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Gianluca Ortolani: Net Service, per affrontare i pericoli del digitale in completa tranquillità

Gianluca Ortolani, amministratore delegato di Net Service

Net Service nasce a Bologna nel 1997 e si distingue per la realizzazione di sistemi informativi dedicati alla gestione di organizzazioni complesse. Nel luglio 2004 entra a far parte del gruppo Datamat e successivamente, nel 2006, nel Gruppo Finmeccanica, nel quale si caratterizza come centro di eccellenza per i sistemi ICT dedicati alla Giustizia; nel 2014 l’azienda si stacca dal Gruppo Finmeccanica e torna ad operare da società indipendente. Lavora per garantire le migliori tecnologie anti-intrusione e gestisce l’erogazione dei servizi in ambienti SaaS certificati ISO 27001. «Siamo il partner giusto per affrontare il mondo digitale in completa tranquillità, anche realizzando progetti ad hoc per organizzazioni pubbliche e private che necessitano di migliorare le proprie piattaforme tecnologiche»; descrive dettagliatamente queste attività l’amministratore delegato Gianluca Ortolani.
Domanda. Quando e com’è nato il progetto Net Service?
Risposta. Net Service nasce a Bologna nel 1997 come partner tecnologico di alcune società di consulenza in ambito qualità e gestione dei processi. Cresce rapidamente e trova la propria naturale collocazione nell’ambito dei sistemi informativi a supporto del management con una peculiarità che contraddistinguerà Net Service sin dai primi anni del nuovo millennio, ovvero dedichiamo risorse ed energie nell’integrazione di tecnologie «open source» realizzando i primi motori di «work-flow» che utilizzeremo tanto nei progetti del mercato privato quanto in quello pubblico. Date le nostre peculiarità e per necessità di crescita, nel luglio 2004 Net Service entra a far parte del gruppo Datamat e successivamente, nel 2006, nel Gruppo Finmeccanica, distinguendoci in particolar modo come centro di eccellenza per i sistemi ICT dedicati alla Giustizia. Il 1° aprile 2014 siamo usciti dal gruppo e da poco più di un anno operiamo sul mercato come società indipendente.
D. Quali sono i settori di competenza e quali le soluzioni che offrite?
R. Siamo un’azienda che vive principalmente di progetti e diamo il meglio di noi quando veniamo messi alla prova su temi complessi dove sono necessarie analisi di processo, progettualità e competenza tecnologica. In questi 15 anni di open source abbiamo imparato a gestirne i tanti pregi ma anche i difetti, e il nostro equilibrio ci ha garantito nel tempo un buon riconoscimento da parte del mercato che si rivolge a noi per consulenza e attività di porting tra piattaforme eterogenee. Operiamo con particolare esperienza nei progetti di «data quality» e di analisi del dato, nelle tematiche di sicurezza delle informazioni, di interoperabilità tra piattaforme non omogenee, eroghiamo servizi a valore aggiunto; il nostro Data Center è certificato ISO 27001.
D. L’ICT e il business non sono mai stati così vicini; le aziende italiane stanno ripensando i modelli di business in chiave digitale e la trasformazione è veloce e mutevole. In cosa vi distinguete dalla concorrenza e quali sono le vostre peculiarità per la realizzazione di sistemi informativi dedicati alla gestione di organizzazioni complesse?
R. Il mercato è notevolmente cambiato e continua a mutare sempre più rapidamente. Finalmente percepiamo una domanda di tecnologia non più fine a se stessa, ma di qualità e che manifesti immediatamente i reali costi benefici. Le aziende italiane stanno ripensando ai propri modelli di business in chiave digitale e la trasformazione è straordinariamente veloce. L’ICT ora è giustamente percepita come strumento abilitante e sono notevolmente cresciute le professionalità che ne gestiscono gli indirizzi e i budget. Qualsiasi processo decisionale è legato alle informazioni a disposizione: nessun manager pubblico o privato può decidere al meglio in assenza dei dati di contesto in cui opera. Disporre di una visibilità chiara sull’andamento del processo da osservare e dei dati sottostanti nonché delle relative proiezioni è una condizione indispensabile per una qualsiasi organizzazione e il proprio management.
D. E in che modo aiutate il cliente a raggiungere tale obiettivo?
R. Net Service ha operato e opera principalmente in questa direzione: analizzare i processi, individuare gli indicatori da osservare e raccoglierne i dati al fine di generare report e «cruscotti di gestione». Questo stesso modello lo abbiamo applicato sia nel settore privato che in quello pubblico. In particolar modo mi piace citare la nostra competenza nel settore legale dove Net Service opera con successo da anni: in questo campo la nostra azienda mette a disposizione colleghi che interpretano non solo il ruolo dell’esperto di tecnologie, ma anche quelle competenze giuridiche di dettaglio necessarie al corretto dialogo con i giuristi e gli operatori del settore.
D. In una situazione di congiuntura economica e finanziaria negativa come quella attuale l’innovazione attraverso la leva ICT è particolarmente importante, anzi necessaria, per la competitività delle imprese e del sistema Paese. Quale ruolo intende giocare Net Service?
R. L’esperienza di tanti anni in un grande gruppo ci ha arricchito di una inestimabile dote: quella di riuscire a realizzare grandi progetti con la naturalezza di una struttura snella ed efficiente. I nostri interventi sono rapidi ed efficaci, decidiamo in fretta e quindi reagiamo sulle criticità in tempi impensabili per una grande struttura. Competiamo sul mercato partendo proprio da questa rara condizione: l’innovazione di Net Service abbinata all’esperienza e alla solidità del grande operatore.
D. In Italia si riscontrano ancora difficoltà ad accedere al digitale, dovute sia ad un fattore anagrafico legato all’età media elevata della popolazione, sia alla carenza di infrastrutture. Cosa fa Net Service per la diffusione di una cultura digitale?
R. Nonostante l’accelerazione di questo ultimo periodo, quello che dice è assolutamente vero. Il miglior modo, e ritengo anche l’unico, per incentivare la cultura digitale è renderla davvero utile e fruibile. In questo senso stiamo lavorando a diverse piattaforme di interoperabilità per facilitare il dialogo tra le pubbliche amministrazioni e l’accesso del cittadino ai dati della Pubblica Amministrazione.
D. Può citare qualche progetto specifico?
R. È un piacere per me parlare di un progetto in particolare, entrato da pochi giorni nella sua fase sperimentale e nato dalla collaborazione tra il Comune di Bologna e Net Service. Si tratta del progetto «Giustizia metropolitana», che ha come principale obiettivo quello di avvicinare i cittadini metropolitani alla giustizia per l’appunto (in particolar modo ai servizi del Welfare) per mezzo della mediazione delle strutture offerte dal Comune. La riduzione degli uffici giudiziari e il loro conseguente accorpamento stanno causando nuovi problemi, la cui soluzione può essere cercata proprio nelle nuove tecnologie. La piattaforma telematica può essere occasione di recupero di efficienza nel rapporto col territorio, maggiormente efficace se convogliata a migliorare l’accesso agli uffici giudiziari per quella parte più debole della popolazione che vive con maggior disagio la chiusura del servizio territoriale.
D. Il vostro è un modello «total quality», perché puntate sulla ricerca, sulla tecnologia, sulla sicurezza e sull’innovazione. Quali sono le tecnologie più avanzate e all’avanguardia sulle quali Net Service si sta oggi concentrando?
R. Net Service nasce con l’open source e da sempre cerca di realizzare le proprie soluzioni senza legarsi a particolari tecnologie proprietarie. Nell’ambito dei nostri interventi, però, ci troviamo quasi sempre ad operare in contesti che hanno già adottato scelte tecnologiche di base e pertanto la nostra consulenza si concentra su attività di integrazione tra le differenti piattaforme esistenti. Non nego che ci troviamo «nel nostro centro» quando possiamo disegnare assieme al cliente nuovi scenari nei quali siamo liberi di proporre tecnologie innovative sulle quali la nostra azienda è decisamente all’avanguardia. Net Service può vantare una situazione patrimoniale solida e questa condizione particolarmente favorevole ci ha consentito di sostenere negli ultimi due anni piani di investimento mirati alla ricerca e allo sviluppo davvero inconsueti per un’azienda delle nostre dimensioni.
D. Come si combatte la crisi?
R. Sono molto d’accordo con chi sostiene che la crisi si può combattere unicamente con la cultura, con l’innovazione e quindi con la ricerca. Oggi, essere competitivi non significa confrontarsi con le aziende nazionali, ma esserlo in riferimento a un mercato globale. Tengo a precisare che questo non deve essere inteso come una criticità, bensì come una grande opportunità.
D. Lo scorso ottobre Net Service ha vinto la gara europea per la fornitura del sistema informatico dell’Unified Patent Court grazie alle proprie competenze tecnologiche e alla lunga esperienza nel settore dell’informatica giuridica nazionale e internazionale. In cosa consiste questo sistema e quali sono i vantaggi che apporterà?
R. Net Service fornirà il Case Management System, cuore del sistema tecnologico di tutte le Corti europee dei marchi e dei brevetti. Si tratta del sistema informativo CMS che metterà a disposizione degli utenti sia interni - giudici e funzionari - che esterni - legali e aziende - le procedure di gestione informatiche per la tutela dei marchi e dei brevetti. Il sistema garantirà tra l’altro la trattazione dei casi, la gestione e conservazione della documentazione relative oltre che i sistemi di interoperabilità tra le Corti e gli attori esterni. La Commissione preparatoria ha dichiarato di recente che la Corte diventerà operativa entro quest’anno. È in corso un significativo lavoro di organizzazione e regolamentazione, per tradurre in pratica l’accordo politico firmato nel 2013. L’implementazione e la messa in opera della piattaforma tecnologica sono, come previsto dal comitato stesso, tra i fattori chiave per l’operatività delle Corti.
D. In che modo questo vi gioverà?
R. Net Service punta molto su questo progetto per il rafforzamento del proprio marchio e per le positive ricadute occupazionale che esso comporterà nel prossimo biennio. Abbiamo ad oggi delle proiezioni davvero interessanti e nuove prospettive in campo internazionale, impensabili sino a pochi mesi fa.
D. Net Service è tra le prime aziende del settore ICT in Italia ad avere ottenuto per il proprio sistema di gestione integrato le certificazioni ISO 27001 per la sicurezza nello sviluppo delle hosting e delle applicazioni. In che modo avete raggiunto questi eccellenti risultati?
R. La precisazione è d’obbligo: Net Service è stata la prima azienda italiana del settore ICT ad avere ottenuto le certificazioni di cui parla. Ritengo che questo sia un chiaro indice di come Net Service interpreti il ruolo di innovatore e partner tecnologico di riferimento. Siamo sempre stati i primi ad adottare le norme di riferimento, anche quando eravamo nel grande gruppo, e questo non per primeggiare, ma perché da sempre le intendiamo imprescindibili per la nostra attività.
D. Cosa vuol dire per voi qualità?
R. Lavorare in qualità significa ragionare secondo la norma e i nostri auditor possono certificarlo.   

Tags: Febbraio 2016 ict Bologna Net Service

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