano su 5 continenti. Con questi numeri Selex ES diventa, per dimensioni e mercati, la seconda realtà del gruppo Finmeccanica, ponendosi all’ottavo posto in un’ipotetica classifica delle aziende occidentali che operano nel settore dell’elettronica per la difesa e per la sicurezza. D. Su quali pilastri poggia la nuova struttura aziendale e come sarà articolata? R. Abbiamo scelto di organizzare la struttura in modo da essere il più vicino possibile al cliente, con tre divisioni - Airborne & Space Systems, Land & Naval Systems, Security & Smart Systems - che hanno l’obiettivo di focalizzarsi su mercati e clienti con esigenze e caratteristiche differenti, ma che utilizzano tecnologie, prodotti e soluzioni sistemistiche sostanzialmente convergenti. Significa quindi fare leva sul know how tecnologico di cui disponiamo, e creare sinergie trasversali a tutte le nostre aree di business. Più nel dettaglio: la Divisione Air & Space Systems comprende le attività relative a radar e sensori avionici, sistemi di guerra elettronica, equipaggiamenti avionici, sistemi integrati di missione e di sorveglianza aerea, velivoli senza pilota di tipo tattico e aerobersagli, sistemi di simulazione, sensori ed equipaggiamenti per applicazioni spaziali. La Divisione Land & Naval Systems comprende i sistemi integrati di comando e controllo per applicazioni terrestri e navali, i sistemi radar navali e terrestri, i sensori elettro-ottici e i sistemi e apparati di comunicazione tattici, i sistemi e gli equipaggiamenti per la protezione del campo di battaglia. Infine la Divisione Security & Smart Systems comprende le architetture di sistemi per la sicurezza e la protezione del territorio e delle infrastrutture critiche, i sistemi di comunicazioni sicure, Information Technology, e gestione delle informazioni, i sistemi di automazione, i sistemi aeroportuali di controllo e di gestione del traffico aereo e marittimo. D. Dalle competenze delle tre Selex ad una nuova realtà aziendale integrata con interessi e obiettivi delineati. Su quali attività punterete nel medio-lungo periodo? R. Attualmente il 70 per cento del fatturato è rappresentato da attività nel settore Difesa e il 30 per cento nel civile. Per assorbire meglio la ciclicità del settore difesa, stiamo lavorando ad un bilanciamento del nostro fatturato tra i due comparti entro i prossimi 5 anni, consapevoli del ruolo sempre più cruciale e trasversale che riveste l’«information superiority», cioè la capacità di raccogliere, gestire, analizzare e distribuire informazioni. Siamo focalizzati proprio su questo aspetto, avendo già sviluppato soluzioni molto sofisticate per applicazioni «smart» e cyber. Alcuni numeri indicano delle tendenze precise e dove vogliamo di conseguenza centrare il nostro obiettivo: oggi il mercato civile delle smart & integrated solutions è valutato a circa 30,9 miliardi di euro con una crescita annua del 5,4 per cento fra il 2012 e il 2021. Questo è il nostro futuro prossimo. D. Parliamo del comparto civile. Quali sono ad oggi i progetti più significativi? R. Selex ES metterà a disposizione una piattaforma integrata per le esigenze di sicurezza legate ad EXPO 2015, il più grande evento italiano di questo secolo. L’azienda svilupperà soluzioni «smart» che gestiranno la sorveglianza e la protezione della manifestazione milanese e degli oltre 20 milioni di visitatori attesi. Centinaia di terminali TETRA in dotazione alle Forze dell’Ordine e la relativa infrastruttura di rete garantiranno poi comunicazioni sicure, protette ed efficaci per gestire eventuali emergenze. In tema di gestione della sicurezza di grandi eventi, voglio poi ricordare che siamo in gioco per la ventesima edizione dei Commonwealth Games di Glasgow 2014, dopo aver già registrato come SELEX Systems Integration UK un risultato rilevante nell’ambito delle Olimpiadi londinesi dell’estate scorsa, nelle quali ci classificammo secondi nella selezione dei «prime contractor» per la sicurezza. Non va inoltre dimenticato il Vessel Traffic Management Information System (VTMIS), il sistema di monitoraggio marittimo che consente il controllo degli oltre 7.500 chilometri di costa italiana, impiegato anche all’estero. Siamo inoltre impegnati in Gran Bretagna nel programma che consentirà di rendere i nostri radar per il controllo del traffico aereo immuni dalle interferenze degli apparati cellulari di quarta generazione. La leadership tecnologica di Selex ES nel settore Air Traffic Management è poi testimoniata dal progetto per un grande sistema aeroportuale a Doha, in Qatar, dove siamo impegnati. Infine abbiamo un ruolo di primissimo piano nell’ambito del progetto europeo SESAR per realizzare un sistema interoperabile di gestione del traffico aereo. D. La sicurezza costituisce un tema centrale nelle agende di Governi e istituzioni. Un esempio virtuoso è il contratto vinto con la NATO, ne possiamo parlare? R. Circa un anno fa SELEX Elsag, in collaborazione con Northrop Grumman, si è aggiudicata una commessa dall’Agenzia NATO NC3A (Consultation, Command and Control) per lo sviluppo, l’implementazione e la gestione del programma NCIRC (Computer Incident Response Capability) - Full Operating Capability (FOC). Il contratto prevede l’implementazione e la gestione di un servizio completo che garantirà la sicurezza delle informazioni a più di 50 tra comandi e sedi della NATO in 28 Paesi. È un successo significativo nel campo della cyber defence, altra area in cui pensiamo di crescere in maniera significativa. D. TETRA e SISTRI: altri due importanti programmi in ambito civile che però hanno subito alcune battute d’arresto. Qual’è la situazione? R. Si tratta di due progetti essenziali per il nostro Paese. Il Programma Interpolizie TETRA per le comunicazioni sicure delle Forze dell’Ordine è ufficialmente ripartito al dicembre 2012: il Governo ha assicurato un finanziamento di 10 milioni di euro per il 2013 e di 50 milioni per il 2014 per altre 4 regioni italiane. Così è stata garantita una prima tranche di finanziamenti necessari per far proseguire il progetto su base nazionale. Per quanto riguarda il SISTRI, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti, la decisione è nelle mani del Ministero dell’Ambiente. Da parte nostra c’è la piena convinzione che la soluzione proposta sia realmente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e che questa situazione si risolverà in modo positivo. D. Nel settore militare, l’Eurofighter continua ad essere per voi un programma fondamentale? R. Certamente. L’ordine di 12 velivoli da parte dell’Oman, con il quale si è chiuso il 2012, ha confermato che l’Eurofighter è il caccia operativo di nuova generazione più avanzato al mondo. L’impatto finanziario e industriale di questo contratto è particolarmente significativo per Selex ES che è responsabile di circa il 65 per cento della componente elettronica e avionica incluso, attraverso la propria controllata italiana Sirio Panel, i pannelli di controllo e i sistemi di illuminazione del cockpit. Si è in questo modo ulteriormente rafforzata la nostra convinzione che le potenzialità di export del velivolo continueranno a crescere: in primis nell’Area del Golfo, dove Emirati Arabi e Kuwait hanno di recente manifestato un forte interesse, insieme ad altri Paesi, tra cui la Malesia. Nello stesso tempo, quello dell’Eurofighter, che resterà in linea di volo per i prossimi 30 anni, rimane un mercato fondamentale anche dal punto di vista del supporto logistico integrato e dell’introduzione di nuove tecnologie e capacità di missione.
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